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Padre Luigi Desio. Una vita dedicata ai Sordi
Addio all’apostolo dei sordi. A quasi novant’anni di età è morto a Genova padre Luigi Desio, sacerdote pavoniano e apostolo dei sordi bresciani, da lui amati e seguiti per 45 anni nel Pio Istituto «Pavoni» di via Castellini.
Nato a Monza il 5 settembre 1921, padre Luigi era diventato sacerdote pavoniano il 16 marzo 1946. Da allora si dedicò all’educazione dei ragazzi sordi in via Castellini. E proprio in quell’anno la Congregazione assunse di nuovo la gestione completa dell’opera: come scuola, come convitto e come formazione professionale. L’istituto porta il nome del beato Lodovico Pavoni, perché nel 1841 accolse nel suo istituto di San Barnaba anche i sordomuti e offrì loro una educazione simile a quella dei ragazzi orfani e poveri che aveva già accolto fin dal 1821 per poi avviarli al lavoro.
PADRE LUIGI DESIO collaborò nei primi anni di sacerdozio con padre Faustino Moretti, grande apostolo dei sordi, e, dopo la morte prematura, gli successe nella direzione dell’Istituto, che mantenne fino al 1974. Dopo dieci anni trascorsi nella parrocchia pavoniana di san Barnaba in Roma, tornò a Brescia e si dedicò per altri 17 anni (dal 1984 al 2001) alla formazione dei sordi in sinergia con l’Associazione dei genitori, secondo le nuove esigenze e le nuove impostazioni educative. Per il suo impegno fu insignito del premio Bulloni.
A 80 anni si ritirò nella casa di riposo della congregazione “Figli di Maria”, dove si è spento giovedì 28 luglio 2011. Il funerale si é tenuto sabato 30 luglio alle 10.30 a Monza, la città natale, nella chiesa della Santissima Trinità del’Istituto Pavoniano.
Fonte: Bresciaoggi.it
Padre Luigi Desio: una vita dedicata ai Sordi
Nella provincia di Brescia non si può parlare della sordità senza assistere ad un continuo intreccio tra l’educazione e l’istruzione dei sordi da una parte e gli uomini che hanno lavorato con spirito di servizio, carità ed altruismo presso il Pio Istituto Pavoni, dall’altra. In questa importantissima istituzione hanno prestato la propria opera diverse personalità, alcune già Beate, altre lo diventeranno. Oltre al fondatore, Ven. Lodovico Pavoni, ricordiamo Don Antonio Renoldi, Don Arcadio Fioriti, Padre Faustino Moretti e ultimo ma non meno importante, padre Luigi Desio.
Padre Luigi Desio nasce a Monza il 5 Settembre 1921. Entra in seminario a 12 anni, consegue l’abilitazione all’insegnamento dei sordi presso la scuola “G. Cardano”, nel 1939 dopo i voti temporanei, e ancora studente decide di rimanere nella congregazione dei Pavoniani. Nel 1942 professa i voti perpetui e il 16 Ottobre 1946 viene ordinato sacerdote nella congregazione Pavoniana dei Figli di Maria Immacolata (F.M.I.).
Da quell’anno si avvia la sua meravigliosa esperienza accanto ai sordi: inizia ad insegnare presso la scuola del Pio Istituto Pavoni. Nel 1954, dopo la morte di Padre Faustino Moretti, Padre Luigi Desio diventa direttore del Pio Istituto Pavoni, incarico che ricopre ininterrottamente fino al 1972.
In questi 18 anni l’Istituto continua con slancio ad assicurare ad ogni sordo la possibilità di frequentare la scuola e di imparare un mestiere che gli dia la dignità di un lavoro. Sono anni difficili, ma la fede e la volontà di Padre Luigi Desio consentono di superare tutti gli ostacoli e le file degli studenti che chiedono di iscriversi al Pio Istituto Pavoni aumentano di anno in anno.
In quegli anni, grazie al sostegno di benefattori e a una sana amministrazione, la scuola si apre sempre più ad una didattica moderna. Lasciato l’incarico di Direttore, Padre Luigi Desio trascorre un breve periodo nella parrocchia di S. Maria Immacolata a Brescia e, successivamente, nel 1974 viene trasferito a Roma prima come Direttore della residenza “Ancora”, poi, nel 1979 nella parrocchia di Santa Barnaba come addetto alla parrocchia, amministratore e insegnante specializzato per sordi.
Alcuni a lui vicino riferiscono che durante gli anni trascorsi a Roma Padre Luigi abbia continuato ad andare con la mente e il cuore ai sordi lasciati a Brescia. Con l’introduzione della legge 517 del 1977 che apre le classi della scuola normale ai sordi, si esaurisce la frequenza alla scuola Speciale gestita dal Pio Istituto Pavoni. La scuola viene chiusa. Seguono anni bui per il Pio Istituto Pavoni: gli amministratori sono incapaci di mettere in campo nuove iniziative a favore dei sordi, si accontentano di amministrare, in qualche modo, il patrimonio, dimenticando le finalità statutarie a cui sono chiamati.
Nel 1984 Padre Luigi Desio viene richiamato a Brescia nell’opera Pavoniana come addetto alle attività pastorali e come assistente spirituale dei sordi bresciani. Padre Luigi Desio comprende che la mancanza di iniziative del Pio Istituto Pavoni a favore dei sordi può portare alla sua stessa estinzione ed inizia un’opera di coinvolgimento tramite l’E.N.S. e convince un gruppo di genitori con figlio sordo a costituire l’associazione dei genitori dei sordi. In questo modo, i due enti si rendono conto di quanto il Pio Istituto Pavoni possa ancora fare a favore dei sordi.
Grazie al suo aiuto, alla sua lungimiranza, alla sua instancabile fede e soprattutto come lui ripeteva spesso “grazie al Signore che ascolta le nostre preghiere”, il Pio Istituto Pavoni scampa il pericolo di essere inserito tra gli enti da sopprimere e gradualmente, ma in modo esponenziale, riprende le attività mettendo in campo nuove iniziative. Ora, presso la fondazione del Pio Istituto Pavoni vi è un centro che supporta i genitori nell’accettare il figlio sordo, aiuta il sordo dai primi anni di vita e lo affianca sia nella crescita che nel percorso scolastico fino all’università.
A questo proposito, come conclusione di un suo scritto che risale al 50° anno di vita sacerdotale, si legge: “Oggi vedo con soddisfazione crescere la schiera dei nostri ragazzi che conquistano la maturità. Un mese fa mi vidi venire incontro una delle nostre matricole universitarie con una luce di trionfo negli occhi per aver superato la prova di ammissione per l’ingresso all’università. Mi sento ormai tanto lontano dalla scuola e dagli educatori di oggi, da non poter far altro che ammirarli e ringraziarli”.
Dal 1996 al 2002 ha svolto la sua attività di aiuto ai sordi nella Parrocchia di S. Maria Immacolata, nell’Istituto d’Arte Caravaggio e nell’Opera Pavoniana.
Dal 19 febbraio 2002 è stato trasferito nella Comunità Pavoniana di Susà di Pergine.
Dal 20 settembre 2007, risiede nell’Opera SS. Vergine di Pompei, Istituto Fassicomo a Genova.
In un altro suo scritto autobiografico che Padre Desio ha dedicato alle suore Dorotee di Cemmo, presso le quali ha prestato la sua opera per tanti anni, manifesta la sua commozione, mentre riflette sulla sua consacrazione a Dio.
Ripercorre tutte le fasi della sua vita dall’asilo alla maturità descrivendo con affetto le persone che con amore l’hanno guidato a raggiungere il sacerdozio. (Vedi PDF allegato).
Da qualche anno Padre Desio vive lontano da noi, amorevolmente assistito dalla Comunità Pavoniana. Un gruppo di “vecchi” genitori che grazie a lui avevano costituito l’associazione dei genitori dei sordi lo ha incontrato il 14 dicembre 2010 a Genova, in occasione del 25° della fondazione dell’Associazione dei Genitori dei Sordi Bresciani e lo ha salutato con tanto affetto e riconoscenza per aver seguito, indirizzato e amato i propri figli come meglio non avrebbe potuto.
È Padre Luigi Desio che ha dato voce a chi non può parlare, suoni a chi non può sentire, ha dato lavoro e dignità a tante persone prive dell’udito. E’ lui che ha dato speranze. E’ lui che ha ridato la gioia di vivere a chi era immerso in un mondo senza rumori.
Opuscoli e fascicoli che ci ha lasciato:
• Il Pio Istituto Pavoni
• Oltre la speranza
• Una proposta contro se stessa
• Una vita per conquistarsi le ali
• Sale e pepe
• Il diavolo in convento
• Molti verbali e osservazioni sulle riunioni di tanti anni di lavoro.
Fonte: piopavoni.it
- Scarica il racconto UNA vita per conquistarsi le ali di Padre Luigi Desio.
- Scarica la segnalazione al Sindaco di Brescia per l’assegnazione del Premio Bulloni 1999 a Padre Luigi Desio.
- Scarica l’articolo relativo al riconoscimento del Premio Bulloni 1999 conferito a Padre Luigi Desio.