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TV, Web e sottotitoli.
TV, Web e sottotitoli. Gli utenti tendono a barattare la televisione per le piattaforme video online.
Milioni di video che Universal Subtitles, aiutata da Mozilla, vuole rendere sottotitolabili da chiunque
“Il programma che sta per iniziare è sottotitolato alla pagina 777 del televideo”. In oltre 30 anni di vita il sistema per permettere anche ai non udenti la fruizione via teletext di programmi televisivi si è rivelato utile per milioni di telespettatori in tutto il mondo, tuttavia il progressivo abbandono della televisione a favore di Internet comporterà la necessità di replicare tali funzioni in maniera estensiva anche sul Web.
La migrazione verso la Rete procede infatti lenta ma inesorabile: secondo un rapporto presentato da Convergence Consulting Group nel 2009 800mila famiglie statunitensi hanno
disdetto le proprie sottoscrizioni via cavo o via satellite preferendo i contenuti video che si trovano su siti come YouTube e Hulu, o su iTunes Store.
A detta degli esperti l’entità di questa “fuga dalla televisione” dovrebbe raddoppiare nel corso 2010 e per far fronte alla varietà di piattaforme presenti e alla necessità intrinseca di poter disporre di sottotitoli per diverse ragioni è stato creato – con l’appoggio di Mozilla Foundation – Universal Subititles: si tratta di un gruppo di lavoro che tra meno di due mesi dovrebbe svelare la versione beta di un widget applicabile a pressoché ogni piattaforma video che consente a chiunque la produzione di sottotitoli in diretta e senza dover per forza essere esperti Final Cut o Adobe Premiere.
L’idea di per sé non è recentissima: YouTube già da qualche tempo mette a disposizione dei propri utenti strumenti simili ma è senza dubbio la prima volta che qualcuno tenta di estendere questo concetto su una scala più ampia. Universal Subititles ricalcherà per certi aspetti quanto fatto da Wikipedia: si tratterà di un portale collaborativo in cui i sottotitoli verranno ordinati e raggruppati secondo vari criteri. Le forme di collaborazione, non ancora rivelate, dovrebbero essere molteplici e il formato dei testi sarà .srt, compatibile con la maggior parte dei player online.
Giorgio Pontico Fonte: Puntoinformatico