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Legge 104 . Nuovi emendamenti (Newsletter della Storia dei Sordi n. 578 del 5 novembre 2008)
LEGGE 104: SI’ DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ALL’ EMENDAMENTO BRUNETTA
L’Aula di Montecitorio ha approvato oggi l’emendamento presentato dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta in materia di permessi per i soggetti portatori di handicap grave e che modifica la legge n. 104 del 1992. Soddisfatto Brunetta secondo cui “la nuova formulazione risponde all’esigenza di evitare un utilizzo improprio dei permessi per legge n. 104 del 1992 senza penalizzare i soggetti portatori di handicap grave, anzi per alcuni aspetti rafforza la tutela dei soggetti disabili che sono i reali destinatari delle agevolazioni previste dalla legge”. Il nuovo testo di legge prevede che il lavoratore dipendente, pubblico o privato – che presta assistenza ad una persona con handicap grave e che sia coniuge, parente o affine entro il secondo grado, oppure entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti – ha diritto a usufruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa. Questo diritto non può però essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap grave. I nomi dei beneficiari dei permessi, per evitare duplicazioni, dovranno essere trasmessi ad un’apposita banca dati istituita presso il Dipartimento della Funzione pubblica con finalità di monitoraggio e controllo della fruizione dei permessi nel settore pubblico.
L’emendamento presentato dal ministro Brunetta è stato duramente criticato dall’opposizione ma segnali di apertura sono arrivati dall’Unione di Centro. “Dopo un’iniziale chiusura – ha dichiarato in una nota il capogruppo dell’Unione di Centro in commissione Lavoro alla Camera, Teresio Delfino – diamo atto al Governo di aver progressivamente modificato la sua posizione nei confronti dei lavoratori che hanno nel proprio ambito un portatore di handicap. Ora la norma sui permessi è più chiara e rende giustizia all’impegno quotidiano di tanti cittadini oltre che alla nostra battaglia, portata avanti con spirito non pregiudiziale nelle commissioni parlamentari. Certamente – aggiunge Delfino – avremmo preferito affrontare la materia nell’ambito della delega, con più tempo a disposizione e nella commissione di competenza, e per questi motivi ci siamo astenuti: ma i miglioramenti che abbiamo apportato, discussi approfonditamente anche con le associazioni dei disabili, ci fanno ritenere che siano stati fatti notevoli passi in avanti”.
Fonte: Culturalnews.it (24.10.08) – nw578
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Newsletter della Storia dei Sordi n. 578 del 5 novembre 2008