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Aurelio Nicolodi. Fondatore delle iniziative a favore dei Ciechi
Aurelio Nicolodi. Fondatore delle iniziative a favore dei Ciechi
«L’Educazione dei Sordi è fra tutte le opere assistenziali quella in cui maggiormente rifulgono le virtù cristianamente: pazienza, perseveranza e fede. L’amore per il nostro prossimo più diseredato vince le ingiuste della sorte e trionfa su menomazioni ritenute irrimediabili. Il sordomuto parla, intende, impara, lavora e rientra nella sfera delle attività comuni perché non vi sono barriere per la volontà che crede e si dona.»
Da Gr. Uff. Aurelio Nicolodi, 1935.
Nota storica: Antonio Magarotto, come direttore della “scuola d’arte grafica dei Sordomuti di Padova”, ebbe un incontro con Prof. Aurelio Nicolodi in occasione del primo convegno nazionale dei direttori degli istituti per ciechi e per sordi a Firenze nel 1939 (i gg.16-17 dicembre).
Chi era?
Aurelio Nicolodi (Trento, 1º aprile 1894 – Firenze, 27 ottobre 1950) è stato un educatore ed irredentista italiano, fondatore dell’Unione Italiana Ciechi. Compagno di Cesare Battisti, ufficiale volontario nell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale, Nicolodi perse la vista in uno scontro sul Carso, sul Monte Sei Busi, oggi sede del Sacrario Militare di Redipuglia. Gli fu assegnata la Medaglia d’argento al valor militare.
Si laureò in seguito in Economia e commercio. Convinto assertore della necessità di emancipazione dei non vedenti, insieme ad altri reduci fonda l’Unione Italiana Ciechi (UIC), il 26 ottobre 1920, di cui sarà il primo presidente. Tre anni più tardi la fece elevare ad Ente Morale. La sua attività alla guida dell’UIC è caratterizzata dalla spinta verso un’istruzione dei non vedenti, perché questi fossero indipendenti ed in grado di lavorare. Da qui Nicolodi riuscì a trasformare gli istituti – all’epoca nient’altro che ospizi – in luoghi di educazione ed istruzione, ottenendo che la loro cura passasse dal Ministero degli Interni a quello della Pubblica Istruzione.
Nel 1921 fu tra i fondatori della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, di cui fu anche presidente dal 1938 al 1943 (e solo sotto la sua guida la Federazione avrà il suo primo statuto, nel 1939).
Per rispondere alle esigenze lavorative dei non vedenti, la UIC guidata da Nicolodi fondò pure, nel 1934, l’Ente Nazionale di Lavoro per i ciechi. I laboratori dell’Ente diverranno, nella seconda guerra mondiale, fornitori dell’esercito italiano – in particolar modo per quanto riguarda le scarpe; ma Nicolodi ebbe anche l’idea di far impiegare dei non vedenti nell’esercito, in particolare nella contraerea come aereofonisti volontari.
(a cura di Franco Zatini)