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Santuario dei Sordi in Italia.Chiesa Patrocinio San Giuseppe dell’Istituto Lorenzo Prinotti in Torino
La Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe (1892), tempio interno dell’Istituto per Sordomuti Lorenzo Prinotti, in Corso Francia 73 – Torino, è progettata nel 1892 dal geometra Giovanni Vaccarino e dall’ingegnere Eugenio Vaccarino, In collaborazione con l’ingegnere Fusina. Il committente dell’opera è lo stesso sacerdote Lorenzo Prinotti, insegnante nel nuovo Istituto. I lavori di costruzione sono appaltati all’Impresa Giuseppe e Carlo Buzzetti, e la direzione del cantiere è condotta dagli stessi progettisti, Giovanni ed Eugenio Vaccarino.
I signori Pietro Regis e Giovanni Cavallero partecipano rispettivamente come assistente all’impresa ed assistente per il sacerdote promotore. Il primo Educatorio delle Sordomute Povere nasce nel 1881 in Via San Quintino 39, presso un edificio che sorge su un terreno di proprietà del commendatore Molines. Ma lo stabile denota carenza di spazi per le attività degli assistiti, oltre a dimostrarsi inadeguato alle loro esigenze specifiche.
Non essendo possibile una soluzione del genere, il religioso acquista nel 1892 dal commendatore Molines un nuovo terreno presso la borgata Barriera di Francia, lungo la Strada Reale. Durante lo stesso anno, il Sacerdote Lorenzo Prinotti contatta i Fratelli Giovanni ed Eugenio Vaccarino per la stesura del progetto del nuovo Istituto per Sordomuti; partecipa alla stesura del disegno anche l’ingegnere Fusina, i lavori di scavo delle fondazioni iniziano il 18 luglio 1892.
Il 28 luglio 1892 le tavole definitive di progetto sono consegnate presso il Comune di Torino, il quale emette la Licenza Edilizia il 20 agosto 1892. In occasione di questo avvio dell’intervento, avviene anche la posa del primo mattone per quanto concerne l’istituto.
Il progetto iniziale prevede un edificio a tre piani fuori terra, in seguito aumentati fino a quattro, per un’altezza complessiva di ventuno metri.
Dopo un anno, la costruzione dell’Istituto per Sordomuti si può considerare conclusa: è suddiviso negli ambienti dell’Asilo Infantile, del Convitto, dell’Educatorio e della Scuola per i Sordomuti Poveri.
Il 27 marzo 1893 iniziano i lavori di costruzione della Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe, cappella interna ricavata nella manica dell’Educatorio; un simulacro di altare sostituisce in questa occasione l’altare maggiore, ancora non costruito; la cerimonia di posa della prima pietra è tenuta lo stesso giorno, ed è officiata alle ore 15.00 dall’Arcivescovo di Torino, Monsignore Alessandro Ricciardi di Netro. L’erezione dell’edificio sacro è compiuta entro soli quattro mesi, con l’impiego d centotrenta operai al giorno da parte degli impresari Giuseppe e Carlo Buzzetti.
Il tempio dedicato al ”Patrocinio di San Giuseppe” poggia su una pianta rettangolare a navata unica, con un lato maggiore lungo venti metri ed un lato minore lungo dieci metri e mezzo; sono presenti due cappelle nelle pareti laterali, dedicate alla “Santissime Vergine Addolorata” ed alla “Sacra Famiglia”; sono ricavate cinque piccoli cori per allievi ed allieve dell’Istituto per Sordomuti: due sono presenti al piano terreno, altre tre sono alloggiati presso altrettante tribune rialzate; in una di queste ultime, è stato costruito l’organo da parte di Carlo Pera (artista bergamasco).
L’edificio sacro, nato come cappella interna dell’Istituto, ha in seguito assunto funzioni di assistenza spirituale anche per gli abitanti della zona (sprovvista di templi ad una distanza ragionevole dalle case della borgata).
Il vano occupato dalla navata unica è riservato all’accoglienza dei fedeli, ed è sormontato da un soffitto piano; l’interno del tempio è illuminato da due ordini di finestre nelle pareti laterali (semplici inferiormente, bifore superiormente).
Dall’Estratto da “Istituto per i Sordomuti poveri d’ambo i sessi situato alla Barriera di Francia, Torino. Cenni”, Tipografia Pietro Celanza, Torino 1899, ASCT, “Collezione Simeon”, Serie C, numero 5080.
La benedizione della nuova Chiesa dedicata al Patrocinio di S. Giuseppe
Sabato decorso, 13 novembre 1894, ebbe luogo la benedizione della nuova chiesa alla Barriera di Francia, chiesa dovuta alla operosità del venerando sacerdote Lorenzo Prinotti fondatore dell’Educatorio, della Casa Famiglia e dell’Asilo Infantile pei sordomuti d’ambo i sessi.
Alle ore 15 la chiesa già era gremita di fedeli d’ogni condizione, ed alle 15,20 giunse S. E. Rev. ma Mons. Arcivescovo Alessandro Ricciardi, ricevuto all’ingresso da numeroso clero.
Compiuto il solenne rito della benedizione, Monsignore rivolse breve discorso al pubblico. Egli disse, con quella sua parola facile, chiara, cordialissima sempre, della gioia che provava in quell’istante al vedere una chiesa eretta a pro dei sordomuti, di questi poveri sventurati che si attirano la simpatia di tutti i cuori sensibili; della gioia che sentiva nel sapere che la nuova chiesa era dedicata a San Giuseppe, patrono e modello degli operai, e che sarebbe sempre aperta al pubblico affinché i numerosissimi operai sordi ed udenti abitanti nei dintorni, potessero con comodità compiere i loro doveri religiosi. Conchiuse benedicendo al venerando D. Prinotti, a tutti i sordomuti ed ai fedeli che frequenteranno tale chiesa.
Terminata così la funzione sacra Sua Eccellenza passò, circondato da notabilità del clero e del laicato torinese, in una sala dell’Educatorio delle sordomute. Quivi avvenne una scena commovente.
Un sacerdote, grande amico del D. Prinotti e da oltre tredici anni suo zelante coadiutore nell’educazione morale dei sordomuti, con felice pensiero aveva implorato per la circostanza una benedizione speciale dal S. Padre, (e questa venne concessa col seguente telegramma:
“Santo Padre, lieto inaugurazione chiesa dedicata al Patrocinio di S. Giuseppe, invia speciale benedizione al sacerdote Lorenzo Prinotti e a quanti lo hanno coadiuvato erezione tempio ed opera caritatevole per sordomuti. Card. Rampolla”
S. E. Reverendissima ne diede lettura, ed a quella benedizione del Sommo Pontefice Leone XIII, l’ottimo D. Prinotti fu sì commosso da non poter trattenere le lacrime. Erano lacrime di santa gioia al pensiero che la benedizione del Vicario di Gesù Cristo sarebbe infallantemente augurio felice di maggiore sviluppo dell’Educatorio e della Casa Famiglia, e che per tal modo un numero maggiore di sordomuti avrebbero potuto godere del beneficio d’istruzione e di educazione.
S. E. Rev.ma si degnò in seguito visitare minutamente l’ampio edificio, e parti soddisfatto e commosso, salutato con riverente e filiale affetto dalla folla, che sul viale ne attendeva l’ uscita.
Il giorno dopo ebbero luogo solenni funzioni, a cui accorsero affollati i fedeli, ad onorare Gesù Sacramentato, che per la prima volta veniva esposto nel nuovo tempio all’adorazione dei suoi figli, e ad implorare quelle grazie che Iddio mai rifiuta ai veri suoi devoti.
Ed ora nel chiudere questa breve relazione mi sia lecito un duplice voto:
“Conservi Iddio ad multos annos il venerando Don Prinotti pel bene dei sordomuti, ed i buoni e generosi Torinesi nelle loro elargizioni si ricordino dell’ Educatorio e della Casa Famiglia eretta per quegli sventurati.”
Dalla rivista “Giulio Tarra” del 17 Novembre 1894
N.B. Papa Leone XIII (Gioachino Pecci), eletto il 3 marzo 1878 e morto il 20 luglio 1903, pubblico l’Enciclica “Rerum novarun” sul lavoro e sulla politica sociale. Fu il primo Papa ad essere filmato. Celebrò il 22° Giubileo e la Basilica di S. Pietro fu per la prima volta illuminata elettricamente.
Il progetto della salvezza della Chiesa del Patrocinio di S. Giuseppe
La Chiesa del Patrocinio di S. Giuseppe del Prinotti fu eretta nel 1894, per dare ai sordi una cultura religiosa e divenne ben presto un luogo di ritrovo e di incontro nelle giornate festive, diventando il Santuario dei Sordi piemontesi ed anche di altre regioni, in quanto l’Istituto Prinotti nel corso della sua esistenza istruì più di 4000 sordi provenienti da ogni parte d’Italia.
È doveroso ricordare che la Chiesa del Prinotti, fatta costruire appositamente per i Sordi, come testimonia la scritta in latino attribuita a Gesù, sopra il frontone d’ingresso:
”SURDOS FECIT AUDIRE ET MUTOS LOQUI”
(fece udire i sordi e parlare i muti)
è un vero Santuario per i Sordi, in quanto essa è l’unica in Europa, e forse nel mondo, costruita per i sordi.
Don Lorenzo Prinotti, nato l’11 aprile 1834 e morto fra i suoi figli adottivi sordi del suo Istituto il 12 luglio 1899, ebbe una grande vocazione caritatevole verso i sordomuti poveri e volle fondare non solo l’Istituto ma anche la Chiesa per i sordomuti, i quali, ogni domenica, al termine delle funzioni religiose volevano salutare il buon sacerdote, e gli raccontavano le tristi vicende della loro vita, gli domandavano consiglio, protezione, e Don Prinotti li ascoltava con infinita pazienza, infondeva in essi coraggio e rassegnazione. Creò scuole, laboratori, case di lavoro per ragazzi ed adulti, perché era convinto che i sordi, in mancanza dell’udito, potessero sviluppare notevoli capacità manuali, costruttive ed artistiche basandosi solo sulla vista.
L’Istituto fondato da Don Prinotti fu eretto ad Ente Morale con Decreto firmato dal Re Umberto I con relativo Statuto Organico, in occasione dell’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II, che si trova attualmente all’incrocio tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Galileo Ferraris.
I sordi stessi contribuirono, col passare del tempo, ad abbellire la Chiesa con numerose opere sacre per dimostrare la loro gratitudine al fondatore Don Lorenzo Prinotti, anche dopo la sua morte.
Ingresso della Chiesa
Per me, in qualità di Presidente della Sezione Provinciale ENS di Torino, e per i Volontari del Prinotti è stata una grande soddisfazione che tutti i nostri sforzi per salvare il glorioso, storico e monumentale immobile quale l’Istituto Lorenzo Prinotti dal gravissimo degrado dei tetti e delle terrazze (in alcuni punti crollati, con conseguenti infiltrazioni di acqua piovana nei piani inferiori e nella Chiesa, per cui senza questo loro grandioso intervento, l’Istituto sarebbe stato dichiarato inagibile) sono serviti a far capire alla Giunta Comunale di noi come “un esempio di volontariato e solidarietà con duri sacrifici, anima e corpo senza alcun limite dediti ad una struttura di dimensioni imponenti, che si può dire unico in Italia.”
Dopo la chiusura dell’Istituto Prinotti, avvenuta nel 1989, con il passaggio del patrimonio immobiliare e mobiliare al Comune di Torino, la Giunta Comunale con delibera del 24 aprile 2001, ha assegnato spazi all’interno dell’immobile e la Chiesa a favore della Sezione ENS provinciale di Torino, ponendosi come obbiettivo il ricupero di un immobile “storicamente” destinato alle persone sorde.
Con questa delibera, grazie alla nuova Giunta Comunale, il Comune ora si sente orgoglioso ed onorato di far sapere alla Cittadinanza torinese di aver dato in concessione questa Chiesa alla Comunità dei sordi dando un grande segno di civiltà.
Le passate Giunte Comunali non avevano recepito bene le richieste presentate più volte dai precedenti Consigli della Sezione Provinciale ENS torinese, dopo la chiusura dell’Istituto Prinotti avvenuta nel 1989.
Nel 1997, per ordine del Comune, i 14 quadri della Via Crucis, alcune statue ed il presepio meccanico, costruiti dagli stessi Sordi erano stati dati ad una Comunità di nomadi di religione ortodossa in attesa della costruzione di una cappella a spese del Comune. Invece, dopo l’intervento mio e di Carlo Rossi, e per grande merito di Don Dino Morando, tutto fu conservato e salvato per noi, perché questo materiale fa parte del patrimonio della storia dei Sordi.
Inoltre, sempre nel 1997, il Comune ci aveva fatto sapere, per vie indirette, che ormai la Chiesa avrebbe dovuto essere sconsacrata e quindi cancellata per far posto ad una sede per attività polivalenti, in quanto abbandonata, in seguito alla chiusura dell’ex Istituto Lorenzo Prinotti nel 1989.
La mia reazione: “Avevo chiesto perché noi sordi, che lavoriamo, produciamo e paghiamo le tasse come tutti i cittadini italiani, abbiamo il diritto ad avere la propria Chiesa per poter assistere a tutte le funzioni religiose officiate da preti specializzati, dovremmo privarci di questa Chiesa, che è stata costruita per noi, e che noi non chiediamo soldi, ma solo l’uso di essa, con i restauri conservativi a nostre spese.”
In seguito alla nostra petizione che ha raccolto ben 2000 firme, il nostro Santuario è tornato a noi, con il materiale che ci è stato restituito nel 2002, in condizioni disastrose.
I quadri della Via Crucis, dipinti ad olio di pregio altamente artistico, dopo un lungo e laborioso restauro, sono tornati allo splendore di una volta e si deve ricordare che essi furono eseguiti da alcuni alunni sordi, sotto la guida del Professor Fiorio, che insegnava disegno, pittura e scultura nell’Istituto Prinotti negli anni Trenta e Quaranta.
La Chiesa Prinotti ha una grande importanza nella Storia del Piemonte, per cui il Comune di Torino ha riconosciuto che questa Chiesa deve rimanere intatta con tutto il suo patrimonio interno. Il Comune di Torino, oltre al riconoscimento del valore storico e simbolico della chiesa, ne ha valorizzato, dal punto di vista artistico, anche il patrimonio interno.
In questa Chiesa si sedettero alcuni personaggi della Storia: il Principe Umberto di Savoia, l’ultimo Re d’Italia, andato in esilio, la sua consorte Principessa Maria José, la Principessa Adelaide di Savoia, il Cardinale Maurilio Fossati, per presenziare alle S. Messe della S. Pasqua e del Natale del Sordo.
Il Cardinale Maurilio Fossati, che ha lasciato in molti di noi, ex alunni del Prinotti, ricordi indimenticabili della sua presenza più volte dimostrata in molte ricorrenze di ogni nostro anno scolastico, è l’unico Cardinale che è stato sempre vicino a noi per oltre 40 anni, come la 1^ Comunione, la Cresima, i Saggi di fine anno scolastico, le Feste di Natale, di Pasqua e di Carnevale, ed in altre Feste importanti. Non dimenticherò mai i suoi sorrisi elargiti verso di noi e i suoi discorsi rivolti a noi e alle nostre famiglie. Non dimenticherò mai la sua presenza e la sua Benedizione in occasione delle celebrazioni dell’80° anniversario della Fondazione dell’Istituto Lorenzo Prinotti, nel 1961.
La Chiesa Prinotti è un luogo che da sempre è stato per l’intera comunità di sordomuti piemontesi un punto di riferimento non solo spirituale ma anche di aggregazione.
Non dimenticherò mai i miei cari amici: l’allora Assessore ai Servizi Sociali del Comune Stefano Lepri (ora Consigliere della Regione Piemonte e Presidente Gruppo Regionale La Margherita) e l’Ingegner Giovanni Berra, i quali sono stati i primi ad ascoltarci, circa le nostre battaglie per la Causa del Prinotti, iniziata nel 1997.
Nella Chiesa è esposto un quadro ad olio, nel quale è rappresentato San Francesco di Sales, che con gesti e con gli occhi rivolti verso il Sordo, Martino, indica l’altare.
Questo quadro è stato eseguito dal Prof. Fiorio, insegnante di pittura, di disegno, di scultura del Prinotti, circa 80 anni fa, nell’interno della Chiesa Prinotti, per dare maggiore importanza e significato a S. Francesco di Sales come Protettore dei Sordi. Infatti nel quadro si è voluto mettere in risalto la comunicazione a segni tra S. Francesco di Sales e Martino, con l’intento di dargli l’istruzione religiosa.
Alcuni sordi contemplano con molta attenzione questo quadro, scoprendo molti particolari che sfuggono inizialmente.
San Francesco di Sales, entrando in Chiesa per predicare la quaresima del 1605, fu conquistato dallo sguardo umile di un sordomuto povero, di nome Martino, solo e analfabeta. Lo prese con sé e cominciò ad istruirlo con i gesti. Lo accolse a casa sua per tutta la vita. La morte di S. Francesco, a soli 56 anni, fece soffrire molto Martino, il quale, morì dopo pochi giorni di dolore.
Il progetto di salvezza della Chiesa è divenuto oggi realtà, ha toccato il cuore di tutti noi.
Il nostro lavoro ed il nostro impegno ha fatto si che da stabile destinato al dimenticatoio, ritornasse ad essere punto di incontro e di riferimento per i sordi come il fondatore Don Lorenzo Prinotti, nel 1881, ha voluto che fosse.
Una realtà tanto voluta, come ampiamente dimostrata dal lavoro volontario di molti sordi muratori, fabbri ferraio, carpentieri in ferro, elettricisti, falegnami, idraulici, lattonieri, piastrellisti, tecnici, vetrai, decoratori e artisti, sotto la mia guida.
I lavori più importanti realizzati sono i seguenti:
• I lavori di rifacimento delle terrazze poste all’ultimo piano e sovrastanti una parte della Chiesa, onde eliminare totalmente le infiltrazioni di acqua piovana che hanno provocato enormi danni sia nei locali del 2° piano sia sui soffitti della Chiesa, già gravemente compromessi. Durante lo smantellamento dei pavimenti delle terrazze di ben 500 metri quadrati, al 3° piano, sono stati rimossi ben tre strati di pavimenti, che nel corso di 100 anni, sono stati sovrapposti l’uno sull’altro, senza eliminarli ogni volta con conseguente indebolimento delle strutture, per il maggior peso, per cui le solette hanno dovuto essere rinforzate con gittate continue di fibro-cemento, e naturalmente isolate con guaine e coperte di nuove piastrelle.
• I lavori di revisione dei tetti del Palazzo Prinotti dal lato del cortile. Posa di nuove grondaie.
• I lavori di rifacimento di impianti elettrici a norma di legge.
• I lavori per il rifacimento totale dei tetti della Chiesa.
• I lavori all’interno della Chiesa per la tinteggiatura dei soffitti interni e delle pareti con colori identici a quelli originali d’epoca.
• I lavori di stuccatura, con rifacimenti dei rilievi, e tinteggiatura delle facciate della Chiesa con i colori in conformità alle tabelle che ci sono state date dall’Architetto del Comune Lina Munari, secondo le disposizioni della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali.
• I lavori per il rifacimento totale del tetto del campanile.
La Chiesa è tornata completamente nuova.
Le S. Messe festive per i Sordi vengono celebrate sempre tutte le domeniche e nei giorni festivi presso la Chiesa del Prinotti, in Corso Francia 73, alle ore 11, con grande interesse dei sordi, che vi partecipano sempre più numerosi, perché possono comprendere bene le funzioni religiose grazie alle spiegazioni nella lingua dei segni del Padre Antonio Loreti, di Don Emanuele Lampugnani e di altri preti del Cottolengo. Ringraziamo Don Emanuele Lampugnani, che viene regolarmente tutte le domeniche, il Vice Padre Generale del Cottolengo Don Roberto Provera, Don Paolo, Don Andrea, Don Peter, Don Giuliano, Don Antonio, tutti del Cottolengo, per la loro preziosa disponibilità alla celebrazione delle S. Messe. Ringraziamo il Superiore Generale del Cottolengo, per aver fatto in modo che ci siano più sacerdoti che si alternino in caso di impedimento dell’uno o dell’altro, per garantire la continuità della S. Messa per i Sordi. Ringraziamo anche il Cav. Anna Maria Querini per il suo servizio d’interpretariato offerto a titolo gratuito durante le S. Messe più importanti come la S. Messa di mezzanotte della Vigilia di Natale, S. Pasqua, ecc.
Ringraziamo anche i responsabili rag.ri Lorenzo Banchero e PierLuigi Sbarsi per la pulizia settimanale della Chiesa, che è sempre in perfetto ordine e tirata a lucido come uno specchio!
Grazie ai volontari, che, con duri sacrifici, sudore, anima e corpo senza alcun limite, hanno dedicato il loro tempo disponibile, a titolo completamente gratuito al restauro di questa struttura, ripercorrendo lo stesso cammino dei volontari di 100 anni fa, che volevano dimostrare la loro gratitudine al fondatore Don Lorenzo Prinotti, anche dopo la sua morte, con la loro prestazione di mano d’opera nell’abbellimento della Chiesa.
Grazie anche ai Benefattori, il cui amore dei sordi e degli udenti verso la Chiesa e l’ex Istituto Lorenzo Prinotti è dimostrato anche dalle numerose offerte pecuniarie, tutte importanti perché fatte col cuore.
Tutto questo allo scopo principale di dare un senso a tutti i nostri sacrifici e lotte per salvare la Chiesa del Prinotti e il Palazzo dall’abbandono e degrado ambientale.
Con grande gioia e dignità, la Comunità dei Sordi Piemontesi e Valdostani ha riacquistato il diritto a riavere la propria Chiesa, in totale degrado e in rovina, felice di affrontare sacrifici economici, pur di sapere di avere e gestire il proprio Santuario ritornato ai bei tempi, e certo il benefattore Don Lorenzo Prinotti, fondatore dell’omonimo Istituto, dal Cielo, sarà molto felice di vedere la sua Chiesa con la riapertura delle porte alla Comunità dei sordi.
Evento storico e straordinario!
Sabato, 28 gennaio 2006, grazie alla perfetta organizzazione del C.O.L (Comitato organizzatore locale), la manifestazione dell’inaugurazione della Chiesa Prinotti e dei locali della Sede ENS nell’ex Istituto Prinotti, ha riscosso grandissimo successo, nonostante la neve, che ha causato gravi disagi al traffico stradale, ai mezzi di trasporto pubblici, ferroviari ed aerei, al punto di impedire a molti la partecipazione a questo evento straordinario.
Alle ore 16,30 il Reverendissimo Cardinale Severino Poletto ha varcato l’ingresso della Chiesa, accompagnato dai Padre Francesco, Padre Antonio Loreti, da Don Dino Morandi e da Don Emanuele Lampugnani. Il Presidente Chiapparo ha rivolto il benvenuto al Cardinale, con gli ossequi della Comunità dei Sordi ed esprimendogli profondi ringraziamenti per la Santa Benedizione della Chiesa restaurata, un evento storico ed indimenticabile dopo quello della costruzione della Chiesa nel 1894.
Sono presenti le Suore del Prinotti: Suor Ildegarde Garberi, ultima Direttrice, Suora Maria Giuseppina Viola (Superiora del Monastero Suore della Carità di Borgaro To), Suora Nazarena, Suora Maria Gioacchina Pesce, Suora Maria Celestina Ceriani e Suora Paola Sozzi. Presenti Suor Emilia Melesso e Suor Alessandra Ricardi Superiora della Casa di Maria di Grugliasco.
