Pia Unione «San Francesco di Sales»

La Pia Unione “San Francesco di Sales” a 75 anni dalla fondazione. Alla veneranda età di 102 anni, compiuti il 25 febbraio 2013, P. Adelmo ha consegnato a Padre Vincenzo un foglio in cui ha scritto di suo pugno un ricordo della Pia Unione san Francesco di Sales

La Pia Unione san Francesco di Sales l’ha istituita P. Montevecchi Umberto nel 1938 e negli archivi della Piccola Missione c’è ancora l’elenco dei primi iscritti.

Ha lo scopo di promuovere e favorire l’evangelizzazione dei sordomuti con la preghiera, con le offerte, con la propagazione.

Essa non ha limiti: possono farne parte fedeli d’ambo i sessi, familiari, amici e conoscenti della Piccola Missione, benefattori.

Essa è stata approvata dall’arcivescovo di Bologna, Card. Giovan Battista Nasalli Rocca il 18 gennaio 1938.

È aggregata alla Piccola Missione e gli ascritti partecipano a tutte le preghiere e meriti delle opere buone della P. M., siano sacerdoti che suore, partecipano pure al frutto delle sante Messe celebrate per essa.

Alla comunicazione della morte di uno degli ascritti viene celebrata per esso una S. Messa di suffragio.

Si consiglia che gli ascritti recitino ogni giorno un Pater, Ave, Gloria per gli scopi della Piccola Missione

Con la giaculatoria “Sacro cuore di Gesù estendi il Tuo regno sui sordomuti”.

P. Adelmo Puccetti  – nw026 – 3 marzo 2013

PER SAPERE DI PIU’

Piccola Missione per i Sordomuti

«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini