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Cherchi Pulcheria: Cento candeline per la maestra dei sordomuti (Newsletter della Storia dei Sordi n. 454 del 25 marzo 2008)
Cherchi Pulcheria: Cento candeline per la maestra dei sordomuti. Per tanti anni è stata un punto di riferimento e la maestra per i sordomuti dell’Isola: ieri (11 marzo 2008, n.d.r.) Pulcheria Cherchi ha compiuto un secolo di vita.
A festeggiarla, dopo la Santa Messa, nel centro di aggregazione sociale per il taglio della torta, oltre al sindaco Marco Dessì e ai parenti, erano presenti anche il consigliere dell’Ente Nazionale Sordi Vincenzo Passerò insieme a tanti amici arrivati da ogni parte della Sardegna per stare vicini alla loro decana.
«Per noi è un avvenimento storico in quanto non si ha notizia in Sardegna, di una persona Sorda che abbia raggiunto quest’età», dichiarano gli ex allievi.
La centenaria, nubile, sordomuta, dall’età di sei anni a causa di una meningite, vive sola in paese di Pabillonis, in un antica casa del centro storico.
«Ha una salute di ferro: ha conosciuto il medico di famiglia solo l’anno scorso», confida, il fratello Giacomino, 81 anni. «E non le manca neppure l’appetito», aggiunge a sua volta Celina Mamusa che da vari anni presta servizio nella sua casa: «Fa colazione con due uova frullate e pasticcini e a pranzo preferisce il risotto con funghi o ai frutti di mare».
Il Consigliere Direttivo Cav. Vincenzo Passerò, a nome dell’ENS,
consegna la targa di ricordo alla signora Pulcheria.
La vita di Pulcheria Cherchi è ricca di avvenimenti. Prima di sei figli, da piccola è stata istruita nell’Istituto sordomuti “Argiolas” di Cagliari, dopo frequentò vari istituti del nord Italia in cui ebbe modo di formarsi un’ottima cultura e collaborò con articoli e poesie sul mensile “Effeta” con il pseudonimo di “Fior di Nuraghe”.
Rientrata in Sardegna nel 1951, assieme a due dirigenti dell’Ente di Cagliari e Sassari formò il primo nucleo delle sezioni per sordomuti dove fu eletta segretaria e assistente.
Per diversi anni fu direttrice di una scuola professionale (ENS, n.d.r.), organizzò corsi di taglio e cucito. Gli ex allievi non l’hanno dimenticata: in tanti sono arrivati ieri per festeggiare i suoi cento anni. Da «Unione Sarda» il 12 marzo 2008.
Segnalato da Giuseppe Bolzoni
nw454
Newsletter della Storia dei Sordi n. 454 del 25 marzo 2008