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Antonio Viviani pittore sordo manierista italiano
Antonio Viviani pittore sordo «manierista» italiano .
Nato a Urbino nel 1560 e deceduto intorno al 1620, Antonio Viviani è documentato come artista a partire dal 1581, e la sua biografia lo ricorda come Il Sordo, pare a causa della menomazione contratta sul lavoro, stando per lunghi periodi a contatto con l’umidità dei muri affrescati.
Viviani si inserisce nella corrente tardo-manierista sotto l’influsso dell’urbinate Federico Barocci. In Urbino in questo primo periodo, “Il Sordo” collabora col maestro alla realizzazione dell’Oratorio della Santissima Annunziata, mentre, dopo il 1585 è attivo a Roma, dove si trovano i suoi affreschi alla Biblioteca Apostolica Vaticana e alla Scala Santa. Dipinse anche le volte di alcune sale del Palazzo Barberini, ma questi affreschi furono parzialmente distrutti da un incendio a fine ‘700 e furono coperte da tele di Lorenzo Pecheux.
Il periodo capitolino, molto prolifico, consiste anche in numerose tele realizzate in diverse chiese romane.Successivamente, tra il 1596 e il 1598, Viviani ha lavorato a Genova, mentre, mella sua città natale, Il Sordo ha realizzato molte opere, tra le quali si ricordano particolarmente: le Cappelle della Concezione e del Santissimo Sacramento nella Cattedrale.
Numerosi suoi affreschi e tele sono disseminati per tutto il Ducato di Urbino. A Fano, tra il 1618 e il 1620, vennero eseguiti gli affreschi della chiesa di San Pietro in Valle. Le sue opere su tela che decoravano questa chiesa sono ora conservate presso la Pinacoteca civica di Fano.
Notevoli sono pure le tele presenti nelle chiese di Cagli, Cantiano e Pergola.
Recentemente è stata attribuita a Antonio Taviani un’opera su tela, L’annunciazione, ritrovata e restaurata nella chiesa parrocchiale di Castelleone di Suasa (AN).