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Ricordando Pietro Cammelli da Milano…
Ricordando Pietro Cammelli da Milano
Sordo milanese, Cammelli Pietro si trasferì nel capoluogo toscano nel 1946, per essere «alla guida della costituente Sezione Provinciale ENS di Firenze», come propostogli dal suo amico Francesco Rubino, e lui accettò di buon grado quel trasferimento e fu poi a Roma nel 1949, come delegato fiorentino, quando l’ENS convocò nella capitale le associazioni di sordi che, memori del precedente Raduno del 1932, e con lo slogan dell’ «unità dei sordi italiani nell’unico Ente» diede vita all’Ente Nazionale Sordi.
Il giovane Cammelli partecipò a quella riunione con gli altri dirigenti sordi del suo tempo, ma a Firenze, in quel periodo, esistevano due associazioni di sordi che erano fortemente antagoniste fra loro.
L’associazione più antica, fondata nel 1919, non accettava di confluire nell’ENS, e nemmeno la diplomazia di Cammelli riuscì a portare quella belligerante associazione verso l’istituzione dell’ENS, per cui egli, impossibilitato a risolvere altrimenti la questione del progetto unitario paventato dalla Sede Centrale ENS, deliberò di costituire nel 1950, appena approvata dal Governo la legge di riorganizzazione dell’ENS, un «Comitato provinciale ENS» a Firenze, e aprire un ufficio esecutivo dello stesso Ente presso la sua abitazione, in Via Guelfa n.30 .
Egli è pertanto ritenuto il Fondatore della Sezione Provinciale ENS di Firenze, di cui è stato il primo Presidente di quella Sezione ENS. Profondo conoscitore dei problemi associativi del suo tempo e dotato di buona cultura, Cammelli seppe realizzare cose buone per l’ENS provinciale, promuovendo attività assistenziali per i sordi bisognosi, in quel difficile periodo del Dopoguerra, offrendo anche sussidi, pacchi alimentare, e simili aiuti, tenendo i contatti con le autorità amministrative locali, quale rappresentante dell’ENS, riconosciuta dallo Stato.
Propagandò l’esistenza dell’ENS e iniziò ad avere la collaborazione dei sordi. Il suo fu un lavoro pressante per costituire la sede ufficiale della Sezione di Firenze, che passò poi sotto la guida di Gastone Parrini (1915-1993), già suo braccio destro, il quale raccolse il consenso dei sordi di Firenze e si poterono costituire anche le Sezioni provinciali delle altre città della Toscana.
Il Sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, nel 1953, fece visita alla Delegazione ENS regionale e partecipò ai festeggiamenti in onore di San Francesco di Sales. La Pira, per iniziativa di Cammelli, ebbe quel primo incontro con i sordi e rimase poi sempre “l’amico dei Sordi” e presenziò sovente ai loro eventi sociali, giungendo ad assicurare che “Per voi dell’ENS porte aperte nel mio studio di Palazzo Vecchio” e infatti, in una delle grandi sale di palazzo Vecchio, quello del “Cinquecento”, ebbe luogo nel 1956 l’Assemblea della delegazione ENS Toscana con la presenza di 850 sordi interessati.
Il cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze, che ben conosceva Antonio Magarotto da quand’era stato Vescovo di Padova, benedì la bandiera della “Delegazione Regionale ENS Toscana” durante una cerimonia liturgica ufficiale tenutasi presso il “Battistero” di Firenze, in presenza dei massimi dirigenti ens, tra i quali Vittorio Ieralla, Cesare Magarotto e Francesco Rubino, ai quali Cammelli suggerì di realizzare “la casa del sordomuto” per completare l’unificazione delle associazioni di Firenze. La bandiera benedetta dal Cardinale Dalla Costa è attualmente conservata nella sede del Consiglio Regionale ENS Toscana.
Con la collaborazione di Edgardo Carli (1914-1995), Cammelli realizzò l’immagine pubblica di Mario D’Agata (1926-2009), campione d’Italia pugilato nei primi anni Cinquanta, e poi campione d’Europa e del mondo (1956).
Verso gli anni sessanta Cammelli si ritirò dalle cariche ENS, ma continuò a frequentare la sede ENS in occasione delle varie iniziative. Egli Fu molto amico di Salvone Politi, noto per la sua mimica comica e soprannominato “il giullare”.
Cammelli fu poi colpito da seria malattia polmonare e ricoverato per molto tempo al sanatorio di Villa Ognissanti, poi a Villanova, dove morì, ma la data della sua morte non è conosciuta, fra il 1970 e il 1971. Nella vita lavorò con l’arte delle scarpe nuove nel rinominata azienda Salvatore Ferragamo.
La Sede Centrale ENS, il 12 maggio 1972 (Festa Nazionale ENS), aveva conferito alla memoria di Pietro Cammelli la medaglia d’oro e l’Attestato al merito con la seguente dicitura “per il suo contributo alla costituzione della Sezione Provinciale di Firenze e la sua lunga attività a favore dell’ENS nella città fiorentina” con la firma di Vittorio Ieralla e di Cesare Magarotto.
Ecco un breve filmato di Pietro Cammelli ricordando le vicende sociali.
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini