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Sant’Ignazio di Loyola e la Piccola Missione per i Sordomuti
Memoria di sant’Ignazio di Loyola (1491-1556), sacerdote, che, nato nella Guascogna in Spagna, visse alla corte del re e nell’esercito, finché, gravemente ferito, si convertì a Dio; compiuti gli studi teologici a Parigi, unì a sé i primi compagni, che poi costituì nella Compagnia di Gesù a Roma, dove svolse un fruttuoso ministero, dedicandosi alla stesura di opere e alla formazione dei discepoli, a maggior gloria di Dio.
Sant’Ignazio di Loyola è uno dei santi protettori della Piccola Missione per i Sordomuti, che si ispira alla sua spiritualità, per fare ogni cosa alla maggior gloria di Dio.
Tra discepoli di S. Ignazio alcuni si occuparono pure delle problematiche dei sordi.
Il grande studioso gesuita Francesco Lana Terzi (1631-1687) nell’opera Prodromo dell’arte maestra (1670) dedica un capitolo alla didattica dell’insegnamento ai sordomuti, che sembra però aver derivato dal gesuita tedesco G. Schott.
Era gesuita anche Lorenzo Hervás y Panduro (1735- 1809) dedicò una parte importante della sua attività intellettuale allo sviluppo di metodi di insegnamento per i sordomuti. Il suo libro La escuela española de sordomudos, pubblicato nel 1795, è considerato un precursore degli studi moderni sui sordomuti e sul linguaggio dei segni.
Era gesuita P. Luigi Gualandi, fratello dei fondatori della Piccola Missione per i Sordomuti, Giuseppe e Cesare.
La casa generalizia dei Gesuiti a Roma fu progettata da Giuseppe Gualandi (1866-1945).
P. Vincenzo Di Blasio
PER SAPERE DI PIU’
Piccola Missione per i Sordomuti