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La conquista della parola

La conquista della parola
Solo da pochi anni l’educazione dei sordomuti in Italia è oggetto di studi volti a ricostruirne la storia e i modelli educativi sia in riferimento alla legislazione scolastica e assistenziale sia, più in generale, in relazione alla mentalità corrente e alle scelte politiche  che ne hanno influenzato lo sviluppo.
All’origine di tale impostazione si colloca un’ipotesi interpretativa situata all’incrocio di più dimensioni: storica, culturale e religiosa, se si tiene conto che molte iniziative si svilupparono grazie all’impegno di sacerdoti e religiosi.
È in tale orizzonte che si colloca questo volume che ripercorre la storia del Regio Istituto di Torino. Si tratta di un’esperienza per più versi paradigmatica per comprendere il microcosmo dei non udenti e i progetti educativi appositamente creati per loro. Un pezzo di storia che, per nel sua specificità, documentata la complessità degli elementi che connotano il più ampio quadro della storia della scuola e delle istruzioni educative in Italia tra Otto e Novecento.

Maria Cristina Morandini è professore associato di Storia della pedagogia nell’Università degli Studi di Torino. Si occupa di istruzione elementare e popolare in Italia prima e dopo l’Unità, tematiche sulle quali ha pubblicato svariati saggi e il volume Scuola e nazione (2003)

NELLE MIGLIORI LIBRERIE

Autore: Maria Cristina Morandini
Titolo: La conquista della parola. L’educazione dei sordomuti a Torino tra Otto e Novecento.
Collana: Teoria e Storia dell’educazione diretta da Giorgio Chiosso, Simonetta Polenghi, Roberto Sani
Società Editrice Internazionale SEI Torino, 2010, Torino, pp.200.

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