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Istituto Superiore dell’Ente Nazionale Sordi di Padova 1960
“Si spinge fino a Padova la “Benefica-Cardano” per ammirare il nuovo Istituto superiore dell’ENS.” Il titolo dell’articolo pubblicato da “La Settimana del Sordomuto” il 14 giugno 1960
In una indimenticabile puntata alla Città del Santo, i sordomuti milanesi visitano una fra le più belle realizzazioni dell’Ente Nazionale Sordi. Affettuoso spirito di solidarietà fra i silenziosi
Maggio è giunto, recando i suoi fiori dai mille colori e dai mille profumi, donando un nuovo manto di tenero verde rugiadoso ai prati, punteggiati qua e là di candide margherite, rivestendo di nuovo fogliame gli alberi dei viali e dei giardini. Il sole è tornato a dominare incontrastato in un cielo splendente d’azzurro-.
In questo trionfo della natura, ci sentiamo pure noi sospinti alla generale allegria, alla quale ci abbandoniamo con animo fanciullesco, rivivendo anzi al presente gli anni più belli della nostra infanzia, soprattutto nei luoghi ove maggiormente sono esaltate le bellezze del creato.
Un successo pieno ha avuto la gita-pellegrinaggio indetta dall’Associazione Benefica-Cardano per i sordomuti milanesi. I 53 posti disponibili si esaurirono appena una settimana dopo la programmazione. Solo tre persone erano assenti quando, alle ore 5,45 di domenica 15 maggio 1960, il torpedone appositamente noleggiato lasciò Via Boscovich per dirigersi a Caravaggio, prima tappa della nostra gita. Il cielo, incerto al momento di lasciare Milano, aveva poi assunto un aspetto più confacente all’occasione e, nonostante fossero appena le 6,30, la temperatura era già calda. Sostammo 40’ per visitare il Santuario e per dissetarci alla “Sacra Fonte”, quindi risalimmo sul pullman, che si diresse alla volta di Monte Berico, nel Vicentino dove giungemmo alle 10,50.
Nel veneto ricorrevano le festività pasquali e i sordomuti vicentini si erano adunati per l’occasione in un salone convegno adiacente al Santuario, dove il Gr. Uff. Antonio Magarotto, giunto da Padova, aveva poi tenuto ai sordi un affettuoso discorso, al termine del quale si è proceduto alla consegna della croce di Cavaliere al Presidente ENS di Vicenza, sig. Simonetti.
Alle ore 12 l’accompagnatore, don Andrea Volontè ha officiato la Santa Messa in una Cappella del Santuario, assistito da due sordomuti. Abbiamo poi pranzato alla mensa del Santuario e alle ore 15 siamo risaliti sul pullman per dirigerci a Padova, terza tappa dell’interessante sita. Il Gr. Uff. Magarotto era naturalmente con noi e, dopo averci fatto da guida alla visita del Santuario, poi ci ha accompagnato a vedere il nuovo Istituto di Studi medi e superiori per i sordi, a Padova.
L’eccezionale bellezza artistica del Santuario, opera di insigni architetti, pittori e scultori ben ci dispone, dopo una breve sosta alla Sezione dell’ENS padovana, dove ci è stato offerto un rinfresco, a visitare il modernissimo edificio che dal prossimo mese di ottobre accoglierà i migliori studenti sordi italiani, per avviarli alla conquista di ambiti traguardi nella moderna Società.
Siamo rimasti senza parole dallo stupore e dalla meraviglia, nel vedere il modernissimo e ampio edificio, con pareti di cristallo, per rendere più facile, dalla derivante maggiore luminosità, la visuale e la lettura labiale agli alunni sordi. Le vaste aule, le comode camere da letto, le belle sale di lettura, l’artistica Aula Magna, la calma Cappella, la spaziosa mensa con modernissima cucina, poi i campi sportivi e gli ordinati servizi, erano studiati nel modo confacente ai gusti più raffinati, anzi superavano persino l’immaginazione.
Questo semplice scritto, certo non basta a ripagare la generosità di un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita, a inserire i suoi simili sordomuti italiani al dovuto rango di persone normali, propugnando con appassionato ardore l’idea di far costruire scuole e laboratori che sono già oggi un vivaio di valenti operai e di abili tecnici, per cui sono doverosi i ringraziamenti più sentiti e profondi da parte dei sordi italiani al «papà dei sordomuti» per quanto egli ha fatto sino a oggi, e pure per quanto ancora sta facendo disinteressatamente, spinto a ciò dal suo grande animo generoso e dal suo amore, appunto di «padre», per noi sordomuti.
Un nuovo rinfresco ci fu offerto presso la mensa della «Casa Pio X» – questo è il nome proposto per la struttura – quindi, fra un rinnovarsi di calorosi saluti, dei quali si rese interprete il Presidente della Benefica-Cardano, Francesco Rubino, risalimmo sul pullman per intraprendere la via del ritorno.
Alle 22.15 sostammo in località “Tre Ponti”, nel bresciano, a consumare un rapido spuntino, quindi il veloce torpedone riprese la strada per Milano, dove giungemmo alle ore 0,30, più addormentati, che desti, ma felici per quanto l’eccezionale giornata ci aveva consentito di ammirare.
Questo (mio!) vecchio “articolo giovanile”, l’ho ritrovato fra i testi conservati (con molta cura!) in una cartella “personale” di Manlio Marcioni, deceduto il 28 maggio 2009, che è stato Presidente della Associazione “Benefica Cardano” dal 1979 sino al momento della sua dipartita
Marco Luè
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