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INPS apre un tavolo di confronto con associazioni delle persone con disabilità

L’obiettivo è uno scambio con le associazioni, che porti a migliori servizi e prestazioni di invalidità, legge 104, cecità, sordità ecc

E’ stato avviato in questi giorni un Tavolo di confronto sulla disabilità, ovvero una collaborazione tra l’Inps e le associazioni di categoria rappresentative delle persone con disabilità ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, ENS (Ente Nazionale Sordi), UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ) e ANFFAS l’Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.

L’obiettivo finale è quello di migliorare i servizi e le prestazioni che l’INPS fornisce in materia di invalidità civilesordità, sordocecità e cecità civile, handicap, disabilità in età evolutiva ai fini scolastici e disabilità ai fini lavorativi, nonché assistenza e previdenza in favore delle persone con disabilità.

La collaborazione, sancita da un documento formato dalle parti, intende rendere operativo e sistematico il confronto tra l’INPS e le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, relativamente alle tematiche che le riguardano. Il tavolo istituzionalizza l’impegno per aumentare ulteriormente il coordinamento con le associazioni rappresentative, oltre ad accogliere concretamente la raccomandazione della Commissione europea, che raccomanda alle istituzioni dell’UE di includere le questioni relative alla disabilità nelle loro politiche e azioni e di promuove il coinvolgimento e la consultazione delle persone con disabilità attraverso le loro organizzazioni rappresentative.

Le parti si incontreranno quindi ogni due mesi per riunioni convocate dalla Direzione inclusione sociale e invalidità civile dell’Inps.
I temi su cui lavorerà il tavolo sono:
a) l’approfondimento delle normative vigenti in materia, anche al fine di individuare proposte normative o di contribuire alla definizione di circolari o messaggi applicativi delle stesse norme;
b) l’analisi congiunta delle principali criticità per individuare soluzioni condivise, determinando anche proposte di protocolli operativi;
c) l’analisi della disciplina del procedimento accertativo per la predisposizione di regole uniformi e Linee Guida nazionali su tutti i territori di competenza, secondo principi di trasparenza e semplificazione;
d) l’analisi e il monitoraggio dei dati su invalidità civile, sordità, sordocecità, cecità civile, handicap e disabilità ai fini scolastici e lavorativi;
e) l’analisi delle prassi sul territorio, al fine di omogeneizzare e uniformare i comportamenti e la formazione costante sulle Linee Guida;
f) la raccolta di osservazioni per meglio definire, da parte dell’Istituto, la propria partecipazione e posizione nei tavoli tecnici istituzionali (ministeriali, interregionali, ecc.) per le politiche sulla disabilità anche al fine di un utile allineamento con i rappresentanti della disabilità partecipanti ai medesimi tavoli.
Redazione. Fonte: disabili.com

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