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Riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi

Riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi. Partecipazione Fand-audizione Camera e Senato

Il 17 e il 18 maggio rappresentanti della FAND hanno partecipato alle audizioni che le Commissioni lavoro della Camera e del Senato hanno programmato sullo Schema di decreto legislativo recante il riordino della normativa vigente in materia di congedi, aspettative e permessi.

In tale sede è stato fatto presente che il decreto non risponde che parzialmente, e non sotto i profili di maggiore rilevanza, ai principi stabiliti nella legge delega (art. 23 della legge 4 novembre 2010, nr. 183) che, fra l’altro, comprendono il coordinamento formale e sostanziale del testo delle disposizioni vigenti in materia, il riordino delle tipologie di permessi, la razionalizzazione e la semplificazione dei criteri e delle modalità per la fruizione dei congedi, delle aspettative e dei permessi.

L’atto in esame, invece, si limita ad un semplice coordinamento della normativa vigente in tema di permessi e congedi con le novità introdotte dall’art. 24 della medesima legge 183/2010 e, a tale proposito, la FAND ha espresso l’auspicio che venga al più presto varato un vero testo unico della normativa di settore, che valga a risolvere una volta per tutte le notevoli discrasie interpretative che si sono dovute registrare nel recente passato in merito ai beneficiari e ai criteri di erogazione di tali benefici, sia alle persone disabili che ai loro familiari.

Ribadito che l’unico interesse di tutte le Associazioni federate è il benessere dei propri rappresentati e confermata la piena disponibilità rispetto a qualsiasi misura che vada a colpire e reprimere il fenomeno dei falsi invalidi, nel corso dell’audizione, oltre a rilievi tecnici di minore interesse, è stato anche fatto presente che potrebbe prospettarsi un eccesso di delega nell’art. 4 del decreto, laddove la condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno viene estesa anche al caso del congedo biennale di cui all’art. 4 della legge n. 53 del 2000.

Pertanto, è stata richiesta l’eliminazione di tale norma, sulla base della ratio della medesima legge che, introducendo tale agevolazione, non ha mai preso in considerazione un simile criterio restrittivo.


Lavoro: Schirru, soddisfazione per ok a nostre proposte su permessi per assistenza disabili

“Abbiamo espresso parere favorevole alla Camera in merito al riordino dell’attuale normativa in materia di permessi, congedi e aspettative perché sono state accolte ben 19 raccomandazioni proposte dal gruppo Pd, grazie anche all’apporto dei sindacati, tutte orientate a dare concretezza ai diritti dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda il tema dell’assistenza ai disabili.”
lo ha dichiarato Amalia Schirru, componente Pd della commissione Lavoro della Camera.

“Il nostro apporto – prosegue Schirru – ha consentito di far fare anche alla maggioranza e al governo un passo avanti su un tema tuttora al centro di tanti pregiudizi e barriere. Ci auguriamo che il provvedimento che sarà adottato dal Consiglio dei Ministri comprenda adesso tutte le misure proposte per migliorare la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici che ricorrono ai permessi e ai congedi, permettendo una migliore conciliazione dei tempi di cura e di lavoro.”

“E’ necessario chiudere definitivamente con la caccia alle streghe dei lavoratori assenti per prestare assistenza ai portatori di handicap, spesso al centro di campagne mediatiche o propagandistiche che determinano conflittualità nel mondo del lavoro. E’ anche in questa direzione che abbiamo proposto – conclude Schirru – al fine di combattere ogni forma di abusivismo, la possibilità di scegliere la persona che deve prestare assistenza.”

Roma, 25 maggio 2011
Amalia Schirru


Permessi e congedi: approvato lo schema di Decreto

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 7 aprile scorso, su proposta dei Ministri del Lavoro (Sacconi) e della Pubblica Amministrazione (Brunetta), ha approvato lo schema di Decreto Legislativo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi.
Va subito detto che questo schema non è ancora norma e che l’iter passa ora per l’acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari di Camera e Senato e di quello della Conferenza Stato-Regioni, per poi tornare in Consiglio dei Ministri ed essere sottoposto a deliberazione definitiva. Potrebbero essere necessari diversi mesi, anche se difficilmente il testo subirà modificazioni eclatanti.
La delega al Governo è stata fissata all’articolo 23 della Legge 183/2010, la stessa norma che, all’articolo successivo, ha già modificato la precedente disciplina in materia di permessi ai lavoratori che assistono familiari con grave disabilità (art. 33 della Legge 104/1992).
Con il nuovo Decreto, il Governo tenta di disciplinare in modo più stringente la concessione dei permessi (tre giorni al mese) e dei congedi biennali retribuiti, oltre ad intervenire sui congedi di maternità, congedi per terapie per gli invalidi e sulle aspettative per i dottorati di ricerca.
Alcuni passaggi rappresentano dei chiarimenti applicativi, in alcuni casi già presenti nella prassi amministrativa, altri passaggi tendono a contenere abusi, altri ancora restringono la platea di alcune forme di agevolazione lavorativa.
Le novità più rilevanti ed incisive riguardano la concessione dei congedi biennali retribuiti.

Nel nostro sito HandyLex.org  – www.handylex.org – pubblichiamo un’analisi dello schema di Decreto oltre al testo dello stesso

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