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Il Tar annulla la decisione dell’Agcom: “sbloccate” le chiamate a 144 e affini (Newsletter della Storia dei Sordi n. 620 dell’ 8 gennaio 2009)
annunciato il ricorso al Consiglio di Stato
Il Tar annulla la decisione dell’Agcom:
“sbloccate” le chiamate a 144 e affini
«Cancellata» la delibera che stabiliva il blocco automatico delle chiamate ai numeri a sovrapprezzo
ROMA – Sulle chiamate telefoniche a sovraprezzo, quelle che iniziano con i numeri 144, 899, 166, 482, 483, 484, e che hanno tariffazioni particolari in base ai servizi forniti, è guerra tra l’Autorità per le Comunicazioni e il Tribunale amministrativo del Lazio. Il Tar, per la seconda volta in pochi mesi, infatti ha «cancellato» le delibere dell’Agcom che avevano introdotto il blocco automatico di tali numerazioni che si potevano attivare solo dopo aver digitato un pin, un codice che era stato comunicato dagli operatori di tlc ai loro clienti. Questa nuova modalità era entrata in vigore lo scorso primo ottobre, a tutela degli utenti e dopo diversi casi di abuso da parte dei fornitori di questi servizi (non degli operatori di tlc) con bollette milionarie che avevano scatenato proteste e polemiche.
ANNUNCIATO IL RICORSO – L’Autorità aveva cercato di introdurre il blocco già a partire dallo scorso 30 giugno, ma il Tar il 13 di giugno aveva bloccato la prima delibera. L’Agcom aveva reintrodotto la normativa che, come detto, è entrata in vigore dal primo di ottobre. Lunedì il Tar ha affermato che in materia di servizi telefonici a sovrapprezzo «la potestà regolatoria» spetta «al ministero delle Comunicazioni e non all’Agcom», accogliendo i ricorsi proposti da Greentel, Marketcall Italia e Deram, tutte società fornitrici di servizi telefonici. L’Agcom farà ricorso immediatamente al Consiglio di Stato contro la decisione odierna del Tribunale amministrativo, chiedendo la sospensiva d’urgenza del provvedimento di ’sblocco’, ma nel frattempo si creerà il problema per gli operatori se rimuovere o meno l’attuale sistema, anche se i tempi tecnici non saranno brevi.
15 dicembre 2008 Corriere.it
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Newsletter della Storia dei Sordi n. 620 dell’ 8 gennaio 2009