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Posa della Prima Pietra del’istituto professionale A. Magarotto di Roma
Pochi, anzi pochissimi forse ricorderanno ancora quella memorabile e storica data del 22 MAGGIO 1960, quando alle ore 10 in punto si svolse la cerimonia di posa della Prima Pietra del complesso dei Convitti-scuole professionali dell’ENS in una delle zone più belle (allora) di Roma, su di un terreno di proprietà dell’Ente stesso, in prossimità della Via Aurelia sul GRA, che è la Via Casal Lombroso, dove ancora oggi continua a esistere la scuola professionale che ospita tanti ragazzi/e sordi provenienti da tutta Italia. Una data che è entrata negli annali della Storia dell’Ens e dell Italia, che merita di essere ricordata per le migliaia e migliaia di ragazzi/e sordi che ha forgiato in termini di istruzione avviandoli ad una dignitosa vita professionale e sociale fino a qualche decennio fa negata! Non dimentichiamo altresì l immane lavoro “politico”portato avanti dall’Ens affinchè il complesso fosse realizzato e diventasse la “casa di studio delle migliaia di “sordomuti” italiani ancora senza istruzione e professione proprio per la mancanza di scuole specializzate!
Da queste righe un GRAZIE riconoscente all’ amatissimo Presidente Vittorio Ieralla, all’indimenticabile e straordinario Segretario Generale dell’Ens Cesare Magarotto che memori dell’eredità lasciata dal Papà dei sordomuti Antonio Magarotto circa la necessità ineludibile di puntare ogni sforzo, azione e sacrificio, teso a dare ai giovani sordi istruzione e professione con la creazione di scuole e centri culturali/sportivi e professionali, riuscirono a convincere l’allora Ministro dell’Interno e la Direzione Generale dell’Assistenza Pubblica a finanziare la costruzione del complesso delle scuole professionali. Anche la Chiesa per bocca di Sua Eminenza Cardinale Valerio Valeri (1883-1963), auspicava un pronto intervento del Governo per la soluzione del problema dell’istruzione professionale dei sordomuti “…perchè se sarete immessi nella società, voi siete e sarete per essa un fermento di bene e di progresso…”
Auguri vivissimi carichi di speranze per i nostri giovani sordi che di questi tempi vivono e subiscono più di altri, una crisi di valori, di benessere psico-fisico, di mancanza di prospettive, che la Scuola possa loro continuare ad essere fulcro di cultura, di aggregazione, di stimoli e speranze e, soprattutto, di Sapere per essere domani Uomini e Donne liberi e consapevoli in un Europa multiculturale e Unita. Un augurio speciale a tutti gli insegnanti, docenti e Direttori delle nostre Scuole affinchè continuino la loro missione educativa con quella straordinaria e rara passione che i nostri Padri fondatori ci hanno trasmesso e tramandato.
Ida Collu
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