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Carta deontologia e i sordi
FIABA Onlus (Federazione italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche) sta promuovendo presso gli ordini giornalistici e il Consiglio Nazionale dell’Ordine una nuova deontologia sulle disabilità: “handicap”, come ha già fatto l’OMS (nuova classificazione internazionale delle disabilità) e l’ONU (Convenzione dei Diritti dell’Uomo), deve essere completamente cassato, così come “minorazione e “menomazione”. Proprio il CNoG, recependo le vecchie carte deontologiche, all’art. 6 del nuovo “Testo Unico dei doveri del giornalista” riporta “Il giornalista rispetta i diritti e la dignità delle persone malate o con disabilità siano esse portatrici di menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali”. Il CNoG ha ritenuto di non recepire la parola handicap (art. 11 carta di Perugia: “E’ comune intento la tutela dei soggetti deboli, in particolare minori, handicappati ed anziani”), ma trova “menomazione” più adatta al contesto.
FIABA chiede la revisione dell’art.6 del Testo Unico e un documento che richiami l’attenzione su alcune locuzioni o perifrasi discriminatorie come handicappato, minorato e “costretto sulla sedia a rotelle”. Riguardo quest’ultima, tanto cara alla narrazione giornalistica odierna (così come “spina bifida” – sembrerebbe che basti solo averla per finire sul giornale): la carrozzina è un facilitatore, uno strumento di liberazione per le persone con disabilità, non una costrizione.
FIABA ha richiesto quindi un tavolo, che raggruppi gli esperti in materia, per stilare un documento condiviso di aggiornamento della deontologia. Contemporaneamente promuove corsi di aggiornamento professionale sul tema: lo scorso 5 aprile con ODG Abruzzo, presso la sede della Regione Abruzzo ad Avezzano; il 19 giugno presso l’Università LUMSA alla presenza della Presidente dell’ODG LAZIO Paola Spadari; altri corsi sono previsti nel corso del 2017 in Campania, a L’Aquila e in Veneto.
FIABA é un’organizzazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo quello di promuovere l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali per la diffusione della cultura delle pari opportunità a favore di un ambiente ad accessibilità e fruibilità totale secondo i concetti di “Design for all” e “Universal Design”. Nel 2002 si presenta alle istituzioni pubbliche e private presso la sede del CNEL, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e nel 2008 con un provvedimento del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali l’attività di FIABA viene riconosciuta di “evidente funzione sociale”. I più importanti eventi di FIABA si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La missione della Fiaba è quella di promuovere presso le istituzioni pubbliche e private e nell’opinione pubblica l’idea della Total Quality, la qualità totale che, se applicata all’ intera società, permette di arrivare ad una vivibilità dell’ambiente ottimale per tutti.
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