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Madre e figlio impareranno a sentire insieme
Madre e figlio impareranno a sentire insieme. La storia. A giugno all’Ospedale Civile sono stati attivati contemporaneamente gli impianti cocleari della donna e del bambino di un anno. Si tratta del primo passo di un cammino di «fitting» sugli impianti e di attività con logopedisti esperti.
Obiettivo: sentire insieme. Con questa finalità lo scorso 24 giugno all’ospedale Civile sono stati attivati contemporaneamente a una mamma e al suo bambino di circa un anno i rispettivi impianti cocleari per risolvere il loro problema di sordità.
Si tratta del primo passo di un cammino, fatto di «fitting» sugli impianti e di attività logopedica, che mamma e bambino stanno proseguendo insieme, per accostarsi al mondo sonoro che li circonda. Un risultato importante ottenuto grazie a un lavoro di équipe, che ha coinvolto in particolare l’Otorinolaringoiatria del Civile e l’Audiologia e foniatria dell’ospedale dei Bambini. Il dispositivo attivato nei due pazienti, sostituendosi alla funzione cellulare cocleare (le cellule cigliate della coclea sono assenti nei pazienti affetti da sordità neurosensoriale profonda bilaterale), agisce da «orecchio bionico» permettendo un ripristino della funzione uditiva, che diventa simile a quella di un normoacustico.
La sordità infantile colpisce in media due nuovi nati ogni mille, e uno su mille è affetto da una forma grave (da gennaio 2013 ad oggi le diagnosi di sordità effettuate al Civile sono state 45). Negli ultimi anni la prognosi dei pazienti con sordità profonda è significativamente cambiata, perché è possibile offrire alle famiglie un percorso che porta ad una qualità di vita e capacità comunicative ottimali, ottenute in tempi sempre più brevi. Oggi attraverso lo screening neonatale, che viene eseguito anche al Civile entro i primi tre mesi di vita, seguito da interventi terapeutici-riabilitativi sui piccoli con problemi all’udito condotti entro i primi sei mesi, la sordità può essere trattata con successo e precocemente.
Tra gli interventi terapeutici l’impianto cocleare rappresenta una valida risposta altamente tecnologica per diversi pazienti. Dal 2002 ad oggi al Civile sono stati eseguiti 179 impianti cocleari su 100 bambini.
Per poter applicare con successo l’impianto cocleare – che viene posizionato con intervento chirurgico, per essere attivato circa tre settimane dopo – si utilizzano strumenti neurofisiologici per valutare le risposte soggettive del paziente. Questo procedimento viene ripetuto a scadenze prefissate per poter adattare il sistema altamente tecnologico ai cambiamenti fisiologici che il suono crea lungo le vie uditive centrali dell’orecchio impiantato: con la fase dell’attivazione, infatti, il sordo profondo, adulto o bambino, inizia a sentire il suono dell’ambiente che lo circonda. Successivamente inizia un lungo percorso riabilitativo di tipo audiologico e logopedico, i cui risultati dipendono dalla precocità della diagnosi e dall’eventuale presenza di altre patologie associate. LI.CE.
Fonte: bresciaoggi.it . nw098 – 2013
PER SAPERE DI PIU’
L’impianto cocleare
La sordità infantile
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini