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Il primo negozio di giochi per bimbi disabili
I fornitori principali: Germania, Inghilterra e Stati Uniti. A Modena il primo negozio di giochi per bimbi disabili. I prodotti sono divisi in base alla disabilità. Giochi luminosi, educativi e stimolanti per i sensi.
C’è lo shaker magico, un grande sonaglio rosso pieno di sfere colorate che cambiano colore mentre scivolano da un lato all’altro, indicato per i bambini sordi. E il trenino blu di gomma, consigliato per i piccoli affetti dalla sindrome di Down. Sono alcuni dei giochi sugli “scaffali virtuali” di Orso Azzurro, primo negozio online di giocattoli per bambini disabili creato in Italia. L’idea è venuta a Federica Dosi, che dopo una lunga esperienza negli uffici di gestione delle risorse umane e un impegno nel sociale, si è buttata in questa nuova avventura coinvolgendo anche l’amica grafica Nicoletta Pellicani. Che ha progettato e disegnato il sito.
Federica Dosi e Nicoletta Pellicani
«Cercavo un lavoro autonomo che mi permettesse di conciliare meglio lavoro e famiglia», dice Federica, che ha due bambini, uno di cinque e l’altro di sette anni. «Sono un’appassionata di web, gestisco già altri siti e quindi ho pensato che il terreno in cui investire potesse essere l’e-commerce». È bastata una piccola ricerca di mercato per rendersi conto della mancanza in Italia di negozi di giocattoli destinati a bambini disabili. Da qui è nato Orso Azzurro. «L’ho chiamato così perché mi piacciono gli orsi e perché mi piace l’azzurro», racconta, «ma poi ho scoperto che gli orsi azzurri esistono davvero: sono orsi rari che vivono nel Tibet». Orsi «speciali», dice, «come i bambini ai quali si rivolgono i nostri giocattoli».
Sullo store online, i prodotti sono suddivisi per età, disabilità e interessi. Per i bambini con difficoltà uditive, ad esempio, sono molto indicati i giochi luminosi. Per i non vedenti, invece, ci sono la giraffa vibrante o il set da bowling di gomma, adatti a stimolare il tatto. Cavallucci, palle gonfiabili e corde per saltare aiutano la coordinazione fisica e sono consigliati per i piccoli affetti dalla sindrome di Down. Tastiere e libri Tcs, quelli che si basano sulla comunicazione aumentativa, sono utili per i ragazzi con difficoltà linguistiche. E c’è anche una sezione per i bebè affetti da celichia e allergie alimentari, con prodotti fatti di pasta modellabile priva di allergeni.
Per rispondere al meglio a tutte le esigenze, Federica e Nicoletta si sono fatte aiutare da pedagogisti, associazioni e genitori. L’investimento iniziale ammonta a circa 7mila euro. I prodotti vengono ordinati soprattutto all’estero, Germania, Ighilterra e Stati Uniti in testa. Federica e socia li cercano, li ordinano e poi li sistemano in garage. E ora vengono contattate anche da associazioni, terapisti e logopedisti.
Lo store è sbarcato online il 20 marzo, solo pochi giorni fa. Troppo presto per fare bilanci, ma «sta andando abbastanza bene», racconta Federica. «Abbiamo molte visite, qualcuno si sofferma e compra». Per quanto riguarda i prezzi, sono più alti di quelli dei giocattoli normali. «Ma se un bambino prende una palla e la morde sono sicura che non gli resta la plastica in bocca», dice.
La scelta è tra circa 200 diversi prodotti, stoccati nel garage di casa di Federica, nel modenese. «Il nostro obiettivo», spiega lei, «è di fornire un’ampia possibilità di scelta per tutti i genitori, fornendo prodotti che non sono facili da trovare». Anche perché, continua, «ogni bambino nella crescita, pur non essendo disabile, vive particolari momenti durante i quali ha bisogno di prodotti particolari». Ci sono quello che hanno paura di andare a letto al buio, quelli che fanno fatica ad addormentarsi, quelli che cominciano a parlare o a camminare più tardi. Per ciascuno di loro, Federica consiglia un gioco o un libro. «Sempre stimolante ed educativo», assicura, «in grado di aiutare il bambino a progredire, qualunque siano le sue difficoltà di partenza».
Lidia Baratta – Fonte: linkiesta.it – nw048
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini