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Didattica, la musica e la danza per migliorare la comunicazione e l’inclusione
La creatività può essere un importante motore per la didattica da applicare in classe dall’insegnante. Gli approcci innovativi sono molti e ovviamente, si basano anche sul’iniziativa del singolo docente.
Ma non è sempre facile trovare il metodo adeguato per ogni studente: la maggior parte degli approcci sono di tipo collettivo e raramente possono avere efficacia sull’individuo singolo.
E’ vero che la classe rappresenta una comunità, ma è vero anche, che le istituzioni scolastiche chiedono uno sforzo che sia rivolto verso il singolo alunno.
Danzaterapia e musicoterapia scuola
Inoltre, se in classe ci sono alunni disabili oppure BES (Bisogni educativi speciali), risulta davvero necessario stimolare la creatività e la fantasia per migliorare le relazioni e le individualità.
Per questo fra i vari approcci didattici possiamo annoverare senza dubbio la musicoterapia scuola o la danzaterapia, metodi che favoriscono l’espressività individuale degli alunni, la comunicazione e la socializzazione attraverso l’inclusione degli alunni BES e degli alunni con disabilità anche grave in attività espressivo-artistico-creative rivolte a tutta la classe.
La danzaterapia e la musicoterapia scuola sono discipline che possono offrire, ai docenti la possibilità di entrare in un mondo nel quale l’espressione umana e la comunicazione con l’altro si esplicita attraverso il non verbale, modalità che è utilizzata ampiamente anche dagli alunni che si trovano in situazioni di disabilità anche grave, appunto.
Musicoterapia scuola e la sfida del non verbale
Il non verbale rappresenta senza dubbio una sfida, che se viene raccolta e poi vinta, può dare moltissime soddisfazioni agli insegnanti, oltre al fatto che potrebbe rivelarsi la scelta vincente in determinate situazioni.
Grazie al suono ed al movimento, il docente potrà senza dubbio sviluppare la capacità di osservazione, di comprensione e di decodifica dei linguaggi non verbali, in modo specifico di quello sonoro e corporeo e la capacità di creare percorsi artistico-creativi atti a favorire l’inclusione di tutti gli alunni.
Risulta evidente che un approccio simile può favorire anche l’armonizzazione e il benessere psico-fisico degli alunni e la qualità di vita dei bambini attraverso esperienze relazionali, gioiose, stimolanti e gratificanti che diventeranno parte del loro vissuto emotivo. Infine, con suono e movimento sarà possibile consolidare l’identità personale e di gruppo.
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