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M.i.s. Sorda 2011: Alessia Petrongari. Per la prima volta nella storia dei sordi.

Alessia Petrongari si aggiudica prima edizione di M.i.s. sorda

“Sono davvero contenta della riuscita di questa manifestazione dimostrazione che in questo ultimo anno, abbiamo tutti lavorato, sordi ed udenti, per il buon esito di questo evento.

Dimostrazione del fatto – aggiunge – che con il cuore e la passione, si supera ogni difficoltà ed ogni barriera”. Alla Tronco hanno fatto eco, la madrina Pamela Prati e la presentatrice Sara Maestri, entrambe amiche personali della famiglia Tronco, che congiuntamente hanno evidenziato il “notevole successo di M.I.S. Sorda, dove il lite motiv sono state le enormi emozioni e il cuore messo in “passarella” da tutte le miss, oltre ogni senso”. Ma la serata è stata anche costellata da momenti di luci, colori e musiche, richiamando ben quattro momenti affiancati a quattro temi: la “Luce” intesa come la speranza, la voglia di uscire dal buio, di dare colore alla propria vita per renderla migliore, il “Sogno” quello che sicuramente ognuna delle aspiranti miss avrà vissuto e realizzato la sera della finale, la “Passione” intesa come la forza che ogni giorno ragazze sorde mettono nell’affrontare la vita quotidiana e le avversità che incontrano lungo il proprio cammino, l'”Amore” non per forza tra individui, ma anche amore per la vita. Ognuno di questi temi è stato affrontato con dei testi rigorosamente proiettati sugli schermi presenti in sala seguiti da balli coreografati del “Centro Sammaritano Danza” diretto dalla maestra Daniela Rettore e da momenti dedicati alla moda, sul tema luce si è sfilato in costume da bagno, su sogno in abiti da giorno, passione abiti da sera e amore abiti da sposa.
Inoltre non poteva mancare nella finalissima l’omaggio delle venti Miss ai 150 dell’unità d’Italia, dove ognuna di esse ha sfilato con indossando body che hanno richiamato i colori del Tricolore.

L’intero spettacolo è stato interpretato con la lingua LIS, anche grazie al proficuo aiuto di interpreti come Federica Comandè ed altri facenti parte dell’Ens Caserta e Campania. I momenti musicali, invece sono affidati al cantante Daniele Stefani che ha interpretato due canzoni accompagnato da un coro Lis e in una “Niente di speciale” ha duettato con l’attrice Sara Maestri, mente il momento comico è stato affidato al duo Diversamente Comici provenienti direttamente dalla trasmissione tv Zelig, infine gli Ondanueve quartetto d’archi tra i più valorosi nel panorama della musica italiana protagonisti anche di numerose colonne sonore per il cinema. L’intera serata è stata diretta grazie al contributo della direzione artistica affidata a Pasquale Esposito, che ha curato ogni minimo dettaglio, offrendo al pubblico presente, (circa mille persone tra sordi ed utenti), un spettacolo unico nel suo genere. La serata è stata molto gradita e ha toccato il cuore di tutti i presenti. Tra questi, significative le partecipazioni di esponenti delle Istituzioni, che hanno patrocinato l’evento, come il Sindaco della Città di Caserta, Pio De Gaudio, l’assessore alle politiche sociali della Provincia di Caserta Rosa Di Maio e il Presidente della I^ Commissione Regione Campania, l’on. Angelo Polverino che portato il saluto del Presidente della Regione Campania, on. Stefano Caldoro. A questi si sono aggiunti, con presenza strettamente di natura personale, il Presidente della Provincia di Napoli on. Luigi Cesaro e la consigliera di Parità di Caserta Francesca Sapone e altri ospiti di eccezione, come la Miss Deaf World 2011 Ilaria Galbusera, Elisabetta Viaggi (Miss Modella 1985), l’editore televisivo Livio Varriale, i presidenti provinciali e regionali dell’Ens Gioacchino Lepore e Camillo Galluccio, per Vlog Sordi Lorenzo Laudo, il Dj Ciro Guerriero, il compositore Ferdinando Ravazzolo. La serata tutta è stata ripresa da network televisivi nazionali come l’Agenzia Video Giornalistica Video Comunicazioni e Julie Italia.

Fonte: casertamews.it

INFO:

Visualizza il sito M.I.S. Sorda


C’è Miss e Mis: eletta a Caserta la prima reginetta sorda d’Italia
L’ideatrice Anny Tronco e la dizione “Miss Italia” negata: io delusa, una miss sorda non danneggia Miss Italia

CASERTA – È stata incoronata a San Leucio, al Belvedere voluto da Ferdinando IV di Borbone per la sua Real Colonia Settecentesca, Alessia Petrongari, la prima Miss Sorda italiana. E una novità, almeno per l’Italia, è stato il concorso che ha portato all’elezione della reginetta sorda del Belpaese nel vespaio di polemiche alzatosi alla vigilia della finale per l’attribuzione del titolo «Miss Italia Sorda». La dizione completa avrebbe potuto creare confusione con il tradizionale titolo di «Miss Italia» secondo Patrizia Mirigliani, patron della kermesse di Montecatini Terme che era riuscita ad ottenere, con sentenza del Tribunale di Roma, una modifica nel titolo della manifestazione riservata alle ragazze non udenti.

MISS CON UNA «S» IN MENO – Al posto di «Miss Italia Sorda», dunque, l’acronimo M.i.s., con una «s» in meno per non ingenerare confusione tra i due concorsi di bellezza. Un distinguo non da poco per Anny Tronco, battagliera ideatrice casertana del concorso riservato alle ragazze sorde: «Rispetto la patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani, ma non comprendo la polemica che c’è stata negli scorsi mesi. Si tratta di una polemica – continua la Tronco – che non ha motivo di esistere soprattutto se pensiamo al valore che l’elezione della miss sorda può avere contribuendo ad abbattere le barriere sociali che ancora oggi penalizzano chi si trova in determinate condizioni fisiche. L’elezione della miss sorda non va certo contro quella della miss udente. Si tratta piuttosto di realtà distinte che possono convivere».

LA TRADUZIONE SIMULTANEA DAL LIS – Come ogni concorso nazional-popolare che si rispetti, dunque, anche l’elezione della miss sorda ha avuto il suo strascico di controversie. Immancabili emozioni e qualche lacrima di felicità tra le aspiranti miss e il folto pubblico presente alla finale, con qualcosa in più se possibile nella traduzione simultanea tra il Lis, linguaggio dei segni, e la lingua comune. «Mi auguro che questo concorso – conclude Anny Tronco – possa dare concrete opportunità alle ragazze che vi hanno partecipato, in particolare a quelle che vorrebbero emergere nel mondo dello spettacolo, dove sino ad oggi non sono state date grandi chance alle ragazze sorde. E voglio condividere con loro l’emozione che mi ha dato questa esperienza, la dimostrazione di quanto sia importante impegnarsi per realizzare i propri sogni».

Carlo Desgro jr Fonte: corriere.it
26 settembre 2011

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