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Ricordando la madre canossiana Teresa Bosisio e il suo 50° anniversario della dipartita
Ricordando la madre canossiana Teresa Bosisio e il suo 50° anniversario della dipartita. Un doveroso cenno storico della nostra Superiora Madre Teresa Bosisio (quarta direttrice) che nel giorno 19 settembre 2014 decorre il 50° della sua scomparsa.
“Madre Teresa Bosisio nacque a Milano il 27 giugno del 1883. A 18 anni corrispose al dolce invito dello Sposo ed entrò nel noviziato di via Chiusa, la Casa Madre delle Canossiane. Ancora Novizia ed esuberante di vita, i Superiori la assegnarono alle sordomute e durante questo periodo studiò per conseguire il diploma di maestra speciale.
Il 13 agosto 1904 fece la sua professione religiosa e nell’insegnamento alle sordomute fissò la sua seconda vocazione perfezionandola al contatto di cuori generosi quali quelli di delle Madri Giulietta Calcaterra (seconda direttrice) e Madre Giuseppina Braschi (terza direttrice).
Nel 1908 da via Chiusa si trasferì, con le Consorelle e le sordomute, nella nuova Casa “bella, ariosa, piena di luce” di via Settembrini opera ardita del cuore magnanimo di Mons. Luigi Casanova, secondo rettore del Pio Istituto. Di carattere aperto, portato alla gioia, di belle qualità di mente e di cuore, nella scuola e nell’assistenza portò tutte le sue energie.
La amava la scuola, la viveva, compresa come era che questa sola vale ad aprire le sordomute ad una nuova vita e a portarle a Dio. I Superiori la stimavano; per questo il suo provvisorio allontanamento dall’istituto, per Lesmo, per il Consiglio Provincializio, per Gallarate e Monza. Nell’ottobre 1947 ritorna definitivamente in via Settembrini (Milano, n.d.r.) dove aveva lasciato il suo cuore gentile e materno. Tutti e tutte ne furono contenti.
Da quell’anno un continuo crescendo di donazione di sé all’opera e, di conseguenza, un ininterrotto tributo di lode e di ammirazione per la “Mamma buona”. La medaglia dei benemeriti della Scuola, il premio della Bontà, la Croce di Cavaliere, l’elogio solenne del Consiglio d’Amministrazione, sono le conseguenze del suo appassionato e sempre giovanile lavoro. E la riconoscenza delle sordomute e delle ex allieve esplose solenne nella festa delle Nozze d’Oro, e poi in quella delle Nozze di Diamante.
Madre Bosisio era diventata un centro di attrazione: veder lei era veder Gesù che ama e conforta; vivere vicino a lei era gustare le gioie più perfette; sentire la sua parola era un avanzare nella virtù. Ha vissuto con entusiasmo la scuola che voleva attiva, formatrice di personalità, seme di virtù.
Ha amato maternamente le sordomute che voleva sincere e buone e devote e laboriose. Moltiplicava i raduni di plaga perché era convinta che queste giornate tornavano provvidenziali. E vi portava tutto il suo sorriso, tutta la sua bontà, tutta la sua comprensione…lasciando che il Signore facesse la sua parte.
Nessuno sapeva rifiutare un favore a Madre Teresa Bosisio e negarle una consolazione…..
da “Giulio Tarra” del 1964” (a cura di Giuseppe Del Grosso).
nw094 (2014)
PER SAPERE DI PIU’
Pio Istituto Sordi di Milano
Piccolo Famedio di Milano
M. TERESA BOSISIO
CANOSSIANA
VISSE ED OPERO’
CON CUORE GRANDE
ACCANTO A MONS. L. CASANOVA
NELLA REALIZZAZIONE
DELLE OPERE DI S. GREGORIO
27-6-1883 19-9-1964
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini