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22 Mila i bambini sordi, attenzione al cellulare (Newsletter della Storia dei Sordi n. 564 del 16 ottobre 2008)

22 Mila i bambini sordi, attenzione al cellulare. Per ogni 1.000 bambini nati 1,5 è affetto da sordità congenita. Sono circa 22 mila, inoltre, i bambini fino a 3 anni colpiti da sordità, 98 mila quelli che hanno problemi dai 4 ai 12 anni, più di un milione tra i 13 e i 45 anni. Buoni risultati arrivano oggi dal mondo scientifico dall’utilizzo dell’impianto cocleare bilaterale, il cosiddetto ‘orecchio bionico’.

Del problema della sordità e delle sue soluzioni ne parleranno da domani a Pollenzo, all’Università del gusto, per due giorni, i maggiori specialisti ospedalieri italiani di naso, orecchio, voce. L’occasione è stata data in occasione del 32esimo Convegno nazionale di aggiornamento dell’Associazione otorinolaringologi ospedalieri italiani (Aooi). Di sordità, inoltre, soffrono più di 2 milioni e 80 mila persone tra i 61 e gli 80 anni e 1 milione 300 mila sopra gli 80 anni.

“L’udito- sottolinea il presidente Aooi, Giovanni Succo- è sempre più messo a dura prova durante l’adolescenza da Ipod e decibel in discoteca. Basta anche solo l’esposizione per più tempo a suoni o rumori che superano come niente i 100 decibel per danneggiare irreversibilmente le delicate cellule sensoriali nella chiocciola”. I campanelli di allarme sono rappresentati dalla comparsa di acufeni (fastidiosi ronzii o fischi nell’orecchio) e dalla difficoltà di capire le parole negli ambienti rumorosi.

Quando la sordità è già acquisita una buona speranza arriva dall”orecchio bionico’. Utilizzato sempre più frequentemente, sta diventando una “pratica sicura, affidabile ed efficace” come hanno dimostrato i lavori scientifici degli ultimi tre anni.

E IL TELEFONINO? – Il cellulare può avere degli effetti nocivi sul nostro organismo? E’ possibile. Mentre, infatti, vi sono studi che indicano l’assoluta innocuità dei telefoni cellulari, altri ne ipotizzano una certa capacità di provocare alterazione tessutale. Ma non esistono prove certe che questa sia correlata ad una aumentata probabilità di sviluppo di neoformazioni tumorali. Per questo gli otorinolaringologi consigliano comunque un “uso prudente” del telefono cellulare, di utilizzare “telefoni mobili a bassa emissione di onde radio” e fare “il maggior uso possibile di dispositivi viva-voce o auricolari”.

“I telefoni mobili, così come i trasmettitori radio-TV e i radar- sottolineano gli otorinolaringologi- per trasmettere delle informazioni a grande distanza utilizzano delle radiofrequenze, che non sono nient’altro che onde elettromagnetiche, ma che spaventano maggiormente nel caso dei cellulari, perché sono a diretto contatto con la parte più nobile del nostro corpo, la testa e l’encefalo”. Fonte: dire.it  – nw564


Newsletter della Storia dei Sordi n. 564 del 16 ottobre 2008

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