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Senato dà via libera a ratifica Convenzione ONU (Newsletter della Storia dei Sordi n. 636 del 29 gennaio 2009)
Disabili: Senato dà via libera a ratifica Convenzione ONU
(ASCA) – Roma, 28 gen – ”E’ riconosciuto alle persone con disabilita’ il diritto di godere del migliore stato di salute possibile, senza discriminazioni in base alla condizione di disabilita’, anche attraverso interventi e servizi volti a ridurre al minimo e a prevenire ulteriori disabilita’, e a prevenire il rifiuto discriminatorio di assistenza medica o di prestazione di cure o di cibo e liquidi in ragione della disabilita”’. Entra di prepotenza nel dibattito sul testamento biologico l’art.25 del ddl 1279 contenente la ”Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilita’, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilita”’, che ha avuto oggi il via libera dal Senato. Una disposizione, quella relativa al ”rifiuto discriminatorio di assistenza medica o di prestazione di cure o cibo e liquidi in ragione della disabilita”’ che riporta al controverso caso Englaro e che lo stesso relatore del DDL, Luigi Compagna (PdL) ha definito ”di notevole importanza, ed anche di stringente attualita”’.
La Convenzione – il cui testo era gia’ stato oggetto di controversie in dicembre quando la Santa Sede, pur giudicando positivamente l’iniziativa, aveva ribadito il rifiuto a firmare il testo nel timore che dietro all’ impegno per la ”salute riproduttiva” si nascondesse il ricorso all’ aborto – sancisce per le persone con disabilita’ i principi fondamentali di pari opportunita’ e di non discriminazione, affinche’ esse possano godere, sulla base degli ordinamenti degli Stati di appartenenza, degli stessi diritti riconosciuti agli altri consociati.
Il documento si compone di un preambolo e di cinquanta articoli, con lo scopo di ”promuovere, proteggere e assicurare il pieno e uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le liberta’ fondamentali da parte delle persone con disabilita’, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignita’. La condizione di disabilita’ viene ricondotta all’esistenza di barriere di varia natura che possono essere di ostacolo a quanti, portatori di minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali di lunga durata, hanno il diritto di partecipare su base di uguaglianza alla vita della societa”’.
Tra i principi generali della Convenzione ”la dignita’, autonomia e indipendenza delle persone con disabilita’ e la non discriminazione (articolo 3), mentre tra gli obblighi generali degli Stati aderenti vi e’ l’impegno ad adottare tutte le misure legislative, amministrative e di altra natura che si rendano necessarie per realizzare i diritti riconosciuti dalla Convenzione. mpd/gc/ss
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Newsletter della Storia dei Sordi n. 636 del 29 gennaio 2009