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Intrepretare in LIS la storia di villa Molin

Le visite a villa Molin ora possibili anche in Lis grazie alla collaborazione con l’Isiss Magarotto
Un progetto di inclusività per permettere l’accessibilità alle persone sorde del patrimonio architettonico; villa Molin è uno dei pochi musei italiani a dotarsi di una video guida che permetterà la visita in autonomia alle persone sorde, tutti i dettagli

La bellezza parla da sempre un linguaggio universale, tuttavia se occorre dare informazioni, sono ancora molte le barriere e gli ostacoli per chi ha deficit uditivi. Villa Molin è la prima villa Veneta e uno dei pochi musei italiani a dotarsi di una video guida che permetterà la visita in autonomia alle persone sorde.

La videoguida
La video guida è stata realizzata in collaborazione con l’ISISS Magarotto di Padova, istituto di istruzione secondaria di secondo grado dedicato ai ragazzi sia sordi che udenti che offre formazione tecnica – economica e professionale.

Intrepretare in LIS la storia di villa Molin
«È stato un grandissimo piacere poter collaborare con i ragazzi e una grande soddisfazione percepire il loro entusiasmo nell’accogliere l’invito a interpretare in LIS la storia della villa – conferma Alessandra Salvalajo di Villa Molin -. Il recente riconoscimento della LIS in Italia, dopo anni di lotte, ha segnato un enorme passo di civiltà nel nostro Paese, con questo piccolo contributo vogliamo celebrare questo importante traguardo.

«Il progetto Villa Molin – At experience in lis si inserisce in un programma di comunicazione integrato curato dal nostro direttore artistico Marco Michele Rossi, che prevede un rinnovamento digitale del museo e la presentazione dei contenuti sotto altre e innovative forme di comunicazione.

Il video è accessibile sia in loco, scaricandolo sul proprio cellulare, sia online dal canale Youtube di villa Molin e può essere consultato anche da casa per prepararsi alla visita e racconta brevemente la storia della villa, del suo progettista, delle decorazioni interne.

L’arte da sempre è inclusione ed è nostro desiderio rendere accessibile anche la sua lezione accogliendo anche coloro che rischiano di non poterne godere appieno. Questo nostro lavoro è un piccolo passo per abbattere le barriere che rischiano di escludere da molti ambiti i sordi».

Isiss Magarotto
L’Isiss Magarotto di Padova è l’unico Istituto Tecnico Statale per sordi in Italia; attualmente è frequentato da allievi sordi e da allievi udenti.

È una scuola bilingue nel senso che le lingue veicolari sono l’italiano e la LIS; gli studenti che non conoscono la LIS, sin dal primo anno vengono avviati all’apprendimento della lingua che imparano velocemente perché la praticano quotidianamente con i compagni.

Tra gli/le studenti che presentano la villa ce n’è una udente che frequenta la classe seconda. Un’attenzione particolare viene riservata allo studio dell’italiano scritto che per i sordi dalla nascita spesso costituisce una barriera comunicativa perché non hanno avuto modo di acquisire la lingua orale in maniera naturale. I gruppi classe sono poco numerosi proprio per garantire la giusta attenzione alle necessità linguistiche di ciascun studente e una didattica personalizzata attenta
alla comunicazione visiva.

Ci si avvale per questa di sistemi tecnologici avanzati come monitor multimediali collegati ai tablet individuali. L’istituto offre all’utenza un corso di SIA – Sistemi Informativi Aziendali (ex ragionieri programmatori), ed uno AMF – Amministrazione Finanza e Marketing (ex ragionieri amministrativi) ed un recentissimo indirizzo professionale commerciale per il turismo accessibile e sostenibile.

Villa Molin
Villa Molin, realizzata nel 1597 è uno dei capolavori di Vincenzo Scamozzi, il grande architetto vicentino che Wittkover definì “il padre intellettuale del neoclassicismo”.

Colto e raffinato, realizzò magnifiche ville e palazzi pubblici, come le Procuratie Nuove in Piazza San Marco e divenne celebre per la sua attività di scenografo, realizzando le scene del teatro olimpico di Vicenza e il primo museo pubblico in Europa, lo Statuario della Repubblica a Venezia.
Il genio di Vincenzo Scamozzi ha plasmato una villa di grande rigore formale e coerenza geometrica.

I suoi nitidi volumi si stagliano sullo sfondo dei colli Euganei e si specchiano su Canale Battaglia con monumentale eleganza.

Lo spettacolare interno è uno scrigno di opere d’arte, dove rinascimento, barocco e neoclassicismo convivono armoniosamente.

La villa fu edificata da Niccolò Molin, Savio di Terraferma, ambasciatore della Serenissima presso il Granducato di Toscana e presso la corte d’Inghilterra, marito della figlia del doge Marino Grimani e di Morosina Morosini.

Molte tra le più importanti famiglie nobili di Padova, nei secoli, tramite matrimoni e passaggi di proprietà risiedettero nella villa. Nel 1918, quando Padova divenne la “capitale al fronte” del regno d’Italia, vi si riunirono gli alti comandi militari e fu sede di alcuni incontri che portarono all’armistizio firmato il 3 novembre presso la vicina villa Giusti.

Le visite
La grande diffusione di smartphone e reti dati ci offre nuove opportunità per la fruibilità degli spazi dei beni artistici che vale la pena sfruttare soprattutto ora che è necessario riaprire in sicurezza.

Villa Molin potrà essere visitata in modo autonomo per poter godere in sicurezza e libertà della bellezza e dell’armonia che le dimore storichee giardini incantati possono offrire tramite un format innovativo di VideoGuide accessibili in loco tramite i QRcode che consentiranno agli ospiti di visitare gli spazi in autonomia e di conoscere anche alcune sale chiuse al pubblico.

La villa è visitabile tutte le domeniche e su appuntamento anche durante la settimana
Fonte: padovaoggi.it

PER SAPERE DI PIU’
Istituto Antonio Magarotto

Villamolinpadova.com

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