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Le nuove scoperte della scienza contro la sordità
Le nuove scoperte della scienza contro la sordità. In questi giorni la scienza sembra aver fatto qualche passo in avanti nella ricerca di un metodo per sconfiggere la sordità. Forse non tutti sanno che circa il 12% della popolazione in Italia soffre di questo problema, percentuale che cresce con l’aumento dell’età, ma che affligge anche i bambini.
Uno dei motivi per cui molto spesso è dovuta la sordità è rappresentato da un difetto che si manifesta nella coclea, un elemento dell’orecchio interno dove sono collocate cellule acustiche simili a fili sottilissimi,il cui movimento viene elaborato in suono dal sistema nervoso. L’appiattimento delle stereo ciglia delle cellule acustiche è molto spesso la ragione per cui diminuisce o si perde totalmente l’udito.
Pochi giorni fa gli studiosi del NIDCD (National Istitute on Deafness and Other Communication Disorders) ovvero l’Istituto Nazionale sulla sordità e altri disturbi della comunicazione, hanno individuato le molecole che regolano la diffusione delle cellule e la lunghezza delle stereociglia nella coclea dei polli. Esse sono: il BPM7 e l’acido retinoico. Il BMP7 svolge una funzione importante nel modellamento della struttura delle cellule, mentre la produzione di acido retinoico permette l’allungamento delle stereociglia, in tal modo da permettere alle cellule di registrare i suoni in bassa frequenza. Viceversa, bloccando il flusso del’acido, l’orecchio acquisirebbe la capacità di sentire ad altre frequenze. Ora resta solo da scoprire quanto l’orecchio dei polli sia confrontabile con quello dell’essere umano, dato che le molecole del pollo sono rigenerative.
Fonte: cervelliamo.blospot.it – nw108 (2014)
PER SAPERE DI PIU’
Istituto nazionale della sordità e dei disturbi della comunicazione
Sordità infantile
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini