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Le persone sorde uguali davanti ai diritti
«L’importanza che ha rivestito questa campagna è data dal fatto che, per la prima volta in assoluto, le tre maggiori Associazioni di Le persone sorde uguali davanti ai dirittitutela delle persone sorde hanno lanciato uno sforzo congiunto per ricordare i tre pilastri fondamentali della cittadinanza: riconoscimento della dignità della condizione delle persone sorde, così come di tutti gli altri cittadini; informazione sulle reali necessità, bisogni e diritti delle persone sorde all’interno di un’idea inclusiva della cittadinanza; proposta di soluzioni pratiche e praticabili nell’immediato per garantire pari dignità e diritti per tutti».
Lo si legge in una nota prodotta congiuntamente dall’APIC, l’Associazione Portatori Impianto Cocleare, dall’ENS, l’Ente Nazionale Sordi aderente alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e dalla FIADDA Piemonte (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ovvero dalle principali organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti delle persone con disabilità uditiva.
La campagna cui si fa riferimento è segnatamente quella lanciata nelle scorse settimane a Torino, come avevamo riferito anche nel nostro giornale, in vista delle elezioni amministrative di questi giorni, intitolata Le persone sorde uguali davanti ai diritti e voluta appunto per informare tutti i candidati della tornata amministrativa sulla «reale situazione in cui si trovano le persone affette da sordità, aggiungendo una serie di informazioni pratiche su iniziative che possono avere un impatto reale nella vita delle persone sorde».
«Una campagna – sottolineano da APIC, ENS e FIADDA – che è stata un momento per dare visibilità alla condizione e ai diritti di una disabilità invisibile, ma che, con un’incidenza di una persona ogni mille, è largamente presente sul territorio».
In tal senso, dunque, era stata presentata pubblicamente una lettera d’intenti, con la richiesta a tutti i candidati di sottoscriverla e una petizione in internet (ma anche su carta), che ha già raggiunto un cospicuo numero di adesioni (tra le altre quelle della FISH Piemonte e di Lucia Centillo, consigliera delegata al Welfare, alle Pari Opportunità, ai Diritti e all’Immigrazione della Città Metropolitana di Torino).
«Ritenendo che quei tre pilastri fondamentali della cittadinanza siano validi sempre e comunque – dichiarano ancora le tre organizzazioni – rimaniamo ora disponibili per incontrare, consigliare e accompagnare le componenti politiche e istituzionali nel loro prossimo mandato, in modo da contribuire in modo propositivo, chiaro e trasparente al miglioramento della condizione. È e sarà quindi possibile per chiunque contattarci presso le nostre Segreterie, per sottoscrivere la lettera di intenti, ricevere informazioni più dettagliate, e, più semplicemente, contribuire a creare una città più inclusiva nella vita reale».
«Dal canto nostro – concludono – continueremo a promuovere, difendere e supportare i diritti, la dignità, l’inclusione e la partecipazione delle persone sorde così come di tutte/i i cittadini, convinti che, come scrisse Calvino, “di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”».
Fonte: superando.it
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