Presenti il Consigliere Regionale dr. Stefano Lepri, il suo segretario dr. M. Campobenedetto, l’Assessore Regionale dr.ssa Pentenero, in rappresentanza del Presidente della Regione Piemonte dr.ssa Bresso, l’Assessore Comunale dott. Marco Borgione, in rappresentanza del Sindaco dr. Chiamparino, l’ing. Giovanni Berra, Dirigente del Comune, il Consigliere Comunale Avv. Giuseppe Sbriglio in rappresentanza dell’Assessore al Patrimonio dr. Peveraro, l’Avv. Patrizia Polliotto in rappresentanza della Compagnia di S. Paolo, il dott . Giovanni Battista Pietragalla, medico legale e Direttore ASL n. 2, la Preside dell’Istituto Magarotto di Torino Dr.ssa Carla Porcellana, il Consigliere Nazionale ENS cav. Franco Pedrali, che ha portato i saluti e gli auguri del Presidente Nazionale ENS comm. Ida Collu, il Presidente cav. Giovanni Gamba e Vice Presidente Franco Marino del Consiglio ENS Regionale Piemonte, il Consiglio Provinciale dell’ENS di Torino al competo, il Presidente del Consiglio Regionale ENS Liguria Ezio Lubrano, il Presidente ENS Provinciale di Cuneo Giovanni Castucci, il Presidente del Collegio dei Probiviri della Sede Centrale ENS cav. Francesco Piccigallo, e molti Dirigenti sordi di Pisa, Roma, Salerno, Palermo e di altre città, nonostante il maltempo. Avrebbero dovuto intervenire un gruppo di 15 Dirigenti da Milano, altri da Novara, da Aosta, da Asti, da Vercelli, da Varese, che si erano prenotati per il pranzo e il Superiore Generale della Piccola Missione per Sordomuti Padre Savino Castiglione, ma il loro treno era stato bloccato dalla neve, che già dal giorno precedente cadeva copiosamente. Presenti i Volontari, i Benefattori, i Rappresentanti di tutte le Associazioni dei Sordi torinesi con i loro Vessilli.
La S. Messa officiata dal Cardinale Severino Poletto, alla presenza di 5 interpreti LIS, è stata seguita con commozione dai presenti nella Chiesa e da centinaia di sordi nella Palestra, in cui era stato installato un maxi schermo collegato con telecamere all’interno della Chiesa.
Il Cardinale Poletto ha affermato che la Voce del Signore è arrivata ai Sordi grazie agli interpreti e ai sacerdoti specializzati nella lingua dei segni, ed ha espresso vivo compiacimento per i lavori di restauro della chiesa dai Volontari, riportando la chiesa dei Sordi allo splendore di 100 anni fa. Citando la frase latina attribuita a Gesù, sul frontone d’ingresso della chiesa: “SURDOS FECIT AUDIRE ET MUTOS LOQUI” (fece udire i sordi e parlare i muti) ha commentato il racconto della guarigione del Sordomuto, evidenziando l’amore nel dargli l’udito e la capacità di parlare.
Al termine della S. Messa, tre bambini sordi hanno portato un dono da parte del COL al Cardinale consistente in un quadro raffigurante S. Francesco di Sales, eseguito dall’artista Carlo Rossi, copia dell’originale presente nella Chiesa del Prinotti, in cui è rappresentata la scena di S. Francesco di Sales, che con gesti e con gli occhi rivolti verso il ragazzo sordo, Martino, indica l’altare. Il quadro fu eseguito dal Prof. Fiorio, insegnante di pittura, di disegno, di scultura del Prinotti, circa 80 anni fa, nell’interno della Chiesa Prinotti, per dare maggiore importanza e significato a S. Francesco di Sales come Protettore dei Sordi, con l’intento di mettere in risalto la comunicazione a segni tra S. Francesco di Sales e Martino, per dargli l’istruzione religiosa. Questo dono ha commosso il Cardinale, che ha benedetto i bambini e tutti i presenti.
Si è soffermato con la sordocieca cav. Piera Avogadro, con le Suore e con le Autorità.
Il Cardinale si è poi recato nella Palestra per benedire le centinaia di sordi, che l’hanno applaudito calorosamente. Il Cardinale ha espresso meraviglia per la presenza di tanti sordi. Sono seguiti i discorsi del Presidente ENS e delle Autorità. E’ seguita la visita alla Mostra Fotografica storica ed ai locali dell’ENS siti al 2° e al 3° Piano.
L’evento ha lasciato un meraviglioso ed incancellabile ricordo in tutti i presenti.
Alfonso Chiapparo
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