Inaugurata nel 7 maggio 2015 la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano.
La leggenda rivive negli sguardi compiaciuti dei campioni, attori protagonisti di fasti mai sopiti. E si specchia nei sorrisi ammirati degli appassionati, accorsi numerosi per salutare un’inaugurazione che ha il profumo inebriante della gloria immortale.
Un’istantanea unica, che sovrappone epoche diverse, intersecandole in un’osmosi appagante che rende il senso dell’infinito. Si è alzato oggi il sipario sulla “Walk of Fame” dello sport italiano: 100 nomi incastonati in mattonelle celebrative dedicate, un pavimento lastricato di “stelle” che da Viale delle Olimpiadi arriva fino allo Stadio Olimpico, un museo da vedere camminando, tutto d’un fiato. Si ricordano trionfi indimenticabili, personaggi invincibili, emozioni indelebili: i miti che hanno scritto una storia speciale e bellissima, dando lustro al Paese, a quell’Italia che fa rima con eccellenza. Cento fuoriclasse senza tempo, scelti in base alle esclusive determinazioni della Commissione Atleti del CONI – presieduta da Marco Durante -. Su Viale delle Olimpiadi ce ne sono tanti, altri sono rappresentati dai familiari, tanti altri sono venuti ad applaudire: è la faccia più bella di un movimento che, da sempre, entusiasma gli italiani.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, inaugura la Walk of Fame con enfasi sincera. “E’ un momento speciale, è il massimo per chi si occupa di sport. Abbiamo fatto ciò che era giusto: celebrare chi ha fatto la storia. Cento nomi, scelti dagli atleti stessi, una scelta che verrà integrata da chi continuerà a fare grande il nostro Paese. Era un dovere e voglio dire grazie a questi grandi campioni, di cui ricorderemo le gesta camminando su questo Viale storico e olimpico”. Il Presidente sottolinea come le vittorie di Mennea a Mosca e quella della Pellegrini a Pechino siano i suoi “momenti simbolo” nei 101 anni del CONI.
Marco Durante, Presidente della Commissione che ha redatto l’elenco dei campioni, amplifica il concetto. “Giornata importante per celebrare lo sport. Dispiace per qualche contestazione legata alla scelte ma abbiamo voluto ricordare non solo i fuoriclasse e le vittorie, ma anche le persone e i valori. E’ stata realizzata una App dedicata alla Walk of Fame, scaricabile dal sito del CONI, dove si potranno consultare i trionfi e le schede di questi 100 miti, che hanno davvero lasciato un segno indelebile”.
Sono Alberto Tomba e Sara Simeoni a guidare idealmente il gruppo delle leggende: loro, gli atleti del secolo, che hanno ricevuto il premio durante le celebrazioni del Centenario del CONI, fanno da alfieri a una rappresentanza omogenea, che non conosce distinzioni, che va oltre ogni età. Proprio come la quintessenza dello sport, linguaggio universale oltre ogni differenza. Cento targhe, in rigorosa sequenza anagrafica: da Giorgio Trissino (equitazione) a Domenico Fioravanti (nuoto) c’è una storia da accarezzare, per sempre. L’atletica, con 12 campioni, è la disciplina più rappresentata, seguita dal ciclismo (con 7), e dalla scherma e del calcio (entrambe con 5) per un totale di 31 discipline. Una giornata memorabile, alla presenza di numerosi membri di Giunta e di Consiglio Nazionale, il membrio CIO Pescante, i Presidenti di Federazioni e di Discipline Sportive Associate, oltre ai vertici del CONI e della Coni Servizi. Tutti insieme ai campioni di ieri, i migliori testimonial di uno sport da sempre nell’èlite mondiale. Una grande festa, una passeggiata nella storia che non finirà mai.
Fonte: Coni.it
Questo l’elenco completo delle 100 mattonelle de “Le Leggende dello Sport Italiano – Walk of fame”; su ogni mattonella, oltre al nome dello sportivo, sono riportati lo sport in cui si è distinto ed il simbolo del CONI:
1. Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro – equitazione
2. Giovanni Raicevich – lotta
3. Giorgio Zampori – ginnastica
4. Paolo Salvi – ginnastica
5. Tazio Giorgio Nuvolari – automobilismo
6. Costante Girardengo – ciclismo
7. Nedo Nadi – scherma
8. Ottavio Bottecchia – ciclismo
9. Carlo Galimberti – pesistica
10. Ugo Frigerio – atletica
11. Alfredo Binda – ciclismo
12. Learco Guerra – ciclismo
13. Romeo Neri – ginnastica
14. Giulio Gaudini – scherma
15. Primo Carnera – pugilato
16. Giuseppe Meazza – calcio
17. Silvio Piola – calcio
18. Gino Bartali – ciclismo
19. Agostino Straulino – vela
20. Trebisonda “Ondina” Valla – atletica
21. Adolfo Consolini – atletica
22. Alberto Ascari – automobilismo
23. Valentino Mazzola – calcio
24. Edoardo Mangiarotti – scherma
25. Fausto Coppi – ciclismo
26. Zeno Colò – sci Alpino
27. Fiorenzo Magni – ciclismo
28. Giuseppe Delfino – scherma
29. Piero D’Inzeo – equitazione
30. Cesare Rubini – pallanuoto e pallacanestro
31. Raimondo D’Inzeo – equitazione
32. Irene Camber – scherma
33. Giuseppe Dordoni – atletica
34. Eugenio Monti – bob
35. Enzo Maiorca – apnea
36. Antonio Maspes – ciclismo
37. Nicola Pietrangeli – tennis
38. Abdon Pamich – atletica
39. Lea Pericoli – tennis
40. Graziano Mancinelli – equitazione
41. Eraldo Pizzo – pallanuoto
42. Nino Benvenuti – pugilato
43. Livio Berruti – atletica
44. Sante Gaiardoni – ciclismo
45. Franco Nones – sci di fondo
46. Marco Bollesan – rugby
47. Franco Menichelli – ginnastica
48. Bruno Arcari – pugilato
49. Dino Zoff – calcio
50. Giacomo Agostini – motociclismo
51. Felice Gimondi – ciclismo
52. Mauro Checcoli – equitazione
53. Gianni Rivera – calcio
54. Roberto Marson – sport paralimpici
55. Gigi Riva – calcio
56. Luciano Giovannetti – tiro a volo
57. Renato Molinari – motonautica
58. Klaus Dibiasi – tuffi
59. Dino Meneghin – pallacanestro
60. Adriano Panatta – tennis
61. Gustavo Thoeni – sci alpino
62. Oreste Perri – canoa
63. Pietro Mennea – atletica
64. Pierluigi Marzorati – pallacanestro
65. Corrado Barazzutti – tennis
66. Sara Simeoni – atletica
67. Piero Gros – sci alpino
68. Novella Calligaris – nuoto
69. Daniele Masala – pentathlon
70. Costantino Rocca – golf
71. Gabriella Dorio – atletica
72. Giuseppe Di Capua – canottaggio
73. Alberto Cova – atletica
74. Ezio Gamba – judo
75. Patrizio Oliva – pugilato
76. Gelindo Bordin – atletica
77. Giuseppe Abbagnale – canottaggio
78. Paola Fantato – sport paralimpici
79. Andrea Benelli – tiro a volo
80. Mauro Numa – scherma
81. Carmine Abbagnale – canottaggio
82. Manuela Di Centa – sci di fondo
83. Francesco Attolico – pallanuoto
84. Alessandro Campagna – pallanuoto
85. Luca Pancalli – sport paralimpici
86. Josefa Idem – canoa
87. Agostino Abbagnale – canottaggio
88. Alberto Tomba – sci alpino
89. Roberto Baggio – calcio
90. Lorenzo Bernardi – pallavolo
91. Antonio Rossi – canoa
92. Stefania Belmondo – sci di fondo
93. Giorgio Lamberti nuoto
94. Jury Chechi – ginnastica
95. Alessandra Sensini – vela
96. Andrea Giani – pallavolo
97. Giovanna Trillini – scherma
98. Deborah Compagnoni – sci alpino
99. Stefano Baldini – atletica
100. Domenico Fioravanti – nuoto
Ma nell’elenco mancano Igazio Fabra e Mario D’Agata, per cui ho inviato questa mail il 9 novembre 2016:
Dr. Giovanni Malagò
Presidente CONI – ROMA
p.c.: Dr. Domenico Falcone -Presidente FIJLKAM – OSTIA
Dr. Alberto Brasca – Presidente F.P.I. – Roma
Dr. Guido Zanecchia Presidente F.S.S.I. – Roma
Ho appreso che lungo il Viale del Foro Italico, a Roma, è stato inaugurato in un museo a cielo aperto la «Walk of fame», ossia la passeggiata della fama con cento mattonelle celebrative con i nomi di altrettante personalità sportive, oggi non più in attività che hanno scritto la storia dello sport italiano negli ultimi cento anni.
Leggendo i nomi dei cento atleti, trovo al secondo posto un lottatore, Giovanni Raicevich (campione del mondo nel 1907 e nel 1909) e al 15° posto un pugile, Primo Carnera (primo italiano a essere campiona del mondo nel 1933 e 1934), Anche gli altri 98 atleti ricordati per la loro fama sono tutti da esaltare, ma io credo – essendo stato per ben 20 anni, dal 1974 al 1993, Technical Delegate del Comitè International Sport des Sourds partecipando a ben cinque edizioni dei Giochi Mondiali dei Sordi, ora Deaflympics, e relativi Congressi, inoltre sono studioso della Storia dei Sordi, e ritengo a ragione che fra le “glorie sportive” italiane da inserire nella Passeggiata della fama (Walk of fame), dovrebbero trovare collocazione anche il lottatore palermitano Ignazio Fabra (1930-2005), primo italiano campione del mondo di lotta greco-romana, nel 1952, che ha pure vinto due medaglie d’argento alle Olimpiadi, 1952 a Helsinki e 1956 a Melbourne, e altre due partecipazioni olimpiche, nel 1960 a Roma e nel 1964 a Tokio.
Il secondo campione sordo che dovrebbe essere doverosamente ricordato è
Mario D’Agata (1926-2009), campione del mondo 1956, secondo italiano, dopo Primo Carnera, a fregiarsi di un titolo mondiale di pugilato, ed è stato anche due volte campione europeo.
Per le ragioni sopra riportate, ed augurandomi che il Viale dl Foro Italico possa ospitare altre lapidi commemorative, come ex atleta di lotta al pari di Fabra, e grande ammiratore del pugile Mario D’Agata, mi auguro con questa mail di dare risalto ai due mirabili campioni sordi che malauguratamente sono stati esclusi per presumibile dimenticanza nel primo elenco.
Gradirei ricevere un cortese riscontro a questa mia mail, e con l’occasione porgo distinti e cordiali saluti di sportivo.
Marco Luè
(Siamo ancora in attesa di inserire due questi nomi nella leggenda dello Sport Italiano)
PER SAPERE DI PIU’
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: storiadeisordi@gmail.com
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini