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Festa Nazionale della Comunicazione 2017

Oggi é la festa di San Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti, degli scrittori ed autori, degli sceneggiatori e degli operatori della comunicazione ed anche dei sordi di tutto il mondo. I migliori auguri a tutti per un migliore informazione del mondo dei sordi e delle loro famiglie, ogni bene.

Ecco la preghiera: “Glorioso San Francesco di Sales, il cui nome porta la dolcezza nei cuori più afflitti, le cui opere stillano l’eletto  miele della pietà, la cui vita fu un continuo olocausto di perfetto amore, impetraci il vero gusto nelle cose spirituali, il generoso abbandono nell’amorosa divina volontà, l’umiltà interiore, la dolcezza del nostro esterno, l’imitazione di tutte le virtù che hai saputo copiare dai Cuori di Gesù e di Maria. Amen.”San Francesco di Sales Festa Nazionale della Comunicazione 2017

Da consultare: la storia di San Francesco di Sales scritta dal Mons. Emilio Puricelli (1930-2016) e dal dott. Cesare Magarotto (1917-2006) cliccando qui, nonché la bellissima Storia illustrata sulla vita del medesimo Santo disegnata dal Sordo Ermano Personé della Piccola Missione per i Sordomuti. Buona conoscenza.

SAN FRANCESCO di SALES E IL SORDOMUTO MARTINO
Il 24 gennaio le persone sorde di tutto il mondo sono in festa: ricordano il loro patrono San Francesco di Sales.
Nato in Savoia più di 400 anni fa, e precisamente nell’anno 1567, da una ricca famiglia, offrì la propria vita specialmente al servizio dei poveri.
Come si conveniva alla nobiltà della sua famiglia, studiò a Parigi prima e a Padova poi. Ma la sua scelta non fu quella di essere avvocato di grido, come si voleva, ma avvocato delle anime e si fece sacerdote.
Vescovo di Ginevra e pastore di anime dolce, paziente, instancabile, la sua prima missione fu l’apostolato per la conversione dei protestanti della Svizzera, missione non facile e pericolosa.
L’incontro poi con un sordomuto, che chiedeva l’elemosina alla porta della chiesa dove egli si recava a predicare, segnò un svolta nel suo apostolato. Aveva trovato la pecorella smarrita, dimenticata, emarginata da riportare all’ovile.
Non offrì qualche spicciolo sulla mano protesa di Martino, il sordomuto, ma lo prese per mano e se lo portò a casa, come figlio carissimo.
Imparò i gesti per comunicare, lui maestro si fece scolaro e cominciò, con amore e infinita pazienza, a istruire Martino sulle verità della fede; sul volto del sordomuto per la prima volta si vide il sorriso dopo anni di solitudine, di incomprensione e di sofferenze.
Proprio per questo atto di squisita carità evangelica e di amore, S. Francesco di Sales fu ritenuto ed è tuttora celebrato, protettore dei sordomuti.
Il santo vescovo morì nel 1622 a soli 55 anni.
S. Francesco ha contribuito non poco a far superare il pregiudizio che voleva il sordomuto incapace di accogliere la fede.
Con meraviglia lo sottolineava anche il Papa Alessandro VII nella bolla di canonizzazione del 1666, in cui afferma che la bontà e un ingegnoso spirito apostolico ispirarono S. Francesco ad aprire al povero Martino la mente alle verità della fede con originali cenni e gesti: “qua nutibus, qua gestibus (ingeniosa enim pietas est) informatum ad aeternam salutem”.
(P. Vincenzo Di Blasio)

San Francesco di Sales 2017

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