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Suono e ascolto, le condizioni propedeutiche all’evoluzione del linguaggi. Con olofonia IdO ha aiutato piu’ di 100 bambini. Se ne parla a Roma dal 21 al 23/10

L’olofonia e’ una tecnica di registrazione e riproduzione sonora che simula le dinamiche dell’ascolto umano immergendo il soggetto in una realtà  virtuale uditiva tridimensionale, identica a quella reale. “È uno strumento operativo in cui si da’ importanza alla funzione del suono e dell’ascolto come condizione propedeutica all’evoluzione del linguaggio.
Il suono infatti rinforza le componenti del linguaggio che riguardano la prosodia, il ritmo, l’armonia e la melodia. È inoltre un importante organizzatore sia per il linguaggio verbale che per lo sviluppo delle funzioni superiori: dalla capacita’ di rappresentazione e immaginazione alle competenze cognitive. Queste caratteristiche rendono l’olofonia un modello operativo valido, all’interno del percorso riabilitativo del bambino, per il recupero sia dei Disturbi della comunicazione e del linguaggio che dei Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa)”. Lo conferma Paola Vichi, psicoterapeuta dell’eta’ evolutiva e logopedista d ell’Istituto di Ortofonologia (IdO).
L’Istituto ha validato l’olofonia come modello operativo dopo 12 anni di sperimentazione clinica, riportando ottimi risultati su oltre 100 bambini in terapia. Da questa esperienza e’ nato un libro sull’ascolto olofonico e un kit operativo da utilizzare in terapia.
La logopedista dell’IdO tornera’ sul tema attraverso due interventi che si svolgeranno nell’ambito delle giornate studio del XVII convegno IdO, ‘Dal processo diagnostico al progetto terapeutico. Per un approccio mirato al singolo bambino’.
L’evento si svolgera’ dal 21 al 23 ottobre nella Sala congressi di via Rieti a Roma e iniziera’ venerdi’ 21 ottobre, alle 14, con un confronto tra esperti del settore ed esponenti delle istituzioni su ‘La lettura della diagnosi come guida per la terapia’. Qui tutte le informazioni sul programma dell’evento.
– Come si manifestano i disturbi del linguaggio? “Di solito si presentano come un ritardo. Il primo elemento che allarma un genitore e’ l’assenza di linguaggio o un apprendimento rallentato- chiarisce la psicoterapeuta-. Il bambino si esprime con dei suoni, pronuncia poche parole che non evolvono in una piccola frase e spesso puo’ utilizzare canali non verbali per farsi comprendere. Una situazione che trae in confusione i genitori e fa si’ che a volte il bambino arrivi tardi alla diagnosi. Nel momento della valutazione- ricorda Vichi- sara’ necessario definire se questo ritardo ha una componente di tipo emotivo-affettivo, se siamo in presenza di una condizione di ordine neurologico o sensoriale, oppure se si tratta di difficolta’ specifiche o di condizioni multifattoriali”.
– A che eta’ si manifestano i disturbi della comunicazione? “Verso i 2 – 3 anni. Spesso il confronto con l’asilo e l’uscita dalla dimensione familiare e casalinga attiva il confronto e l’attenzione verso l’evoluzione del bambino. Se l’intervento riabilitativo e’ precoce- avvisa l’esponente dell’IdO- il bambino potra’ arrivare a una completa evoluzione del linguaggio da tutti i punti di vista entro l’arco della scuola materna, il momento piu’ importante in cui lavorare per stimolare l’evoluzione del linguaggio nel bambino”.
– In che modo l’olofonia e’ efficace per il trattamento dei Dsa? “Ci consente di lavorare su molti obiettivi che sono spesso la matrice del Disturbo di apprendimento- aggiunge l’esperta- come l’organizzazione spaziale, l’organizzazione ritmico temporale, l’organizzazione sequenziale, l’attenzione ai processi di analisi e sintesi sia in codifica che in decodifica, ovvero nella scrittura e nella lettura, utilizzando un lavoro specifico che consente al bambino di riappropriarsi della capacita’ di elaborare i processi di apprendimento”.
Domenica 23 ottobre la dottoressa Vichi parlera’ invece de ‘Il processo grafico e la scrittura nel laboratorio di olofonia’. “Si ripercorreranno le tappe evolutive dal disegno al segno e alla scrittura. Vogliamo sottolineare che la scrittura puo’ essere problematica soprattutto se non si sono sviluppate le fasi precedenti, che partono dal disegno narrativo e poi nel tempo evolvono nel segno e nella codifica scritta come un continuum evolutivo nel bambino. Si dara’ molta importanza alla fascia di eta’ materna- prima elementare- puntualizza la psicoterapeuta-, in cui si fa tanto lavoro sulla pre-scrittura e sull’avviare il bambino alla scrittura senza trascurare alcuni aspetti come la prensione, la postura, lo sviluppo psicomotorio, lo sviluppo delle organizzazioni visive, tutte alla base di questo processo evolutivo. Infine si affronterà la disgrafia come problematica legata alla scrittura nel bambino alla scuola elementare. Facendo riferimento a quanto definito dalle stesse linee guida, e’ importante ricordare la confusione che spesso si crea nell’apprendimento alla scrittura quando si propongono ai bambini piu’ caratteri contemporaneamente- conclude Vichi-, nel momento in cui egli ancora non ha organizzato parametri viso-spaziali e sequenziali della scrittura”.
Minori. Disturbi, IdO: Il concetto di regolazione è centrale nello sviluppo cognitivo-relazionale
Vanadia: Il primo regolatore psicobiologico è il caregiver. Se ne parla a Roma dal 21 al 23 ottobre
Roma 30 settembre – “Nello scenario attuale della clinica e della ricerca il concetto di regolazione ha assunto un ruolo sempre più importante non soltanto per quel che concerne la strutturazione della personalità, e quindi del comportamento, ma anche per lo sviluppo cognitivo relazionale”. A dirlo è Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), che dal 21 al 23 ottobre a Roma promuove il XVII Convegno nazionale ‘Dal processo diagnostico al progetto terapeutico. Per un approccio mirato al singolo bambino’.

