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Winter Deaflympics 19a edizione
Le Olimpiadi silenziose. Al via da Sondrio i Giochi invernali dei non udenti
Dal 12 al 21 dicembre le lombarde Valtellina e Valchiavenna ospitano la 19esima edizione dei Winter Deaflympics: 33 nazioni e oltre 1200 tra atleti, staff e accompagnatori
Le Olimpiadi silenziose hanno battuto l’indifferenza e l’ignoranza. Hanno percorso tanta strada, sono cresciute e diventate grandi. Così tanto da riuscire a farsi ascoltare dal resto del mondo. Dal 12 al 21 dicembre saranno le lombarde Valtellina e Valchiavenna, unite con simpatia dall’orsetto mascotte “Vally”, a ospitare la 19a edizione dei Winter Deaflympics, i Giochi riservati agli atleti non udenti. Vi partecipano 33 nazioni e oltre 1200 persone tra atleti, staff e accompagnatori per un totale di 33 podi in palio. Numeri da record rispetto al passato: in Russia nel 2015 furono 27 le nazioni e 31 le gare. Nel nostro Paese trovarono ospitalità l’ultima volta nel 1983, a Madonna di Campiglio: un ritorno in un anniversario speciale, rotondo, perché la prima edizione fu organizzata 70 anni fa, nel 1949 a Seefeld, in Austria. La cerimonia di apertura giovedì 12 alle 16.30 in piazza Garibaldi a Sondrio, vedrà sfilare gli atleti che parteciperanno ad alcune discipline degli sport invernali: sci alpino, sci di fondo, snowboard, hockey su ghiaccio e curling, alle quali si sono aggiunti gli scacchi, appena entrati nel programma. Chiavenna ospiterà l’hockey ghiaccio e gli scacchi, oltre alla cerimonia di chiusura; Madesimo accoglierà il curling mentre a Santa Caterina Valfurva saranno protagonisti lo sci alpino, lo snowboard e lo sci di fondo.
L’ingresso gratuito alle competizioni è una scelta del Comitato Organizzatore per consentire a tutti di godere di un evento sportivo di alto livello, unito alla promozione sociale e turistica. “Già un miracolo è stato fatto per aver accettato, solo un anno fa, di organizzarle – ha dichiarato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli -, favoloso veder realizzata questa sfida: è come un’overture sulle Olimpiadi del 2026. Il mondo della disabilità celebra i suoi atleti, anche perché un Paese riconosca le difficoltà dei diversamente abili: e sappiamo quanto possa essere importante lo strumento dello sport per seminare qualcosa di molto più importante, la cultura. Ora la parola passa agli atleti perché prima di tutto questo sono: dimostreranno chi sono sul palcoscenico dove ogni atleta sogna di poter recitare un giorno”. Gli azzurri saranno guidati da uno dei campioni più rappresentativi del movimento sordi, il 32enne di Schio Giacomo Pierbon che nel 2015 si mise al collo 5 medaglie, 3 d’oro e 2 d’argento, nello sci alpino.
Dietro al portabandiera sfileranno gli altri 15 italiani: Luca Zennaro, sempre nello sci alpino; Alessio Cappelletti, Erica Dugnani e Martina Osti nello snowboard; Sanzio Antonioni, Gregorio Zucchelli, Francesco Botallo, Maurizio Bartolomeo, Luca Brandani nel curling; Tommaso Caroli, Enrico Primavera, Patrizio Deancovich, Duilio Collutiis e Antonio Varvaglione negli scacchi. “Dopo le medaglie in Russia – dice Pierbon – l’eredità è pesante, ma più forte è l’emozione: ringrazio la Fssi che ha avuto il coraggio di prendere in mano quest’evento e portarlo in Italia. E grazie alla Fisi, che mi ha messo nelle condizioni di allenarmi al meglio. Una nuova sfida per me, gareggiare nel mio Paese mi dà ancora più motivazione”. Non udente dalla nascita e portatore di protesi acustiche dall’età di 6 anni, nel 2000 viene operato per un trapianto cocleare: “Lo sci mi ha dato la possibilità di emergere sia dal punto di vista sportivo sia professionale. E di interagire e competere dignitosamente alla pari con i normodotati”. “Se vuoi, puoi farcela”, è il suo motto. Lui vuole e ce la fa.
