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Legge 104, fino a 1900 euro in arrivo

Novità in arrivo per chi assiste anziani e disabili. Si discute, infatti, su norme che salvaguardino le migliaia di persone che se ne prendono cura in un contesto familiare, fuori cioè da strutture sanitarie pubbliche o private. L’Istat ha stimato che in Italia siano oltre 3 milioni le persone che nel contesto familiare si prendono cura di anziani e disabili. Donne, soprattutto, di età compresa tra i 45 ed i 55 anni, costrette spesso ad abbandonare il proprio lavoro. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, poi, 84 anni per le donne e 79 per gli uomini, si prevede un ulteriore aumento di persone con disabilità gravi. In Italia gli unici strumenti previdenziali, previsti nei casi di disabilità, riguardano l’indennità di accompagnamento. Per questo si sta affrontando il tema del caregiver familiare. Sono tre i disegni di legge in corso di esame nell’11esima Commissione permanente (Lavoro, Previdenza Sociale) al Senato: il Ddl 2266, 2048 e il 2128. Vediamo i punti principali di questi tre modi di ripensare l’assistenza:

Agevolazioni fiscali – Ai fini delle imposte sui redditi, al caregiver familiare verrebbe riconosciuto con il Ddl 2266 il beneficio della detraibilità dal reddito ovvero del credito d’imposta per metà delle spese sostenute e fino a un importo massimo di 1.000 euro annui. Il Ddl 2048 ipotizza, per chi si occupa di “un parente o affine” con più di 80 anni e Isee non superiore a 25mila euro annui” una “detrazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche pari al 19 per cento delle spese sostenute per l’assistenza fino a un tetto massimo di 10.000 euro annui”. Il Ddl 2128 non prevede, invece, agevolazioni fiscali.

Permessi e flessibilità lavorativa – Il Ddl 2266 dispone che “ai fini della conciliazione dell’attività lavorativa con quella di cura e di assistenza del caregiver familiare”, i permessi previsti dalla 104, vengano “estesi anche ai caregiver familiari assunti con ogni forma di contratto di lavoro subordinato e parasubordinato”. Si parla anche “dell’istituzione di un fondo ferie solidale a sostegno della conciliazione dell’attività lavorativa e di quella di cura e di assistenza prestata dal caregiver familiare”.

Contributi – Il Ddl 2048 prevede per chi “non è titolare di reddito” ovvero “è incapiente parzialmente o totalmente”, ma “assiste il parente” anche una sorta di “rimborso spese non superiore a 1.900 euro annui”, che sarebbe corrisposto dall’Inps.

Pensione e coperture assicurative – Il Ddl 2128 “prevede con l’art.3 il riconoscimento al caregiver familiare della copertura a carico dello Stato dei contributi figurativi riferiti al periodo di lavoro di assistenza e cura effettivamente svolto, equiparati a quelli da lavoro domestico, che vanno a sommarsi ai contributi da lavoro eventualmente già versati”. Gli articoli 4 e 5, sempre del Ddl 2128, riconoscono al caregiver familiare “le tutele previste per le malattie professionali” e la “copertura assicurativa a carico dello Stato con il rimborso delle spese sostenute per sopperire alla vacanza assistenziale nei periodi di malattia o nei quali il prestatore di cure è impossibilitato ad assistere il proprio familiare”.
Fonte. adnkronos.com

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