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Doposcuola e screening audiologico neonatale, cresce l’impegno dell’Asp Città di Siena per l’educazione e l’assistenza ai sordi (Newsletter della Storia dei Sordi n. 420 del 6 febbraio 2008)
Doposcuola e screening audiologico neonatale, cresce l’impegno dell’Asp (Azienda Pubblica Servizi alla Persona Cittò di Siena) per l’educazione e l’assistenza ai sordi. L’azienda ha ereditato e potenziato la vocazione dell’Istituto Pendola. Nell’anno 2007-2008 destinati 60mila euro all’attività di doposcuola gratuito per bambini e studenti di ogni ordine e grado. Quasi 20 i ragazzi che, ad oggi, lo frequentano con ottimo rendimento scolastico.
Avviata nel 1996, in anticipo rispetto all’obbligo introdotto nel 2007 dalla Regione Toscana, una delle prime esperienze italiane di screening audiologico neonatale, in collaborazione con Usl7 e Azienda Ospedaliera Senese
Cresce l’impegno dell’Asp “Città di Siena” per l’educazione, l’istruzione e l’assistenza ai sordi. L’azienda ha ereditato la vocazione dell’Istituto Tommaso Pendola, portando avanti e potenziando fin dalla sua costituzione tutti i progetti già presenti nella struttura: dall’attività di doposcuola gratuito per bambini e ragazzi sordi fino alla scelta di finanziare dal 1996 – in anticipo rispetto alla Regione Toscana che l’ha reso obbligatorio nel 2007 – lo screening audiologico neonatale per tutti i nati negli ospedali di Siena, Poggibonsi e San Gimignano, esperienza tra le prime in Italia in questo campo, avviata dal Pendola e portata avanti dall’Asp in collaborazione con la Usl 7 e l’Azienda Ospedaliera Senese.
L’attività di doposcuola coinvolge attualmente 17 ragazzi dall’asilo nido all’università ed è realizzata con un impegno economico che per l’anno 2007-2008 ammonta a 60mila euro, a fronte degli oltre 40mila stanziati dall’Asp nell’anno 2006-2007. Investimenti in crescita, quindi, a favore di un’attività la cui validità è testimoniata dal rendimento scolastico dei ragazzi. “Un rendimento ottimo – commenta Alberto Rossi, da quarant’anni al Pendola, prima come docente, poi come coordinatore dell’attività didattica – frutto del fatto che gli studenti vengono costantemente e adeguatamente seguiti da insegnanti qualificati”. “Molti degli universitari che oggi sosteniamo negli studi – aggiunge Maria Gennaioli, una dei due consiglieri dell’Asp in rappresentanza dell’Ente Nazionale Sordi – sono i bambini che abbiamo educato ieri e in loro raccogliamo i frutti di quanto abbiamo seminato”. “Il sostegno scolastico – continua Rossi – è rivolto non solo a studenti italiani ma anche ad extracomunitari: su segnalazione dell’Ente Nazionale Sordi (Ens) Sezione Provinciale di Siena, che collabora con noi per tutti i nostri progetti, l’Asp si è recentemente impegnata a far seguire da personale specializzato una bambina boliviana sorda, sia a scuola che durante l’attività di recupero pomeridiano al Pendola”.
All’attività di educazione dei ragazzi si aggiunge quella di educazione degli adulti e di formazione degli insegnanti: il Pendola e l’ENS sono attualmente impegnati, in collaborazione con la Regione, in un corso per insegnanti sulla lingua dei segni (Lis), mentre è di prossima realizzazione un corso di educazione permanente per adulti.
Accanto all’attività educativa l’Asp sta portando avanti, a cento anni dalla fondazione della “Casa Lavoro per sordomute adulte”, il progetto di ristrutturazione della RSA “Giuseppina Caccialupi”, e quella editoriale, che vede il Pendola pubblicare annualmente due volumi monografici della collana “Tommaso Pendola” sui problemi della sordità e la rivista “L’educazione dei sordi”, l’unica pedagogico-didattica in Italia specializzata nel settore e oggi diretta, per la prima volta nella sua storia, da una sorda, Maria Gennaioli.
“Tutti progetti e attività – assicura Donatella Buti, presidente dell’Asp – che è nostra volontà portare avanti e potenziare, nel rispetto di una tradizione antica e nobile che abbiamo ereditato e che gelosamente custodiamo”. In particolare è prevista un’azione di adeguamento di un’area museale, al fine di garantire accessibilità, visibilità e documentazione storica dei vecchi apparecchi audiologici, degli strumenti didattici e quant’altro inerente l’educazione e la formazione professionale dei giovani sordi. Altrettanto importante l’azione di sistemazione dell’attuale biblioteca, vanto del Pendola, per essere una tra le più fornite d’Italia (oltre 2000 volumi) sui temi della sordità”.
Fonte: agenzia Freelance – nw420
Newsletter della Storia dei Sordi n. 420 del 6 febbraio 2008