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Gino Bartali e il sordomuto
«Quando il grande Gino Bartali andava da mio padre ciabattino»
La fiction “L’intramontabile” , nella vita del grande Gino, che la Tv ha trasmesso nel marzo 2006, ha rievocato in me, una commozione indimenticabile sulla sua vita, ricordando da piccolo quando lui, abitava in Piazza Elia Dalla Costa nel rione di Gavinana.
Mio padre che aveva la bottega di ciabattino in Viale Giannotti (di fronte al cinema «Marconi») conosciuto in zona negli anni 1940-1970, tempi difficili allora passati tra la miseria e la ricostruzione.
Ecco la ex piccola bottega del ciabattino
Ebbene, il Gino in persona e sopratutto la sua mamma e la sua moglie, gli portava le sue scarpe per le dovute riparazioni.
Mio babbo si sentiva orgoglioso di ripararle a un personaggio famoso, lui che era un semplice e bravo ciabattino e per di più sordomuto.
Io da piccolo, me lo sentivo sempre raccontare con la lingua dei segni. «Queste scarpe sono del famoso Bartali» che lui riparava con cura e amore.
Era pure orgoglioso di chiamarsi Gino come il grande Ginettaccio, tutti e due dal cuore d’oro che credo, si saranno rivisti lassù.
F.Zatini
Gino Bartali (Nato a Ponte a Ema – Firenze, 18 luglio 1914 – Firenze, 5 maggio 2000) è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano.
Professionista dal 1934 al 1954, vinse tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia. Da ricordare, in particolare, la sua vittoria al Tour de France 1948, che, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale. (Wikipedia)
PER SAPERE DI PIU’
« L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!. G.Bartali»