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Via Francesco Rubino dieci anni dopo
Via Francesco Rubino dieci anni dopo. Il 13 maggio dell’anno 2000 – quindi non si può dire “del secolo scorso”, ma dell’attuale Millennio – ossia dieci anni e qualche mese fa, era stata ufficialmente scoperta la targa di una nuova Via che da quel momento si aggiungeva alla toponomastica milanese, Via Francesco Rubino, , con la sottostante dicitura «ideatore Sport per non udenti». Più che “ideatore”, per non fare un torto ad Emidio Pacenza che fu, oltre che l’artefice, anche l’indiscusso precursore dello sport fra i sordi in Italia, sarebbe stato appropriato indicare Rubino come «grande sostenitore Sport dei Sordi», poiché essere sordo non è sinonimo di indefinitamente negativo, come appare dal non essere udente.
La richiesta di intitolare una via a Francesco Rubino era stata prospettata ai quattro sindaci che si erano succeduti alla guida di Palazzo Marino: a Carlo Tognoli nel 1984, poi a Paolo Pillitteri nel 1987, a Marco Formentini nel1994 e a Gabriele Albertini nel 2000, il quale ha accolto la mozione, poiché adeguatamente appoggiata, in Consiglio Comunale, da esponenti della maggioranza “amici dell’ENS” e a conoscenza dei meriti di Rubino.
La via Francesco Rubino è un’arteria “chiusa”, che dà accesso a un ampio parcheggio attiguo alla fermata Crescenzago – un tempo era una frazione del capoluogo, ora è un rione quasi centrale della metropoli milamese – della Metropolitana “verde” di Milano.
Francesco Rubino nacque a Sanremo (IM) il 16 agosto 1907 e morì a Novara il 28 settembre 1979, ma è vissuto quasi sempre a Milano, è stato per molti anni Presidente della Società Sportiva Silenziosa del capoluogo lombardo, poi presidente dela appena costituita Sezione ENS di Milano e e della veterana Associazione Benefica-Cardano, oltre che operare a livello nazionale a Roma, come vice-presidente nazionale ENS e presidente della gloriosa Federazione Sport Silenziosi Italiani. Rubino è sempre stato tenuto in grande considerazione, non solo in Italia, ma in tutto il mondo “silenzioso”, per le sue ricerche del Sign Language of the Deaf, e la conseguente pubblicazione di “Gestuno“, sul linguaggio mimico internazionale dei sordi, effettuato insieme a Allan B. Hayhurst (Gran Bretagna), Josif Guejlman (URSS), Willard J.Madsen (USA) e Ole M. Plum (Danimarca), pubblicato e poi tradotto in tutto il mondo a nome della Federazione Mondiale dei Sordi. Poi la storia è andata oltre, il “linguaggio” è diventata “lingua”, ma “Gestuno” è un pezzo fondamentale della Storia.
Via Francesco Rubino: ma la targa deve essere spolverata
Uno scorcio della Via Francesco Rubino in una domenica mattina autunnale
Autunno in Via Francesco Rubino
Via Rubino (è domenica, giorno di riposo e di pioggia) e, sullo sfondo, lo stabilimento editoriale Rizzoli.