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Santi Pietro e Paolo
Santi Pietro e Paolo . Il 29 giugno è la solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, al quale Gesù diede il nome di Pietro, è figlio di Giona e fratello di Andrea. Primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente.
Paolo, Apostolo delle genti, originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco; predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso.
Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone tra il 64 e il 67 dopo Cristo.
San Pietro, come dice la tradizione, fu crocifisso a testa in giù e sepolto sul colle Vaticano, San Paolo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense.
In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.
San Pietro ha raccontato a Marco il miracolo dell’Effatà con la guarigione del sordomuto.
San Paolo apostolo ha lasciato traccia indelebile di sé nella storia dell’educazione e della pastorale dei sordi con il suo fides ex auditu.
Nella lettera ai Romani scrive infatti: “Ma non tutti hanno dato retta alla buona novella. Dice infatti Isaia: -Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? – (cfr: Is. 53, 1). La fede dipende dunque dalla predicazione (fides ex auditu), e la predicazione si fa per mezzo della parola di Cristo. Ma, dico io:- Non hanno forse udito? -. Sicuro che hanno sentito: -Per tutta la terra si è sparsa la loro voce e agli ultimi confini della terra abitata giunsero le loro parole-” (Rom. 10, 16ss; cfr Sal 18,5).
Il fides ex atiditu (la fede viene dall’ascolto) di San Paolo e il commento che ne fa S. Agostino, mal interpretati dagli esegeti, ostacoleranno per molto tempo la fede e la redenzione sociale a tanti figli di Dio, provati sì duramente dalla sventura della sordità.
P. Vincenzo Di Blasio – re064 (2015)
PER SAPERE DI PIU’
San Pietro
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini