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Giornata Lis all’Istituto Salesiano di Caserta
All’Istituto Salesiano Don Bosco, si è conclusa la prima giornata formativa, Lasciamo il segno, l’incontro tecnico, ideato e sostenuto dall’Associazione Perla, dove trova spazio una grande sostenitrice di questa realta, Valentina Ferrrra, si trttta di una realtà molto tecnica, che va a favre di chi vive in mondo particolare quale la sordità. a questa giornata intensa di lavori sono intervenuti esperti del settore educativo, dove hanno trattato notevoli ed interessanti argomenti, tra essi:deficit uditivo e l’ importanza della riabilitazione attraverso il metodo lis (lingua dei segni italiana).
I relatori intervenuti, Dott.ssa Giusy Bisogni (Pedagogista specializzata in pedagogia clinica, Dott.ssa Angela Carozza (Neuropsicologa), Dott.ssa Teresa Fusco (Psicologa e psicoterapeuta) e direttrice della scuola di formazione professionale Arete’, Annarosa Gammardella (educatrice e interprete lingua dei segni), Valentina Ferrara (interprete lingua dei segni), un parter di tutto rispetto si è alternato, focalizzando l’’attenzione, volta all’ età dello sviluppo e alle problematica relative al linguaggio in un bambino sordo. E quindi, l’ importanza di intervenire tempestivamente con un metodo che permetta di aprirsi al mondo della comunicazione Quale? Quello della lingua dei segni. Un bambino esposto alla lingua dei segni nei primi anni di vita, riesce ad acquisire un linguaggio pari a coetanei udenti e riesce durante il periodo di formazione scolastica, a tenere il passo con i compagni di classe. I segni quindi offrono la possibilità di migliorare l’ apprendimento scolastico, di non ridurre il programma e di arricchire l’ italiano scritto e parlato, una risorsa a tutti gli effetti. Inoltre con il contributo di una pedagogista dell’Associazione Perla, specializzata in pedagogia clinica , è stato toccato il tema della disabilità intesa come diversa abilità, diversa risorsa, sia dal punto di vista educativo sia, successivamente, dal punto di vista più diagnostico offerto da una neuropsicologa esperta della riabilitazione infantile, la quale ha saputo giustamente sostenere il lavoro cooperativo cui obiettivo primario è il benessere del soggetto in fase evolutiva.
Durante il convegno è stato poi precisato che la lis è una lingua a tutti gli effetti, sfruttabile nei diversi contesti sociali… Ad esempio ci si è confrontati sulla necessità di almeno conoscenze base lis negli ospedali e in tutte quelle situazioni dove per diritto una persona sorda deve poter esprimersi . L’intera giornata, ha avuto un riscontro molto positivo, considerando che gli ascoltatori erano tutti attenti e interagivano continuamente con i relatori, riuscendo così ad andare oltre una lezione frontale/ passiva e dando vita ad un incontro costruttivo.Gli addetti ai lavori sono stati molto soddisfatti di come si è svolta la giornata, considerando anche un nutrito pubblico attento alla materia ed interagendo anche con i relatori trovando risposte immediate e tecniche.
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