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Santuario – Basilica di Sant’Alfonso de’ Liguori in Pagani (Salerno)
Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) vescovo di Sant’Agata dei Goti (Benevento), dottore della Chiesa. È il fondatore della Congregazione del SS. Redentore (Redentoristi), alcuni dei quali anche oggi si dedicano alla missione verso i sordi. Anziano, Sant’Alfonso scherzava con la sua tromba acustica
È redentorista il famoso missionario Cyril Axelrod, sordo e cieco, nato nel Sud Africa, attualmente in Inghilterra. S. Alfonso fu canonizzato nel 1839.
Di lui, che si dedicò ai poveri e ai malati, si racconta che un giorno incontrò un bambino sordomuto, di nome Tommaso, presentatogli dallo zio Canonico Bruno. Il santo gli fece alcune domande ma il bambino ovviamente non diede alcuna risposta. Alfonso si commosse e diede al bambino un’immagine della Madonna. Il bambino la baciò. Il Santo lo guardò e fece di nuovo la domanda: come si chiama? Tommaso rispose prontamente dicendo: “La Madonna”. Era guarito e i biografi confermano il miracolo accaduto.
Sant’Alfonso è autore di molte opere morali. Ispirandosi a criteri di prudenza pastorale è sensibile ai bisogni e alle situazioni delle coscienze.
Nella pratica dei confessori parla anche dei sordomuti ed esorta i confessori a imparare a comunicare con loro: “curetconfessariusinstrui ab ejusfamiliaribus…de modo tenendo, ut eumpercipiat, et ab eopercipiatur”.
Ciò per accertarsi delle loro reali condizioni e del loro pentimento.Tuttavia il Santo aggiunge poi di non negare al sordomuto l’assoluzione anche se non sia chiaro il suo pentimento: “Sed ego sempereum sub conditioneabsolverem, nisi quondam moralemcertitudinemhaberem de sua dispositione”. Almeno assolverlo sotto condizione.
La festa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori si celebra il 1° agosto.
P. Vincenzo Di Blasio
Il santuario Basilica di Sant’Alfonso
si trova nella cittadina di Pagani in provincia di Salerno. Questo luogo di culto è un richiamo per molti dei fedeli del luogo e di tutta Italia. Si tratta di una realtà molto importante per il territorio, in quanto riveste la figura di basilica, nella quale si raccoglie ogni domenica un cumulo di pellegrini provenienti da tutta la penisola.
L’edificio sacro fu costruito nel 1756 sotto l’ordinanza di Sant’Alfonso, dal quale poi prese il nome attuale. Dopo svariate interruzioni e rifacimenti, la chiesa fu terminata nel 1824. La consacrazione a Basilica avvenne nei primi anni del 1900. L’interno è a navata unica con quattro cappelle laterali che si legano ognuna a San Gerardo Maiella, San Clemente M. Hofbauer, San Giuseppe e alla Madonna del Rosario. Una delle cappelle che richiama maggiore afflusso di gente è quella della Madonna del Rosario, la quale statua è vestita con l’abito da sposa donato in voto dalla Regina Maria Cristina di Savoia, regnante delle due Sicilie.
Tutta la chiesa è ricca di marmi pregiati che la ricoprono. Anche l’altare maggiore è stato costruito con questo materiale nel 1883, grazie alle donazione fatte dai potenti della Reggia di Caserta. Questo si trova in mezzo ad altri due imponenti altari dedicati, uno al Cuore Eucaristico di Gesù e l’altro alla Madonna del Perpetuo Soccorso.
La cappella del santo Stefano, impreziosita anch’essa con marmi pregiati e ristrutturata nel 1934 dal Chierici, è una delle mete preferite da molti pellegrini. Qui è contenuta l’urna del santo, con una bellissima statua dello stesso creata dalle mani di un artista napoletano. Di fianco alla Basilica è possibile visitare sia la Pinacoteca che il Museo Alfonsiano. Questi due spazi si contraddistinguono per la storia che raccontano e per le bellezze contenute all’interno. Infatti proprio nel museo è possibile visualizzare molti dei ricordi del religioso che ancora oggi sono custoditi con devozione dai cittadini del posto.
Fonte: museoalfonsiano.it
Fonte: museoalfonsiano.it
PER SAPERE DI PIU’
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini
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