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Comitato Nazionale per la bioetica

Al Comitato Nazionale per la bioetica è affidata la funzione di orientare gli strumenti legislativi ed amministrativi volti a definire i criteri da utilizzare nella pratica medica e biologica per tutelare i diritti umani ed evitare gli abusi.
Il Comitato ha inoltre il compito di garantire una corretta informazione dell’opinione pubblica sugli aspetti problematici e sulle implicazioni dei trattamenti terapeutici, delle tecniche diagnostiche e dei progressi delle scienze biomediche.

Perchè un Comitato per la Bioetica?
L’istituzione del Comitato Nazionale per la Bioetica ha fatto seguito alla risoluzione n. 6-00038, approvata il 5 luglio 1988 dall’Assemblea della Camera dei Deputati al termine di un dibattito “sui problemi della “, nella quale il governo veniva impegnato a promuovere un confronto, anche a livello internazionale, sullo stato della ricerca biomedica e dell’ingegneria genetica nella prospettiva del rispetto della libertà à umana. A tal fine veniva proposta l’istituzione di un apposito Comitato.

I compiti del Comitato
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 marzo 1990 è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comitato Nazionale per la Bioetica con i seguenti compiti:

– elaborare, anche avvalendosi della facoltà di accedere alle necessarie informazioni presso i centri operativi esistenti in sede nazionale, e in collegamento con gli analoghi comitati istituiti presso altri Paesi nonché le altre organizzazioni internazionali operanti nel settore, un quadro riassuntivo dei programmi, degli obbiettivi e dei risultati della ricerca e della sperimentazione nel campo delle scienze della vita e della salute dell’uomo;

– formulare pareri e indicare soluzioni, anche ai fini della predisposizione di atti legislativi, per affrontare i problemi di natura etica e giuridica che possono emergere con il progredire delle ricerche e con la comparsa di nuove possibili applicazioni di interesse clinico avuto riguardo alla salvaguardia dei diritti fondamentali e della dignità dell’uomo e degli altri valori così come sono espressi dalla Carta costituzionale e dagli strumenti internazionali ai quali l’Italia aderisce;

– prospettare soluzioni per le funzioni di controllo rivolte sia alla tutela della sicurezza dell’uomo e dell’ambiente nella produzione di materiale biologico, sia alla protezione da eventuali rischi dei pazienti trattati con prodotti dell’ingegneria genetica o sottoposti a terapia genica;

– promuovere la redazione di codici di comportamento per gli operatori dei vari settori interessati a favorire una corretta informazione dell’opinione pubblica. Chi può rivolgersi al Comitato Il Comitato è un organo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ha funzioni di consulenza nei confronti del Governo, del Parlamento e delle altre istituzioni. Esso è anche collegato ad analoghi organismi di altri Paesi, dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa. Possono rivolgersi al Comitato anche associazioni, centri di ricerca, comitati etici locali, studiosi e singoli cittadini per informazioni riguardanti la bioetica.

Fonte: Governo.it

 


 

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