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Assegnato il premio MILANO LAVORA 2011
Assegnato il premio “Milano Lavora”
Dieci storie di “buon lavoro”, in giuria anche il Tgcom
Il 13 marzo 2011, sono tutte di alto profilo e di diverso impegno nel mondo del lavoro e dell’impresa le personalità, legate al territorio milanese, premiate in Sala Alessi dall’assessore Andrea Mascaretti e dall’epoca sindaco Letizia Moratti nell’ambito del Premio Milano Lavora, in memoria di Marco Biagi, a pochi giorni dall’anniversario della sua uccisione, avvenuta a Bologna per mano delle BR il 19 marzo 2002.
“Con questo premio oggi onoriamo la memoria di Marco Biagi – ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti –, una figura di riferimento per il nostro Paese che incarna i valori più autentici di Milano: solidarietà, creatività, dedizione al lavoro, libertà e dignità. I premiati di quest’anno (2011) rappresentano il dinamismo della realtà economica e lavorativa milanese, in tutti loro si manifesta Milano, la sua capacità di generare lavoro, sviluppo e innovazione. Milano rinnova oggi la memoria di Marco Biagi, a lui va il nostro atto di impegno a far crescere i valori e gli ideali per i quali ha offerto la vita”.
Per l’ex assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, Andrea Mascaretti (ora consiglere comunale, n.d.r.): “Milano è la città in cui Marco Biagi ha sperimentato le innovative politiche attive del lavoro da cui è nata la riforma che oggi porta il suo nome. Alla sua memoria abbiamo deciso di dedicare questo premio che Milano, capitale del lavoro e del welfare, ha voluto tributare a chi ha saputo, con il suo comportamento, contribuire in modo esemplare a fare del lavoro un “buon lavoro”.
Dieci premiati che rappresentano dieci modelli ai quali guardare e le cui storie devono essere raccontate perché, generando emulazione possano diffondere quella cultura del lavoro capace di ridurre ogni svantaggio, di promuovere maggiore sicurezza e generare sempre nuove opportunità”. Dieci sono i vincitori ex aequo della prima edizione, scelti tra le molte candidature proposte con indubbio merito, dai direttori dei principali quotidiani, settimanali e tg nazionali, tra cui il Tgcom.
Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL, esempio dell’impegno nel complesso cammino di riforma del diritto del lavoro. Da segretario generale della Cisl ha sempre cercato di instaurare con le controparti un confronto costruttivo nel risolvere i problemi dei lavoratori. Ha dimostrato coerenza e coraggio nel portare avanti il suo impegno sindacale esponendosi più volte in prima persona.
Attilio Camozzi, Presidente Gruppo Camozzi, ha acquistato nel 2009 l’Innse, storica impresa metalmeccanica milanese che rischiava di chiudere i battenti. Un contributo decisivo grazie al quale l’azienda ha potuto proseguire con la produzione sul territorio a sostegno del tessuto economico locale.
Dario Di Vico, giornalista ed ex vice direttore del Corriere della Sera, già vicedirettore è autore di inchieste nell’ambito della politica, dell’economia e della finanza. Negli ultimi anni di crisi economica ha approfondito e raccontato la realtà produttiva del Paese fornendo interpretazioni e possibili soluzioni ai problemi legati al mondo del lavoro.
Esselunga Spa, un’azienda che dimostra da sempre grande attenzione alle politiche di accesso al mercato del lavoro. E’ intervenuta per aumentare l’assistenza ai dipendenti in particolare quelli disabili avviando una specifica attività di collaborazione con il centro di formazione san giusto. Nata nel 1957 con il primo punto vendita a Milano è la prima catena di supermercati in Italia.
Alberto Fontana, Presidente Cooperativa Sociale Spazio Aperto, ha sviluppato un modello per favorire l’inserimento lavorativo delle fasce più deboli ed emarginate, in particolare i portatori di handicap fisico e psichico. Presidente nazionale dell’unione italiana lotta alla distrofia muscolare è da sempre impegnato ad aiutare i più deboli.
Pietro Ichino, coordinatore servizi legali Camera del Lavoro, giuslavorista, docente di diritto del lavoro all’Università Statale di Milano, ha dedicato la sua attività professionale a studiare le problematiche del mondo del lavoro e delle relazioni industriali ed ha elaborato possibili soluzioni rendendole argomento di dibattito per il grande pubblico. Collega di Marco Biagi e Massimo D’Antona contribuisce oggi all’opera di modernizzazione della dottrina giuslavoristica.
Giacomo Moor, giovane designer milanese si impegna nella promozione e nello sviluppo della piccola e media impresa locale come volano di riqualificazione del territorio. Progettista ed artigiano ha deciso di insediare la sua attività in via Padova per contribuire a rilanciare il quartiere.
Daria Ada Perez, Executive Search, fondatrice associazione The Substitute, sostiene l’occupazione femminile inserendo nei suoi progetti donne over 40, fuori dal mercato del lavoro con un’alta professionalità. Dopo una lunga esperienza nel settore delle risorse umane fonda The Substitute impegnandosi ogni giorno a migliorare la qualità della vita di chi lavora e non ha tempo di svolgere i propri impegni personali.
Giorgio Squinzi, Presidente Federchimica e Amministratore Unico del Gruppo Mapei, è il primo imprenditore ad essere eletto presidente del Cefic, l’associazione che rappresenta l’industria chimica in Europa. Presidente di Federchimica e Amministratore Unico del gruppo Mapei, multinazionale milanese con 57 stabilimenti nel mondo, è autore di politiche innovative di welfare aziendale, sostegno e formazione del personale. È riuscito a superare l’attuale congiuntura economica senza ricorrere a tagli, garantendo sempre la continuità lavorativa.
Luigi Tavella (foto), Ente Nazionale Sordi, da 20 anni si impegna per sensibilizzare il mondo del lavoro alle problematiche dell’handicap sensoriale con particolare riferimento alla sicurezza sul lavoro e alla riduzione del precariato. Promuove nuovi corsi di formazione e inserimento lavorativo per i sordi che nella società della comunicazione hanno sempre più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.
Il sordo Tavella ritira il premio “Milano Lavora” anno 2011
Il Premio è una scultura molto bella, in soli dieci esemplari, dal Maestro Arnaldo Pomodoro, personalizzata con i nomi dei premiati: Una scultura che vuole simboleggiare un ideale passaggio di testimone nelle mani di chi, con la sua attività, ha saputo migliorare il mercato del lavoro e la sicurezza dei lavoratori diventando un modello che l’ Amministrazione intende premiare affinché possa spingere altri all’emulazione.
Il Premio “Milano Lavora” è stato realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo.
Fonte: Tgcom24