Marco Pedrazzini. Fonte: avvenire.it
Soddisfazione per i carabinieri alle Deaflympics in materia di sicurezza e monitoraggio sociale
Olimpiadi dei sordi: ottimo test per il sistema “Valtellina” in ambito di sicurezza. Prova superata per la provincia di Sondrio nel grande evento internazionale
Si sono tenute in Valtellina e Valchiavenna le Deaflympics, le Olimpiadi dei sordi, con la partecipazione di delegazioni sportive di più di 50 Stati. La Valchiavenna è stata inoltre la sede prescelta per la riunione del Comitato Olimpico dei Sordi che, oltre a tracciare il bilancio di quanto fatto in passato, ha individuato le linee guida per il prossimo futuro.
L’evento sportivo è coinciso con l’inizio della stagione turistica invernale che, complice la neve abbondante, ha attirato in provincia di Sondrio migliaia di turisti, italiani e stranieri.
Per garantire la più ampia cornice di sicurezza possibile, oltre alle normali pattuglie dei carabinieri, dal 3° Reggimento Carabinieri Lombardia di Milano è giunta una Squadra Operativa di Supporto, composta da 4 militari particolarmente addestrati ed equipaggiati per fronteggiare situazioni ad alto rischio e ad elevata criticità.
Le condizioni meteo, talvolta molto avverse, non hanno fermato il pattugliamento dei carabinieri consentendo ai giochi olimpici di svolgersi regolarmente ed ai turisti di godersi la montagna e gli sport invernali.
Fonte: sondriotoday.it (22 dicembre 2019)
«Olimpiadi sordi, vittoria di squadra»
Il bilancio. Il presidente della Pro loco, Alvaro Pedranzini, entusiasta dello svolgimento della manifestazione. «È stata un prova brillantemente superata grazie alla collaborazione di operatori turistici, organizzatori ed enti».
Il trionfale bilancio delle Olimpiadi invernali dei Sordi, le Winter Deaflympics, svoltesi dal 12 al 21 dicembre, restituisce il sorriso a Santa Caterina Valfurva. «A detta degli organizzatori queste sono state le Olimpiadi dei record con ben 33 nazioni coinvolte, più di mille persone tra atleti e accompagnatori nelle diverse location di gara in Valtellina e Valchiavenna – afferma il presidente della Pro loco, Alvaro Pedranzini -. Per Santa Caterina un grande evento che ha visto coinvolti atleti di 29 paesi, quasi 700 persone ospitate negli alberghi della località per più di una settimana e con alcune squadre presenti sulle piste di fondo e sci alpino già diversi giorni prima delle gare. Ogni giorno si sono svolte in contemporanea gare di sci nordico, sci alpino e snowboard impegnando costantemente gli operatori di tutte le società e associazioni del territorio, come Pro loco, sci club e maestri di sci, società impianti, gioventù e albergatori di Santa Caterina, uniti per raggiungere l’obiettivo di rendere speciali e indimenticabili queste Olimpiadi tornate in Italia dopo ben 36 anni (le ultime in Italia si tennero a Madonna di Campiglio nel 1983). Un grande evento che era rimasto in bilico per un po’ di tempo quando non c’era la certezza sulla tempistica di riapertura della strada provinciale, dopo la chiusura estiva per la frana del Ruinon.
«Le aspettative erano molto alte, ma certamente è andato tutto per il meglio, grande la soddisfazione e l’entusiasmo degli atleti e delle federazioni fin dal primo giorno durante l’inaugurazione che si è svolta a Sondrio – afferma Pedranzini -. Da allora un susseguirsi di eventi dalle gare di sci alle premiazioni in piazza, il vin brulè e l’animazione degli speaker sulla neve a diretto contatto con persone di tante nazionalità diverse, ma tutti uniti da uno sano spirito di competizione e amicizia oltre ogni diversità. Inutile dire che non sono state gare diverse da quelle dei grandi campioni dello sci, basti pensare che l’atleta italiano Giacomo Pierbon ha raggiunto tutti i record vincendo ben 5 medaglie d’oro di specialità (libera, super g, slalom gigante, speciale e combinata) e coronando questo risultato ai piedi del podio con la romantica proposta di matrimonio alla fidanzata».
Un successo di squadra, commenta Pedranzini: «Per garantire che Santa Caterina fosse la sede valtellinese delle Deaflympics si sono mobilitati gli amministratori del Comune di Valfurva, che hanno potuto contare in particolare sull’appoggio della Provincia e del suo presidente Elio Moretti e dell’assessore regionale Massimo Sertori. Al termine di questa manifestazione internazionale la stagione invernale di Santa Caterina prosegue alla grande, dedicando spazio ai numerosi turisti del periodo natalizio. Piste perfettamente innevate anche grazie alle continue precipitazioni di questi giorni che imbiancano tutto il paese, avvolto nella più vera atmosfera natalizia e di montagna».
Fonte: laprovinciadisondrio.it
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