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La «Pallina rossa»: biografia. (Newsletter della Storia dei Sordi n. 704 del 19 giugno 2009)
La «Pallina rossa»: biografia.
Maurizio Scarpa, nato a Taranto il 16 giugno 1966, è noto come uomo di spettacolo ed «esperto in tutte le necessità e bisogni».. E’ attore di teatro, celebre per il fatto che si esibisce come clown e mimo con una pallina rossa sul naso, Egli non sente, è sordo, ma «…non importa!».
Dopo aver conseguito il diploma di maturità professionale come odontotecnico, nel 1985 ha valutato che la sua carriera professionale doveva essere un’altra, quella artistica, e ha incorniciato il diploma per riporlo nel cassetto, iniziando a lavorare sulle tecniche del teatro di piazza, clownerie, mimo e illusionismo, fondando pure, nella sua città natale, una compagnia teatrale con attori sordi suoi simili, che oggi proseguono da soli adottando la peculiarità appresa da Maurizio, quella di rispecchiare la vita di tutti i giorni con il riso e il sorriso, ma anche con il pianto, il tutto condito con la magia, vista non solo come illusione, ma anche come inganno.
Nel 1989 Maurizio Scarpa si trasferisce a Roma e recita nella Compagnia «Teatro Zero», diretta dalla regista sorda romana Ginetta Rosasto, e recitando pure, quello stesso anno, al Festival Internazionale di Pantomima, a Washington, D.C., poi l’anno successivo a Barcellona, quindi nel 1996 a Brno, nel 2000 a Tel Aviv e a Berlino, nel 2005 a Reims, nel 2006 nel Liechtenstein, nel 2007 a Vienna e nel 2008 a Liegi, conseguendo esperienze sempre più appropriate.
L’impegno si Scarpa-«Pallina rossa» si è intensificato e raffinato da quando fu chiamato per un’esibizione in un ospedale per bambini, alcuni dei quali affetti da tumori e leucemia: di fronte a loro, l’attore sordo ha voluto offrire ai piccoli tanto divertimento, giochi vari, allegria, e solleticare tante risate, riuscendo a portare, per un lungo momento da ricordare e raccontare, il sorriso e il buonumore in quel luogo di sofferenza e dolore. Scarpa appare nel ruolo di un pagliaccio adulto, con il cuore di bambino, che si presenta sul palco con la valigia piena di trucchi, trovate varie, buffi ammennicoli con cui animare le gag che appaiono catastrofiche e strampalate, e la pallina rossa che contraddistingue l’attore è l’anima di tutti i suoi spettacoli.
Maurizio Scarpa, oltre che attore e animatore teatrale, è pure insegnante di Lingua dei Segni Italiana, essendo la LIS la sua lingua madre. Egli ha due figli, il primo è Mirko, nato nel 1993, che vive a Roma con la madre, mentre lui risiede ora nel Canton Ticino, dove ha conosciuto Michaela, sua nuova compagna, dalla quale ha avuto nel 2004 Tommaso.
Maurizio Scarpa ogni giorno fa il frontaliero all’incontrario, rispetto alla maggioranza dei lavoratori, dalla Confederazione elvetica all’Italia, recandosi a Como, dove è impiegato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e per insegnare Lingua dei Segni a coloro che la vogliono apprendere o perfezionare.
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Newsletter della Storia dei Sordi n. 704 del 19 giugno 2009