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Daniele Bellitto ed Himalaya

Da Montebelluna la cordata di non udenti fino all’Hymalaya
Il montebellunese Daniele Bellitto ha guidato una spedizione sui settemila metri del Larkya North Peak, sull’Himalaya

Daniele Bellitto, 47 anni, di Montebelluna, ha guidato una spedizione di sei atleti di varie nazionalità, tutti non udenti come lui, alla conquista della vetta del Larkya North Peak, sull’Himalaya, alle soglie dei settemila metri. Il tutto senza bombole d’ossigeno e con il solo ausilio di sei sherpa, incaricati dell’equipaggiamento.

Bellitto fa parte dell’associazione sportiva dilettantistica Fiamme Cremisi di San Vito al Tagliamento, che unisce le realtà sportive sul territorio nazionale ispirate al principio bersaglieresco di “fare ginnastica fino alla frenesia”. Tra i pochi oggetti che Bellitto ha portato con sé nella scalata c’erano un gagliardetto dell’Associazione nazionale bersaglieri e alcuni gadget del 66° Raduno nazionale Piave 2018. Tra questi un braccialetto che l’alpinista di Montebelluna ha donato a una bambina nepalese durante una sosta ai quattromila metri d’altezza.

Riccardo Cassin

Dopo la conquista della vetta, adesso il comitato organizzatore di Piave 2018 aspetta Bellitto alla più leggera sfilata del raduno, il 13 maggio 2018 a San Donà.

“Danj montanaro”, così ama definirsi il quarantasettenne di Montebelluna, è già campione italiano di categoria corsa campestre, maratona ed europeo di scalata in verticale. Per lui non è la prima impresa sulle grandi vette: nel 2012, infatti, aveva conquistato quota 6.470 in Nepal assieme ad altri otto atleti non udenti europei e uno sherpa. Ora però Bellitto a ha voluto osare ancora di più, superando ogni suo limite: la cima del Larkya North Peak, alle soglie dei settemila metri di altitudine.
Fonte: tribunatreviso.gelocal.it

Gino Bartali

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