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Nicola vuole le virgole, Dialoghi con i sordi
Nicola vuole le virgole. Dialoghi con i sordi – introduzione alla logogenia. Edito da Zanichelli nel 1998.
Questo libro, di lettura facile e scorrevole, contiene la trascrizione integrale di quattro lunghi ed avvincenti dialoghi che l’autrice ha sostenuto per iscritto con altrettanti ragazzi sordi. Propone due temi centrali: la situazione dei sordi e le proprietà della lingua. Il lettore potenziale è dunque sia una persona che a qualunque titolo si interessa di sordi, sia una persona attratta da un discorso sulla lingua. Ha inoltre l’obiettivo di presentare la logogenia, ossia una specifica proposta di lavoro finalizzato ad ottenere che i bambini e gli adolescenti sordi sappiano l’italiano, elaborata sulla base delle caratteristiche dell’italiano messe in luce nel testo.
“LE PARTICELLE CADUTE NEL PAESE DEI SORDI. Metodo per aiutare i non udenti.
La complessità dei fenomeni che intervengono nell’acquisizione della lingua da parte degli esseri umani (meglio, della competenza linguistica, cioé dell’insieme di conoscenze e abilità che ci consentono di comprendere e produrre un numero illimitato di frasi) può essere utilmente studiata in quelle situazioni limite in cui tale acquisizione non si verifica nella esperienza spontanea del bambino che impara a parlare la sua lingua madre nel suo ambiente naturale. Tali sono i casi degli adulti immigrati in terra straniera che apprendono senza uso di grammatiche e vocabolari una nuova lingua e dei sordi che non hanno goduto fin da bambini dell’immersione nell’ambiente sonoro naturale. Sono questi, inoltre, i casi in cui la linguistica teorica si compromette più efficacemente con la realtà delle vite dei singoli e cessa di essere un’attività nobile rigorosamente astratta per ‘sporcarsi’ dentro le cose e i bisogni comuni. Un’affascinante esperienza di insegnamento della lingua a giovani sordi è quella condotta da Bruna Radelli in un istituto tecnico per sordi di Padova nell’anno scolastico 1996-97.
Il punto di partenza è stata la consapevolezza che i giovani sordi (pur educativa leggere e scrivere, pur capaci di comprendere dalla lettura delle labbra i discorsi dei parlanti, pur in possesso della Lingua dei segni italiana) in realtà hanno una competenza linguistica limitata, perché capiscono le frasi come accostamenti di parole e di brevi sintagmi dotati ciascuno di un proprio senso, ma non intendono con chiarezza le relazioni sintattiche tra i costituenti delle frasi e dei periodi. Ciò comporta che la loro comprensione è sempre limitata e incerta. La Radelli ha puntato in particolare la sua attenzione sulle particelle pronominali e avverbiali (ci, ne, si), sulle concordanze morfosintattiche, sull’uso degli articoli e sulle pause logiche segnalate dalla punteggiatura.
Tutti elementi della produzione linguistica spontaneamente compresi dal parlante naturale, ma assolutamente impercepibili dal sordo; e si tratta di aspetti essenziali perché su questi elementi minimi si costruisce buona parte della logica di ogni discorso. Ha poi puntato sul colloquio scritto con i giovani sordi della scuola, lavorando sulla base di un metodo molto semplice, ma, a quanto pare, efficace, che ha denominato ‘logogenia’: ha cioè fatto osservare agli studenti coppie di frasi identiche in tutto tranne che per uno di questi elementi e ha fatto scoprire la differenza profonda di significato tra le diverse coppie. Ha con ciò consentito ai sordi di scoprire qualcosa di fondamentale che nessun altro metodo potrebbe far loro conoscere.
Il libro presenta rapidamente il metodo (e si sente che dietro a esso ci sono una buona conoscenza della linguistica moderna e delle scienze cognitive e il lungo lavoro che l’autrice ha compiuto non solo in Italia ma anche in Messico).
Ma soprattutto presenta la trascrizione dei colloqui scritti con quattro giovani dell’istituto dove si è svolta l’esperienza. E, nel contatto diretto con l’azione, si scopre che al di là del metodo è stata l’energia creativa, la fantasia e la carica umana la carta vincente dell’esperienza.
Sul piano strettamente metodologico il problema che non mi pare ancora risolto è che il metodo non tiene conto che lingua orale e lingua scritta si fondano su regole sintattiche diverse (spesso molto diverse) e la consapevolezza di questa realtà non pare essere ancora fatta passare ai sordi.”
Da Piero Gigada Il Sole 24 Ore (8 novembre 1998)
AUTRICE: Bruna Villella Radelli
(1934-2009) linguista, è l’ideatrice della disciplina e del metodo Logogenia, che ha contribuito a diffondere ed insegnare in Italia e all’estero attraverso corsi, seminari, conferenze e pubblicazioni oltre che attraverso la sua diretta applicazione presso scuole e istituti per sordi in Italia e in Messico.
Docente della Dirección de Lingüística dell’Instituto Nacional de Antropología e Historia del Messico (INAH) dal 1975 al 2007, si è dedicata fino alla fine degli anni ottanta alla linguistica teorica, studiando e insegnando Grammatica Generativa.
Nel 1991, invitata dai Servicios Educativos Integrados al Estado de México (SEIEM) a occuparsi della formazione di insegnanti di sordi, passa dalla linguistica teorica alla linguistica applicata, finalizzata a trovare ed applicare una strategia che permetta ai sordi di sapere l’italiano (o lo spagnolo o qualunque altra lingua scritta). Da questo confronto e da anni di esperienza diretta e quotidiana con bambini e adolescenti sordi in Messico e in Italia nasce la Logogenia, presentata nel suo libro Nicola vuole le virgole, Introduzione alla Logogenia (Ed. Decibel Zanichelli 1998, 2° edizione 2001) .
Dal 1998 al 2008 è stata “professore invitato” al Corso di Laurea in Lingue e Scienze del Linguaggio della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per l’insegnamento della Logogenia.
È stata socio fondatore, insieme ad Elisa Franchi e Debora Musola di “Cooperativa Logogenia”, Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S.,di cui è stataDirettore Scientifico dalla sua creazione nel maggio del 2000.
È stata Presidente onorario vitalizio di “El Colegio de Logogenistas”, associazione di Istituzioni e persone che si occupano di Logogenia con la coordinazione della Dirección de Lingüística del Instituto Nacional de Antropología e Historia del Messico.
PER SAPERE DI PIU’
Università Ca’ Foscari di Venezia
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini