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Rosario Lattuca, Sordo. Artista del fantastico

Il 1° dicembre 1999 si è spento il pittore sordomuto “naif” Rosario Lattuca, di 74 anni. Nato in provincia di Agrigento, si trasferì da giovane a Parma, dove ha trovato la compagna della sua vita.
Si è poi trasferito a Boretto (Reggio Emilia), dove ha dato sfogo alle sue doti artistiche.
Ebanista, restauratore, pittore, scultore, tutto ciò che toccava, fossero muri, mobili, legno, tele od altro, si trasformava in opera d’arte. Forse il silenzio da cui era circondato aveva sviluppato in lui una psiche artistica superiore.
Negli ultimi tempi, una triste sorte l’aveva costretto su una carrozzella, ma era sereno e contento, perché, a suo dire, stava riprendendosi rapidamente e aveva già ripreso la sua attività artistica, sia pure limitata a quei pochi movimenti che aveva riacquistato.

Di Lattuca sono note numerose esposizioni di sue opere, sia in Italia, sia all’estero, soprattutto in Germania.

Alla chiesa di Boretto, in occasione del suo anniversario di matrimonio, ha fatto dono un anno fa (1998, n.d.r.) di due opere pittoriche raffiguranti oggetti sacri. Ha chiuso il secolo con un meritato premio all’ultima edizione naif di Luzzara. Con Lattuca, scompare un altro artista del fantastico della Bassa Padana.
Autore: Deanna Palmetti, da Parole & Segni n.1/2 del 2000. -ps082

Babao, mostra d’arte di Lattuca Rosario Eventi a Torino
Il 17 Aprile 2014 alle 18.30 la galleria Rizomi_Art Brut inaugura una personale dell’artista Rosario Lattuca.

Rosario Lattuca (1926-1999) nasce ad Aragona in Sicilia, ma trascorre gran parte della sua vita a Parma dove si trasferisce per lavorare come ebanista e restauratore di mobili. Vive una giovinezza difficile e solitaria a causa della malattia che lo rende sordomuto e delle difficoltà economiche della famiglia che lo costringono a studiare lontano da casa, in collegio. Riuscirà a riscattarsi però, coltivando una forte passione per la pittura e la scultura, ma anche per il disegno, l’incisione e l’acquaforte. La critica naif (Jakovsky, Zavattini, Margonari) lo nota per la sua originalità. Comincia un periodo felice per Lattuca che può dedicarsi alla sua arte, invitato a partecipare a mostre collettive e personali in Italia e in Europa. Tra i suoi maggiori collezionisti Mike Bongiorno. Il mondo al quale dà vita Rosario Lattuca è popolato da strani uccelli imparentati a dinosauri d’altri tempi, cavalieri e creature mostruose.

È un mondo che l’autore descrive sia coi pennelli sia con la pialla, nella tela e nel legno.
Nei lavori a tempera il tratto è nitido e i colori squillanti, quando lo sfondo è nero, la figura sembra emergere dalle tenebre. Le sue figure ricordano quelle della tradizione popolare siciliana, personaggi leggendari medievali tra pupi e carretti.
Nella lavorazione del legno procede per accumulo e giustapposizione di piccole listarelle, il risultato sono grandi sculture angolose, proprio come i profili delle sue figure dipinte.

Sono oggetti che accattivano istintivamente lo spettatore che, però, data la loro spigolosità, rischia anche di pungersi. Questa doppia pulsione, da un lato l’ingenuità e dall’altro la durezza della realtà emerge in ogni opera così che il rapporto con la fantasia non è senza problemi. Emerge un sentimento di inquietudine. Apparentemente bloccati nelle azioni e nelle emozioni, le sue figure sembrano agire nel nostro inconscio, risvegliando le contraddizioni più inaspettate.

Fonte: torinotoday.it

INFO:

Comune di Boretto

Casa Museo Rosario Lattuca

Opere dell’autore Rosario Lattuca

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