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I messaggi vocali diventano testi
I messaggi vocali diventano testi con l’app bergamasca Speechless. Gode della fama di miglior app di messaggistica istantanea in assoluto. È l’app più scaricata in tutti gli store dei vari sistemi operativi ed è anche la più utilizzata ogni giorno. Parliamo di WhatsApp, che ha permesso di mandare in pensione gli sms. Molte sono le novità introdotte dalla app ultimamente, e sembra che ce ne siano ancora pronte ad arrivare. Non c’è però un metodo per fermare i registratori di note vocali incalliti: la tastiera l’hanno dimenticata, con grande scoramento per chi di ascoltare la voce altrui proprio non ha voglia.
La tecnologia bergamasca ci aiuta. Ecco, in molti sono ormai stanchi di ascoltare le note vocali ricevute da amici, parenti, e colleghi. C’è però una soluzione che permette di evitarne l’ascolto e allo stesso tempo non perderne il contenuto. Basta fare affidamento sull’ancora non famosa app che prende il nome di Speechless, disponibile per iOS e Android, che trasforma le sorgenti audio in testo. Usarla è semplice: innanzitutto bisogna scaricare l’applicazione dal Play Store o dall’App Store, installandola poi sullo smartphone. Fatto ciò, basta aprire WhatsApp e scegliere una conversazione in cui è presente un messaggio vocale. Una volta scelto il messaggio, basta selezionarlo e scegliere «condividi», indicano poi Speechless. Opzionando la lingua italiana, viene eseguita la trascrizione in automatico. Un bel servizio, fornito da Becreatives, start up di ricerca e sviluppo web e App con sede a Bergamo. Fondatore e ispiratore è Paolo Bonetti, di Telgate: 32 anni, ingegnere gestionale (laureato alla sede di Dalmine dell’Unibg) specializzato in management d’impresa, è socio di diverse aziende, che spaziano dall’elaborazione di soluzioni tecnologiche per le imprese alla comunicazione. «Oltre a me – ha racconta lo scorso luglio a L’Eco di Bergamo -, che svolgo il ruolo di responsabile commerciale e do idee per sviluppare nuovi prodotti, c’è un team di eccellenza che dà loro corpo», formato da Marco Cuciniello (responsabile tecnico), Alessandro Buononato (designer) e Alberto Abruzzo (programmazione web e android). Hanno vent’anni o poco più e arrivano da Toscana, Campania e Sicilia.
Quanto costa. L’app è gratuita per la gestione di audio fino a 20 secondi, mentre la versione premium ha un costo di 2,29 euro. «Per il momento – spiega ancora Bonetti – proponiamo, sfruttando il software più affidabile e avanzato al mondo per il riconoscimento vocale, il 90-95% di affidabilità nella trascrizione a partire da 64 lingue». Il team è stato contattato da persone sorde che hanno ringraziato: per loro Speechless è molto utile, perchè trascrive ciò che non possono sentire e le aiuta a comunicare.
Altri progetti. Non si adagiano sugli allori alla Becreatives. Numerosi i progetti in campo, tra cui una delle prime piattaforme al mondo di social e media listening per acquisire ed elaborare informazioni provenienti dai post di tutti i social network e da tutti i media per permette di fare analisi strategiche, di mercato e di marketing a un nuovo livello.
Fonte: bergamopost.it
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