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Giorgio La Pira. Amico dei Sordi e Sordomuti
Servo di Dio Giorgio La Pira, il «sindaco santo», (1904-1980).
Nato a Pozzallo (Ragusa) il 9 Gennaio 1904. Fin dagli anni giovanili si impegnò a testimoniare da laico, la sua fede in Cristo, di fronte a credenti e non credenti.
Deputato all’Assemblea Costituente e membro del Parlamento nazionale e poi Sindaco di Firenze, fu soprattutto un autentico dispensatore di speranza, testimone delle beatitudine evangeliche, costruttore e pellegrino di pace. Difese con energia i più deboli, i senza casa, i diritti dei lavoratori. Promosse i Convegni per la pace e la civiltà cristiana.
La Pira, fu anche uno straordinario amico di sordi: frequentando le sedi dei Sordomuti fiorentini non si limitava alla rappresentanza istituzionale, faceva bensì sentire la sua vicinanza affettiva utilizzando una sua mimica tutta particolare.
Nel 1925 divenne Terziario Domenicano con il nome di Frà Raimondo. Nel 1936 è accolto nella Comunità Domenicana di San Marco e gli viene assegnata la cella n° 6 “luminosa e silenziosa ma fredda e disadorna”. Durante la permanenza nel convento approfondisce lo studio delle opere di Tommaso d’Aquino attraverso il quale si formerà il suo pensiero e la sua mentalità cristiana.
Morì a Firenze, il 5 novembre 1977. Anche noi ci uniamo all’auspicio formulato da san Giovanni Paolo II mediante il messaggio espresso in occasione delle solenni celebrazioni del centenario della nascita del Servo di Dio, nel quale si auspica “che la figura e l’azione di Giorgio La Pira possano essere largamente conosciute e divenire modello per tanti” (cfr., L’Osservatore Romano, dom. 7.nov. 2004).
Il 5 novembre del 2007, su richiesta della Congregazione per le Cause dei Santi, la salma del Servo di Dio Giorgio La Pira viene traslata nella Basilica di San Marco. La sua Causa di Canonizzazione, iniziata in sede Diocesana il 9 gennaio 1986 e conclusasi il 4 aprile 2005, è ora a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi.
P. Vincenzo Di Blasio
La Pira e i Sordi
La Pira, l’allora Sindaco di Firenze dal 1951 al 1957 e dal 1961 al 1965, frequentando le Sedi dei Sordomuti convenuti ad ogni evento importante, utile alla programmazione di iniziative collettive dei Sordi di Firenze, il quale, oltre all’ossequente saluto di rappresentanza istituzionale, faceva un esemplare discorso con altissimo tasso umanitario, con belle battute affettuose ai presenti, con la mimica da lui inventata, volendo imitare in qualche modo la difficile e complessa lingua dei segni, accettata dai presenti Sordi, ricambiata in maniera gioiosa con battito delle mani forte e rumoroso. Erano tempi in cui i Sordi lo usavano, mentre oggi si usa muovere le mani in aria senza far rumore, come la battitura delle mani.
Giorgio La Pira fu uno straordinario amico di sordi e sordomuti e da tutti quanti amato. Lo fu anche uno dei suoi successori: Piero Bargellini denominato “Sindaco dell’alluvione”, che presenziò quasi sempre agli avvenimenti occasionali dei Sordi.
Congedo del “Sabato senza Vesperi”
«Congedo da quei ricordi? Si, in un certo senso; perché già da tempo la dolce Madre del cielo ne ha assunto, per cosi dire, la custodia: è un patrimonio così prezioso nel quale si mescolano esultanze di gioia e gemiti di sofferenza! E questo patrimonio d’amore e di dolore si sarà dalla Vergine presentato intatto – dolce pegno di speranza! – quando il Signore mi chiamerà a sé nel “sabato senza vesperi”; in quel unico e benedetto che non conosce tramonti!»
Natività di Maria, 1945 Giorgio La Pira (da “Premesse della politica”).
PER SAPERE DI PIU’
Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira”
Preghiera per la Beatificazione e Canonizzazione
O Dio che concedesti al tuo servo
GIORGIO LA PIRA
la grazia di amarti
e di testimoniarti in modo ammirevole
nella vita culturale, sociale e politica
del nostro tempo, concedici le grazie
che Ti domandiamo, fà che sia riconosciuta
dalla Chiesa l’eroicità delle sue virtù,
perché sia venerato dal popolo cristiano
come ispiratore di carità, di giustizia e di pace.
Così sia!
(Con approvazione ecclesiastica)
Basilica di San Marco
La tomba del grande Sindaco di Firenze: Giorgio La Pira
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini