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Lettera aperta al Governo sull’istruzione dei sordi
Lettera aperta al Governo sull’istruzione dei sordi
Esimi Rappresentanti del Governo. Cari Amici che vivete la disabilità d’udito (come noi) vi scriviamo per portare l’attenzione su quanto avviene, nel nostro paese, nell’indifferenza di tutti, comprese le Autorità preposte, per legge, sulla condizione dei sordi di cui alla legge 381/70.
Al Presidente del Consiglio Dr. Matteo Renzi; alla On. Ministra della Pubblica Istruzione Prof.ssa Stefania Giannini; Al Ministro del Lavoro e della Solidarietà Sociale Dr Giuliano Poletti; Alla Ministra della Sanità On. Beatrice Lorenzin; Agli Organi di Stampa Nazionali; Ai Sordi Italiani e loro famiglie.
La presente porta la firma di due persone: l’una dell’ex-presidente dell’Ente Nazionale Sordi/Onlus, Grand’Uff. Ida Collu, carica onorifica riconosciutale, per meriti sociali, dal Presidente della Repubblica, On. Avv. Giorgio Napolitano, l’altra del Prof. Renato Pigliacampo, docente nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Macerata, il quale – studente delle scuole specializzate – col sostegno dei dirigenti dell’ENS di allora, lungimiranti sull’istruzione, dimostrò alle autorità accademiche che – i sordi o/e gli ipoacusici – potevano accedere agli studi più alti.
Oggi ci siamo proposti la rivisitazione dell’istruzione dei sordi e/o degli ipoacusici per tutti gli ordini di scuola. Durante il suo mandato elettivo – la Presidente dell’Ens pro-tempore Ida Collu – aveva fondamentalmente a cuore, rispettando l’insegnamento dei predecessori Fondatori e Dirigenti dell’ENS, la scolarità dei sordi. Il prof. Renato Pigliacampo è stato componente, per quasi dieci anni, della Consulta del MIUR e per altrettanti nel consiglio direttivo dell’ENS. Poi, quale esperto di programmazione didattica della specificità del settore sordi, componente della Consulta del MIUR di Viale Trastevere. Ha prodotto studi e ricerche sui processi di apprendimento del sordo in età evolutiva editi da noti editori nazionali.
Il nuovo capo del Governo, Dr. Matteo Renzi, appena ottenuta la fiducia dai due rami del Parlamento ha affermato che l’Italia deve “investire sulla scuola”. Concordiamo in toto con questa opinione.
Noi vorremmo che questo investimento sia anche per la scuola specializzata nella didattica che coinvolge i bambini e i giovani sordi inseriti nella scuole ordinarie; non è un caso se le conoscenze acquisite come studenti formati in scuole di quel livello ci hanno permesso –insieme a tanti altri studenti sordi- di raggiungere traguardi impensati allora (…)
In tale contesto chiediamo ai destinatari in indirizzo e in particolare alla Ministra della Pubblica Istruzione, l’attenzione e l’impegno necessari affinché si attui l’applicazione della normativa nazionale e regionale in tema di politiche educativo/formative verso la popolazione scolastica che indichiamo, toutcourt, “sorda” (inserendo nella terminologia soggetti utilizzanti la LIS, ossia la Lingua dei Segni Italiana, soggetti ipoacusici protesizzati, soggetti sordi profondi con scambi relazionali esclusivamente per mezzo della labiolettura , soggetti con impianto cocleare).
Gli scriventi – indicata la tipologia della sordità – chiedono che in capo alle quotidiane difficoltà educative e d’istruzione di intervenire presso le istituzioni scolastiche e di formazione di ogni ordine e grado affinché sia superato, in primis, in ambito dell’età evolutiva, lo svantaggio di partenza subito con le “barriere di comunicazione” che, il bambino o/e il soggetto frequentante la scuola territoriale, continua ad incontrare nelle istituzioni scolastiche.
Dato che secondo gli studi e le ricerche di psicologi e pedagogisti, il bambino, con deficit d’udito, ha potenzialità di apprendimento per accedere a qualsiasi scibile. Il problema quindi è la formazione dell’insegnante e/o di altri operatori professionali che si prendono in carico questo bambino con Bisogni Educativi Speciali.
Chiedono che il MIUR disponga una Commissione ristretta di esperti a cui partecipino componenti anche sordi – (soprattutto sordi!) (in quanto portatori di esperienze e professionalità reali) – in possesso di documentati requisiti formativi e curriculari onde focalizzare l’attenzione su interventi (progetti) che non siano esclusiva pertinenza in ambito sanitario (terapeutico/ri-abilitativi ) ma socio-educativi e strategico/organizzativi e realizzare idonei percorsi di inclusione sociale attraverso adeguate direttive programmatiche nell’insegnamento di discipline nei corsi di specializzazione all’interno delle Facoltà di Scienze della Formazione; percorsi appunto di ALTA FORMAZIONE MONOVALENTE (questo a valere per ogni tipologia di disabilità) capaci di offrire, anche da un punto di vista economico, concrete risposte ai bisogni educativi di persone speciali (in senso positivo) della popolazione scolastica considerata.
Per questo motivo invitiamo i sordi d’Italia e tutti coloro cui sta a cuore il progetto educativo dei sordi e quello formativo degli educatori -laureati o/e laureandi – ad un Forum Nazionale per prendere coscienza, e ragionare sui BES ovvero i Bisogni Educativi Speciali, investire sui “geni negati” e mai valorizzati in nome di radicati pregiudizi che possono fare la differenza sul valore aggiunto della persona sorda, figlio di una cultura assistenziale piuttosto che di una cultura sussidiaria.
E rendere infine operativa e stimolante una rete di servizi a cui partecipano e concorrono le istituzioni del territorio, le Associazioni e le Famiglie.
Ne siamo certi, non è il vissuto della sordità ad escludere dalla partecipazione nella comunità di tutti, bensì l’ignoranza metodologica e di comunicazione – in ogni contesto socio culturale e in ogni ordine e grado – sull’istruzione dei sordi e degli ipoacusici.
Grazie per l’ascolto, attendiamo fiduciosi risposte concrete.
Ida Collu, già Presidente dell’ENS Nazionale – www.nonsolonoi.it
Renato Pigliacampo, già membro della Consulta del MIUR – www.renatopigliacampo.it
PER SAPERE DI PIU’
BES – Bisogni Educativi Speciali
(2014)
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini