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Santa Rita da Cascia e la storia dei sordi
Miracoli accertati, attribuiti a Santa Rita da Cascia
Dalla biografia di Santa Rita, riprodotta nel primo volume della Documentazione ritiana antica, si osserva che fin da allora accanto all’arca di Rita si vedevano “molte immagini d’argento, di cera, di figure in tavole ed in tela, di ferri, di catene di schiavi, di canne rotte di schioppi”, il tutto “fedelissimamente registrato dai Notai alla presenza dei testimoni.
Presso il sacro corpo di Rita, scrive il biografo Padre Cavallucci, “si vede molti infermi e feriti essere risanati di gravissima infermità, molti ciechi essere stati illuminati, molti muti a nativitate aver ricevuto la loquela, stroppiati e zoppi essere stati risanati”.
In questa biografia si citano quarantasei miracoli, i primi undici dei quali risalgono tutti al 1457. Ecco quelli che ci interessano maggiormente:
Pure nello stesso mese (maggio) una donna chiamata Cecca d’Antonio sorda da un orecchio per cinque anni continui, invocando principalmente l’Onnipotente Dio e la Beata Rita fu liberata con chiarissimi segni in presenza di molto popolo.
Nel giorno medesimo Cecca di Gio. da Biselli di Norcia essendo nata muta, come testificano i parenti ed altri che vennero seco a visitare il detto corpo, fattene devote orazioni comincio a parlare e dire Ave Maria ed altre parole, con grandissimo stupore dei parenti e di tutto il popolo.
A dì 7 Mattia di Cancro da Rocca Indulsi di Norcia essendo nata muta e condotta dai suoi parenti al detto corpo facendosi orazione da tutti i circostanti, ottenne grazia da Dio di parlare con la lingua sciolta, e fu di stupore a tutte le genti, che la sentirono parlare, e sopra ciò furono fatte processioni da tutti i Sacerdoti ed una Predica dal R.P. Maestro Giovanni Pauletti da Cassia.
Nel detto giorno Cecco d’Antonio di San Cipriano dalla Matrice muto dalla nascita condotto dal suo Padre al corpo della Beata Rita con caldissime orazioni fermatosi due giorni, ricevette la grazia della loquela con grandissimo stupore di tutto il popolo.
Come si può constatare, le guarigioni miracolose riguardano le malattie più diverse, anche cecità e mutismo risalenti alla nascita.
Altri miracoli di guarigioni da difficoltà di parola, ascessi e cancro alla gola erano avvenuti tra il 1447 e il 1603.
Il Padre Cavallucci informa che questi ed altri miracoli sono stati accuratamente accertati e protocollati.
P. Vincenzo Di Blasio
(Sottotitoli)
Santa Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo. (Da Santi & Beati)
PER SAPERE DI PIU’
Il santuario di Santa Rita da Cascia