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Federazione Italiana Musicoterapeutici FIM (Newsletter della Storia dei Sordi n. 414 del 30 gennaio 2008)
La F.I.M. è una Federazione di Professionisti, senza finalità di lucro, costituita secondo le normative della Regione Lombardia. Fondata il 14 maggio 1998.
Ha istituito un “albo professionale” a tutela dei professionisti e dell’utenza. La suddetta Federazione è accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione, nonchè iscritta all’EMTC (European Music Therapy Confederation) ed alla WFMT (World Federation of Music Therapy). Gli obiettivi della F.I.M., escluse finalità di lucro, sono:
– delineare la figura professionale del musicoterapeuta, professionista con una preparazione culturale e musicale approfondita e con una formazione che gli permette di compiere terapie individuali con autonomia;
– delineare la figura professionale del musicoterapista, professionista che opera all’interno di un’équipe in istituzioni pubbliche o private;
– assumere iniziative che tendono a promuovere la qualità e la pratica della musicoterapia.
La musicoterapia si occupa anche dei bambini con la disabilità uditiva con importanti effetti nella propria educazione acustica e psicomotricità.
Con il presente argomento risaltante nella storia dei sordi si riporta il tratto dal sito “musicoterapia” sulla sordità infantile in eta evolutiva come segue: “Le esperienze in Musicoterapia umanistica dimostrano che il bambino sordo, correttamente diagnostica e protesizzato, accede in modo naturale alla parola attraverso il canto. Il bambino sordo è rispettato nella sua essenza umana di bambino che esprime la sua gioia di vivere con la voce (canto) che si fa parola. Anche i sordomuti sono dotati di voce. Il mancato utilizzo della “voce” ne rende inutile la presenza. L’utilizzo e la padronanza della voce è possibile solamente imparando ad ascoltare. Un bambino sordo che impara ad “ascoltare” insegna agli adulti che è importante non confondere sentire ed ascoltare. L’ascolto è frutto dell’intenzionalità, della volontà interiore di ascoltare. Questa volontà nasce dal piacere, dalla gioia di sentirsi accolti ed apprezzati. Ascoltare è un’arte che nella Musicoterapia umanistica si impara proprio dai bambini sordi.
Aspetti scientifici. Il Corpo Vibrante
La percezione delle onde sonore investe il corpo attraverso la Risonanza Corporea. Questo tema è trattato nel testo “Il Corpo Vibrante” con una verifica effettuata su 465 bambini sordi.
L’Utilizzo degli apparecchi acustici. È possibile operare con ogni tipo di apparecchio acustico: esterno retro – auricolare, endoaurale (all’interno del canale uditivo), interno (impianto cocleare).
Il bambino sordo con apparecchio acustico impara ad ascoltare attraverso: la risonanza corporea, la presenza dei residui uditivi, l’utilizzo degli apparecchi acustici.
Vivere i suoni imparando a distinguerli con progressione crescente e costante in un contesto di gioia. Il contesto di gioia favorisce un tono muscolare elastico che permette al corpo vibrante e all’apparato uditivo la trasmissione delle onde sonore ed il progredire nel riuscire a distinguere i timbri sonori.
Un bambino sordo, imparando ad ascoltare, per volontà propria, impara a godere dei vantaggi della parola. Per questo incomincia a parlare, secondo il suo modo di distinguere i suoni che si affina progressivamente con la fiducia e l’autostima che si rafforzano perché il bambino si sente compreso dagli altri.”
INFO:
Vedi articolo di Giulia Cremaschi Trovesi
Federazione Italiana Musicoterapeutici
nw414
Newsletter della Storia dei Sordi n. 414 del 30 gennaio 2008