Sul tema della ‘Correlazione tra disturbo della regolazione della processazione sensoriale e anomalie della sostanza bianca cerebrale’, l’IdO ha pubblicato un articolo sulla rivista scientifica ‘Journal of Neurology and Neuroscience’. “Riferimenti come Edward Tronick per la regolazione emotiva, Ruth Feldman per il continuum tra regolazione fisiologica, emotiva, attentiva e comportamentale, Anna Jean Ayres per quanto riguarda la regolazione e l’integrazione sensoriale- continua Vanadia- dovrebbero essere sempre tenuti in considerazione sia in ambito diagnostico che terapeutico. Il primo regolatore psicobiologico è il caregiver e i primi sensi ad integrarsi sono il tatto, il vestibolare e il propriocettivo. Ecco perché dalle esperienze noi apprendiamo, e se la percezione è alterata anche l’interpretazione del mondo, dell’ambiente, sarà distorta e le memorie saranno frammentate. Come suggerisce Piaget- conclude la neuropsichiatra dell’IdO- la ricerca continua di un equilibrio fluttuante tra capacità di assimilazione e accomodamento è alla base di quello che definiamo adattamento”.

Il XVII Convegno si aprirà il 21 ottobre alle 14 con una tavola rotonda tra esperti del settore ed esponenti delle istituzioni su ‘La lettura della diagnosi come guida per la terapia’. Proseguirà poi sabato 22 ottobre con dei seminari specifici, tenuti dall’équipe dell’IdO, sui temi ‘Autismo: un progetto italiano per la terapia dei bambini’ e ‘Linguaggio e comunicazione’. Infine, la mattinata di domenica 23 ottobre sarà focalizzata sulla scuola per parlare de ‘I processi di apprendimento e le sue interferenze’.

Tantissimi i patrocini concessi, tra cui quelli del Senato della Repubblica; il Ministero della Salute; il CNOP – Ordine degli Psicologi Consiglio Nazionale; la FNOMCeo – Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; l’ANP – Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola; e ancora le principali società pediatriche nazionali.

La tre giorni è rivolta a pediatri, neuropsichiatri, psicologi, psicoterapeuti, psicomotricisti, pedagogisti, logopedisti, insegnanti, educatori e assistenti sociali, e prevede 10 crediti ECM associati. Verrà trasmessa in diretta streaming nazionale e la partecipazione è gratuita. È possibile trovare tutte le informazioni sul sito ortofonologia.it. Infine, a tutti i partecipanti sarà donato un libro gratuito sull’autismo della casa editrice MAGI  fino ad esaurimento copie (con il contributo di 5 euro per le spese postali).

PER SAPERE DI PIU’
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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