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PC, in caso di rottamazione. (Newsletter della Storia dei Sordi n. 614 del 29 dicembre 2008)
PC, in caso di rottamazione.
I nostri dati personali, come nomi, indirizzi mail, rubriche telefoniche, foto, ma anche numero di conto bancario o dati sanitari, possono restare nella memoria delle apparecchiature elettriche ed elettroniche che smettiamo di usare: da ciò deriva un rischio di manipolazione da parte di terzi o addirittura di furto di identità.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha emanato un provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 287 del 9 dicembre 2008, su “Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raae) e misure di sicurezza dei dati personali”.
Obiettivo, richiamare l’attenzione di tutti coloro che dismettono apparecchiature elettroniche sulla necessità “di adottare idonei accorgimenti e misure, anche con l’ausilio di terzi tecnicamente qualificati, volti a prevenire accessi non consentiti ai dati personali memorizzati “.
Non solo i privati cittadini ma anche le aziende pubbliche che intendono dismettere il proprio “usato” o consegnarlo ai punti di raccolta per lo smaltimento dovranno preoccuparsi di cancellare in maniera definitiva i dati personali memorizzati, per non esporre se stessi e gli altri (amici, fornitori, clienti) ai rischi propri della manipolazione dei dati.
Con il provvedimento il Garante illustra come rispettare compiutamente le norme vigenti in materia di misure di sicurezza, come quelle contenute nel decreto legislativo n.196 del 2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Le misure possono essere adottate sia nel momento preliminare della memorizzazione dei dati sia in quello successivo della loro distruzione e sono:
Misure tecniche preventive
È bene proteggere i file usando una password di cifratura, oppure memorizzare i dati su hard disk o su altri supporti magnetici usando sistemi di cifratura automatica al momento della scrittura.
Misure tecniche di cancellazione sicura
La cancellazione sicura delle informazioni su disco fisso o su altri supporti magnetici è ottenibile con programmi informatici di “riscrittura” che provvedono – una volta che l’utente abbia eliminato dei file dall’unità disco con i normali strumenti previsti dai sistemi operativi (ad es., con l’uso del “cestino” o con comandi di cancellazione) – a scrivere ripetutamente nelle aree vuote del disco. Si possono anche utilizzare sistemi di formattazione a basso livello degli hard disk o di “demagnetizzazione”, in grado di garantire la cancellazione rapida delle informazioni.
Smaltimento di rifiuti elettrici ed elettronici
Per la distruzione degli hard disk e di supporti magnetici non riscrivibili, come cd rom e dvd, è consigliabile l’utilizzo di sistemi di punzonatura o deformazione meccanica o di demagnetizzazione ad alta intensità o di vera e propria distruzione fisica.
Fonte: Autorità Garante per la protezione dei dati personali
nw614
Newsletter della Storia dei Sordi n. 614 del 29 dicembre 2008